Capitolo 9: Verso una nuova vita
Belecthor fissava il soffitto stringendo senza allentare la presa la mano sul petto. Alcarohtar che si accorse del suo sguardo fisso gli si avvicinò posandogli una mano sulla spalla: «Belecthor, che hai?»
Era preoccupato per quello strano comportamento e iniziava a domandarsi se non avesse fatto un errore a dirgli quelle cose.
L'elfo lo osservò per un attimo prima di gettarsi tra le sue braccia.
Le lacrime scesero sul suo volto bagnando il collo e la spalla di Alcarohtar che d'istinto lo abbracciò cullando il suo pianto sussurrandogli: «Va tutto bene. Non ti lascio. Non devi aver paura» gli accarezzò dolcemente i capelli sperando vivamente che questo bastasse a calmarlo.
«Mi fa male il petto, Alcarohtar» per un attimo solo l'elfo rimase senza parole. Allontanò di poco Belecthor dal suo corpo e gli aprì la maglia scoprendo una scritta rossa in elfico: Aveva trovato la causa del male di Belecthor.
Sorridendo Alcarohtar posò un bacio su quella scritta sorprendendo l'elfo che cercava di capire cosa stesse succedendo: «Va tutto bene. Si è solo attivato il legame che ci unisce. Fa male, però, vedrai che passerà presto»
Quando si fu del tutto calmato Belecthor abbracciò Alcarohtar e lo baciò, sfiorò dolcemente e delicatamente le sue labbra per poi allontanarsi e alzarsi dal letto. Doveva preparare i bagagli da portare via non aveva fatto, però, i conti con la stanchezza che pesava sul suo corpo e in quelle ore ne aveva accumulata davvero tanta.
Incerto sulle gambe non fece in tempo a muovere nemmeno un passo che crollò privo di sensi. Poco prima che toccasse terra, nonostante le ferite sul suo corpo Alcarohtar scattò in avanti scendendo rapidamente dal letto e lo accolse tra le sue braccia, per poi rimetterlo tra le candide coperte.
Sfiorandogli con delicatezza il volto gli spostò una ciocca di capelli dorati e posò le labbra sulla sua fronte scoprendo così che era molto calda.
Senza dire una parola recuperò una ciotola con dell'acqua fresca e un panno. Tornato nella stanza si mise seduto sul letto e iniziò a passargli dolcemente sul volto il panno umido rinfrescandolo.
L'elfo si svegliò solo alcune ore più tardi sentendosi molto meglio.
Si voltò così a guardare Alcarohtar che riposava al suo fianco e sorrise sentendosi davvero a casa, certo lo conosceva da poco tempo, ma si sentiva veramente al sicuro con lui.
Lentamente gli sfiorò il volto e gli posò un bacio delicato sulle labbra.
Alcarohtar a quel tocco leggero aprì gli occhi e immerse una mano nei suoi capelli prolungando il loro contatto, quando si separarono gli chiese: «Stai meglio adesso?»
Belecthor sorrise: «Possiamo partire anche subito. Se per te va bene?»
L'elfo annuì e alzandosi dal letto preparò i bagagli e le cose che si sarebbe portato dietro nel viaggio fino alla sua nuova casa.
Erano ormai passate delle ore e i due elfi camminavano per una delle vie principali che li avrebbe condotti sulla strada per il paese di Alcarohtar.
L'elfo biondo era molto agitato, qualcosa non tornava.
Quelli che avevano attaccato Alcarohtar dovevano essere nelle vicinanze e ne aveva paura. L'elfo al suo fianco non si era ripreso del tutto dalle ferite che gli avevano inflitto e non poteva aiutarlo ad affrontarli.
«Alcarohtar forse è meglio passare per il bosco. Stiamo attirando troppo l'attenzione, almeno tra gli alberi avremmo un po' di protezione...» disse con un filo di voce.
![](https://img.wattpad.com/cover/180368688-288-k585965.jpg)
STAI LEGGENDO
Il libro maledetto
FantasyTratto dal prologo: Questa storia ebbe luogo tantissimo tempo fa, in un regno ricco di misteri e magia. La superficie del pianeta era divisa in cinque parti, ognuna con caratteristiche diverse. Questo è il luogo che i nostri protagonisti conoscon...