Capitolo 28: Zel è in pericolo
Intanto nella casetta tra gli alberi della foresta proibita Hikaru si era svegliato all'improvviso sentendo del liquido caldo bagnargli il corpo. Quando vide Neko con le mani insanguinate esclamò: «Neko, svegliati!»era molto agitato.
Il mezzo demone aprì gli occhi guardandosi intorno: «Cosa succede?» la voce spaventata di Hikaru l'aveva svegliato completamente facendo si che tutti i suoi sensi si concentrassero su un pericolo imminente.
«Neko, le tue mani. Ti sei conficcato gli artigli nella carne» disse il ragazzo spaventato.
Vedendo il suo sguardo terrorizzato si guardò le mani coperte di sangue aprendole: «Mi dispiace. È colpa del sogno che ho fatto...» era imbarazzato.
Non voleva farsi vedere in quello stato da Hikaru, ma soprattutto non avrebbe voluto spaventarlo in quel modo.
La premonizione era un'altra cosa legata hai suoi poteri e quando sognava qualcosa poteva essere certo che si sarebbe avverata nelle ore seguenti.
Gentilmente Hikaru gli accarezzò il volto per poi posargli un bacio sulla guancia: «Non importa. Raccontami il sogno...» dallo zaino prese un vasetto con un impasto di erbe mediche e delle bende. Tornato davanti al mezzo demone lentamente iniziò a medicargli le mani.
Quando terminò le mani del mezzo demone erano completamente bendate e le strinse delicatamente tra le sue posandosele sul petto. Neko ne rimase davvero sorpreso, non si aspettava quel gesto, ma ormai aveva capito che Hikaru seguiva il suo cuore e gli donava quei piccoli e dolci tocchi senza chiedere niente in cambio.
Sentiva il battito del cuore di Hikaru, debole e irregolare, ma avvertiva anche la calma e la forza che gli stava donando per potergli parlare di quello che aveva visto nella sua visione.
«Mio fratello è in pericolo, sta rischiando la vita lo devo aiutare. Ha bisogno di me...» gli tremava la voce, era terrorizzato.
Hikaru che non voleva vederlo in quello stato lo abbracciò cercando d'infondergli ancora di più un po' di calma: «Neko, andiamo da lui...»
Quelle parole sorpresero il mezzo demone lasciandolo senza parole per qualche minuto, Hikaru gli stava offrendo la possibilità di aiutare suo fratello perdendo altri giorni per salvarsi da morte certa: «Ma il tuo cuore?»
«Tuo fratello viene prima di me, andiamo...» dopo aver mangiato visto che il temporale era passato potevano partire per mettersi alla ricerca di Zel.
Neko era davvero terrorizzato. Sapeva che doveva muoversi e aveva davvero poco tempo, così prese di nuovo Hikaru, come il giorno precedente, facendolo salire sulla sua schiena e corse a tutta velocità verso la radura del sogno. Conosceva quel posto Zel ce lo aveva portato tante volte da piccolo ad allenarsi e a insegnarli tutto quello che sapeva.
«Neko, fermati e riposati. Tuo fratello è un demone completo, tu lo sei solo a metà» era preoccupato. Gli stava succedendo qualcosa, però, non capiva bene cosa.
«No, devo continuare ormai manca poco...» i suoi poteri stavano diminuendo a vista d'occhio. L'effetto della luna piena iniziava a sentirsi e lo stava distruggendo.
In quella notte perdeva i poteri demoniaci, restando un fragile essere umano impossibilitato a difendersi dai demoni che di certo sentendo il suo odore sarebbero andati a cercarlo per ucciderlo.
Oltrepassarono un passaggio ripido tra gli alberi e trovarono la radura, non immaginava che avessero perso tutto quel tempo, osservando il cielo vide che ormai il sole era tramontato e la luna stava sorgendo.
STAI LEGGENDO
Il libro maledetto
FantasíaTratto dal prologo: Questa storia ebbe luogo tantissimo tempo fa, in un regno ricco di misteri e magia. La superficie del pianeta era divisa in cinque parti, ognuna con caratteristiche diverse. Questo è il luogo che i nostri protagonisti conoscon...