Capitolo 10. Arrivo al Paese del Vento
Intanto Felipe, Dracorius e Takashi cavalcavano i tre destrieri dirigendosi verso il Lago delle Lacrime. Notando, però, che era ora di pranzo decisero di fare una breve sosta.
«Dobbiamo cercare il Paese del Vento» si erano fermati in una radura davanti al lago per riposarsi mentre i tre cavalli che li avevano aiutati mangiavano poco più avanti.
«E' impossibile! Non sta mai fermo...» Dracorius lo disse come se fosse un dato di fatto, ma fu Takashi a sorprenderli, con le sue parole appena sussurrate: «Ricordate la medaglietta che ho al collo?» lì osservava perplesso.
Non sapeva cosa aspettarsi se avesse detto loro tutta la verità.
Aveva paura in quel momento che i due cavalieri lo lasciassero da solo e se ne andassero.
Dracorius che aveva percepito il suo disagio gli chiese accarezzandogli il braccio: «Sì. Cosa c'entra?»
Il giovane mago si passò una mano tra i capelli imbarazzato: «E' la chiave per arrivarci, ma manca ancora qualcosa d'importante. Razak mi ha dato un indovinello da risolvere e solo che non capisco cosa manca...»
Vedendolo così pensieroso Dracorius gli si avvicinò un po' di più e lo abbracciò stringendolo al suo petto.
«Cosa dice l'indovinello?» domandò Felipe.
Erano preoccupati, non volevano che ci fosse qualcosa di pericoloso sotto.
Il giovane prestigiatore si accoccolò meglio tra le forti braccia di Dracorius sospirando: «L'indovinello dice: Se nel cielo vuoi andare, nel tuo cuore la chiave devi trovare. Solo allora saprai cosa cercare e al cielo volando potrai arrivare»
«Pensiamo a cosa significa... sappiamo già che stiamo cercando il Paese del Vento, ma cosa può essere la chiave del cuore?» disse tranquillamente Felipe che rimase a pensarci fino a notte fonda mentre faceva il turno di guardia.
Non riuscendo a prendere sonno Takashi gli si avvicinò sconsolato. «Takashi dovresti riposarti» l'osservava preoccupato.
Si era accorto che il ragazzo aveva delle occhiaie terribili, anche quando erano stati nel Paese del Fuoco non era riuscito a dormire.
La cosa lo preoccupava aveva provato a parlarne con lui, ma cambiava sempre discorso facendolo ricadere su di lui o Dracorius.
Il giovane prestigiatore rispose tristemente: «Non ho sonno. Sono preoccupato...»
Felipe accarezzandogli il volto gli chiese: «Me ne vuoi parlare?»
All'improvviso Takashi lo abbracciò singhiozzando: «Sono in pensiero per Dracorius, e non so cosa fare. Tu mi piaci, ma con lui è tutto diverso. Non ci capisco niente...»
Era difficile ammetterlo, ma Felipe aveva già capito che loro dovevano stare insieme.
Si completavano a vicenda ed era giusto proteggerli per permettergli di essere felici.
Dolcemente accarezzò i capelli del ragazzo lasciandolo sfogare sussurrandogli all'orecchio: «Sai lo avevo sospettato. Non pensavo che me ne avresti mai parlato...»
«Non volevo più nasconderlo...» disse il giovane mago cercando di calmarsi.
Il cavaliere sorridendo lo fece sedere vicino a lui: «L'ho capito da come hai reagito quando è stato ferito da quella lancia nel Paese del Fuoco. Eri davvero terrorizzato. Adesso, però, cerca di riposare»
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Il libro maledetto
FantasiTratto dal prologo: Questa storia ebbe luogo tantissimo tempo fa, in un regno ricco di misteri e magia. La superficie del pianeta era divisa in cinque parti, ognuna con caratteristiche diverse. Questo è il luogo che i nostri protagonisti conoscon...