Capitolo 43

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Capitolo 43. La grande assemblea

La mattina dopo i ragazzi furono svegliati da Lear per partecipare alla colazione e in seguito per conoscere i loro alleati.

Dopo aver mangiato qualcosa Takashi, Dracorius, Felipe, Martin, Felix, Ares, Taylor e Marika andarono nelle loro stanze per cambiarsi d'abito indossando le varie armature che gli elfi avevano creato apposta per loro.

Dracorius dopo aver indossato la sua aiutò Takashi con quella che avrebbe dovuto indossare e solo quando fu completamente pronto il cavaliere rimase abbagliato dalla sua bellezza.

Non avrebbe mai immaginato che con indosso un'armatura il suo mago potesse diventare ancora più bello trasudando potere e forza selvaggia. Se in quel momento, però, non avesse avuto i nervi saldi lo avrebbe portato a letto e richiedendo il possesso del suo corpo.

Takashi intuendo i suoi pensieri sorrise malizioso: «Riuscirai a resistermi fino alla fine della riunione?»

Il cavaliere deglutì a fatica, il giovane mago disse: «Quando la riunione sarà finita torniamo in camera e potrai farmi tutto quello che vuoi»

Dracorius non sapendo bene cosa dire si limitò ad annuire e a seguirlo fuori dalla stanza.

Quel pomeriggio entrati nella sala riunioni trovarono una gran folla ad attenderli, gli occhi di Takashi si posarono si alcuni di loro, stranamente loro avevano attirato la sua attenzione.

Erano tutti radunati a gruppi i demoni gatto, i vampiri, i mutaforma, i centauri, i nani, gli elfi e gli umani.

Zel, Neko, Hikaru e Spike ricambiarono lo sguardo del giovane mago sorridendo, il mezzo demone dai lunghi capelli argentei gli fece cenno con la mano.

Dracorius se ne accorse e guardando il suo piccolo mago disse: «Vai a vedere cosa vuole»

Takashi felice gli posò il bacio sulle labbra e si avvicinò al ragazzo: «Ciao, Hikaru. Vedo che sei diventato un bel mezzo demone» gli sfiorò il volto sorridendo.

Il mezzo demone allora gli domandò: «Eri tu a dirmi di non arrendermi?»

«Sì, Hikaru. Ero io. Vedo che nonostante le difficoltà tu hai lottato molto bene, vincendo contro le avversità» rispose lui sorridendogli.

Il mezzo demone arrossì imbarazzato per poi dirgli: «Loro sono la mia famiglia. Mio marito Neko, suo fratello Zel e il suo fidanzato Spike. Invece loro sono Taiga e Saphira i loro genitori»

Takashi sorridendo disse: «È un onore conoscervi. Hikaru, combatterai nella battaglia?»

Il mezzo demone scosse la testa: «Resterò nelle retro vie. Aiuterò i feriti che sono certo ci saranno»

Takashi annuì sorridendo: «Questo ti fa onore Hikaru. Adesso sta iniziando la riunione. Questa sera potremmo parlare ancora se vuoi» il mezzo demone sorrise felice.

Non immaginava che Takashi potesse preoccuparsi così tanto per lui, ma la cosa in un certo senso gli faceva piacere.

Il giovane mago raggiunse Dracorius che gli passò un braccio attorno ai fianchi baciandolo dolcemente per poi chiedergli: «Com'è andata con il tuo amico?» 

Takashi arrossì imbarazzato: «Era da molto tempo che non lo vedevo. Alla fine ha trovato il suo destino ed è diventato molto più forte. È anche sposato. Sono un po' geloso di questo»

Dracorius arrossì imbarazzato e gli domando: «Vorresti che ti chiedessi di sposarmi?»

Takashi arrossì moltissimo e nascose il volto contro il petto del ragazzo, il cavaliere sorrise accarezzandogli i capelli: «Takashi, mi vuoi sposare?» la domanda era appena sussurrata.

Il libro maledettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora