Capitolo 40. La sconfitta di Muratai
La mattina dopo quando Zel si svegliò, aveva un aspetto terribile, però, scattò subito in piedi non trovano Spike al suo fianco.
Uscì velocemente dalla stanza, entrò in cucina sospirando rilassato vedendo il demone seduto a tavola: «Eri qua, Spike. A che ora ti sei svegliato?» lo osservò per un attimo perplesso, aspettando una sua risposta.
«Circa dieci minuti fa a dire il vero. Non volevo svegliarti» rispose lui.
Zel si passò una mano tra i capelli domandandogli: «Non importa. C'è la fai ad accompagnarmi da Muratai oggi?»
Spike tremò spaventato per un attimo: «Come mai tutta questa fretta? C'è qualcosa che non va?» la voce gli tremò per un attimo e un brivido freddo gli percorse la schiena.
Zel gli accarezzò il volto cercando di tranquillizzarlo come meglio poteva: «Fidati di me. È solo questo che ti chiedo» si vedeva che era stanco e stremato, però, cercava lo stesso di farsi forza, in fin dei conti doveva farlo per Spike.
Il demone lo capì e si avvicinò a lui baciandolo con dolcezza: «Mi fido di te. Sono disposto ad affidarti la mia vita Zel. Dovresti saperlo, ti amo...» era arrossito. Dire ad alta voce quello che provava davvero per lui lo metteva in imbarazzo.
«Ti amo, Spike» abbracciò il demone tenendolo stretto a sé.
Hikaru si guardò a torno perplesso per un po', stava cercando Andrew e non l'aveva trovato. Lui era sempre stato un genio in fatto di strategia e piani infallibili: «Neko, che fine ha fatto Andrew? È da un po' che non lo vedo»
Spike, disse, sorridendo: «È nella biblioteca. Sta leggendo tutti i libri che ci sono li dentro. A quanto ho visto gli interessano moltissimo» perplesso Hikaru chiese: «Di cosa parlano?» era davvero curioso di sapere cosa avessero di tanto interessante da attirare la sua attenzione.
Spike rispose: «Guerra, strategia e altre cose del genere...» la risposta era vaga, però, Hikaru capì subito cosa intendesse.
Alcuni minuti dopo il vampiro entrò nella stanza con un espressione trionfante ed esordì dicendo: «Ragazzi, ho un piano per prenderci quello che ci serve e non può fallire»
Zel lo osservò lasciandosi cadere sul divano poco distante: «Di cosa si tratta?» adesso tutti quanti lo guardavano incuriositi.
«Zel, dovrai chiedergli la spada in prestito. Ne faremmo una coppia identica senza maledizione e gliela consegneremmo. Faremmo lo stesso con il frammento del cuore di Hikaru. Qualcuno, però, dovrà occuparsi anche di creare da un teschio la testa di Neko...» il piano di Andrew non era complicato potevano trovare l'occorrente piuttosto facilmente.
Spike perplesso disse: «Non sembra molto complicato»
«No, non lo è, ma ad attuarlo deve essere il vecchio Zel quello cattivo. Non quello di oggi» disse il vampiro.
Zel sospirò odiava quella parte di sé. Poteva dire o fare qualcosa che avrebbe ferito gli amici e soprattutto il suo ragazzo se non fosse stato attento, per questo gli serviva l'aiuto di Spike, così disse tenendo il volto basso: «Spike, mi devo preparare. Mi dai una mano?»
Il demone annuì e lo seguì nella camera da letto.
Dopo essersi chiusi la porta alle spalle Spike fece sedere Zel sul letto e lo strinse a sé dolcemente: «Ascoltami bene. Dirai a Muratai che ti serve la spada per uccidere Neko lentamente e dolorosamente. Lui ti offrirà anche il frammento che porta al collo per potenziare la forza malvagia della spada. Accetta entrambi mostrando l'onore che provi all'idea di usarli e nella fiducia che ti sta donando e poi lascia la stanza e torna da me. Al tuo ritorno sarà tutto pronto per distruggere e sostituire gli oggetti»

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Il libro maledetto
FantasyTratto dal prologo: Questa storia ebbe luogo tantissimo tempo fa, in un regno ricco di misteri e magia. La superficie del pianeta era divisa in cinque parti, ognuna con caratteristiche diverse. Questo è il luogo che i nostri protagonisti conoscon...