Capitolo 20

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Capitolo 20. Hikaru incontra Neko

Quella sera la luna piena risplendeva alta nel cielo e un bellissimo ragazzo, dai lineamenti femminili era affacciato alla finestra della sua stanza.

Stava ripensando a una notte di luna piena di cinque anni prima, mentre era immerso nel lago della foresta proibita che circondava il suo villaggio.

«Cosa può fare un comune essere umano come me, sopportare questo dolore è impossibile, la solitudine è logorante. Perché devo sopportare tutto questo? Devo tenerlo nascosto a tutti, nessuno potrebbe mai capirmi...» era davvero triste.

Le lacrime gli bagnavano il volto proprio mentre stava immerso nell'acqua del lago e osservava la luna piena.

Era la notte più bella che avesse mai visto nei suoi tredici anni di vita.

Non sapeva, però, che nell'oscurità della foresta c'era un mezzo demone che l'osservava rapito dalla sua bellezza e aveva ascoltato tutta la tristezza del suo monologo.

Una voce leggera sospinta dal vento lo raggiunse: «Ti proteggerò per sempre...» senza rendersene conto la sua voce aveva raggiunto il ragazzo che si voltò verso il punto dove lui era nascosto.

Hikaru non vide nulla a parte il movimento di alcune foglie sul terreno.

Quando uscì dall'acqua si rivestì, non sapeva che il mezzo demone era lì e con la vista molto più sviluppata del normale ebbe la possibilità di vedere le cicatrici sulla sua schiena.

Ormai ripensava spesso a quella giornata. Non sapeva che la sua vita sarebbe cambiata da un momento all'altro, portandolo a vivere l'avventura più grande e pericolosa che potesse immaginare.

Sospirò un attimo sussurrando alla luna sperando che la persona al quale apparteneva la voce che aveva sentito tempo fa potesse sentirlo: «Buona notte, mio angelo custode. Spero di poterti vedere presto»

Si lasciò cadere tra le coperte addormentandosi, sognando una volta un ragazzo che gli parlava da lontano che gli ripeteva le stesse parole di quel giorno e nuovamente le lacrime bagnarono il suo volto.

Il mezzo demone rimase tutta la notte a vegliare il suo sonno.

Quella mattina Hikaru dopo un breve litigio con i genitori, a causa del suo cuore di cristallo e delle stranezze che riusciva a fare grazie ad esso, era andato via di casa andando a rifugiarsi nella foresta proibita.

Raggiunse il lago alcuni minuti dopo e vi trovò immerso nell'acqua un demone-gatto che si stava rilassando.

Quando, però, lo sentì cantare gli tornò alla mente il giorno di tre anni prima e uscito allo scoperto disse: «Allora eri tu quel giorno?»

Il demone si voltò a guardarlo terrorizzato e si immerse velocemente sott'acqua. Hikaru allora esclamò: «Aspetta! Torna indietro!»

Non ci capiva più niente l'unica cosa che sentiva era un dolore fortissimo al petto mentre si lasciava cadere a terra con le lacrime che gli bagnavano il volto. Intanto il demone lo osservava da un albero poco distante, si sentiva da schifo vedendolo ridotto in quello stato, ma quando il ragazzo si rimise in piede fece solo alcuni passi prima di crollare privo di conoscenza. Agì d'istinto accogliendolo tra le sue braccia e sorreggendolo lo portò fino al suo rifugio in una grotta poco distante.

«Cosa cazzo sto facendo? Non posso restargli vicino sono un mezzo demone...» disse tormentandosi nel suo dolore.

Intanto Hikaru svegliatosi gli si avvicinò posandogli una mano sulla spalla.

Il libro maledettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora