Capitolo 17. L'entrata nel Paese dell'Acqua
Il viaggio di Takashi, Felipe, Dracorius e Ares durò per ben quattro giorni.
Il demone era divertito dal modo nuovo di vedere il mondo con occhi diversi, era molto felice con i suoi amici, ma gli mancava Razak e ogni tanto il suo corpo cedeva per la stanchezza.
«Ares tutto bene?» gli chiese Takashi.
Si preoccupava spesso per il ragazzo quando lo vedeva impallidire all'improvviso.
«Sì, certo. Sono solo un pochino stanco. Le forze vanno e vengono...» ammise il demone.
Takashi gli accarezzò il volto con dolcezza: «Tranquillo. Vedi siamo arrivati. Adesso dobbiamo solo immergerci per raggiungere il Paese dell'Acqua»
«Vado prima io. Voi raggiungetemi dopo...» disse Dracorius entrando nell'oceano davanti a lui.
Il giovane mago lo guardò per un attimo: «Draco, ti prego stai attento...» «Certo, piccolo mio...» sorrise rassicurandolo e s'immerse.
Poco tempo dopo Felipe, Takashi e Ares lo raggiunsero e si fermarono: Erano arrivati al Paese dell'Acqua.
«Salve dobbiamo parlare con il capo del paese. Tu devi essere Napi, giusto?» chiese con calma il giovane prestigiatore.
Il tritone davanti a loro li osservò per in attimo scettico, ma poi sorrise. Non aveva immaginato che i ragazzi potessero essere così giovani.
La loro missione era così pericolosa che nonostante si fidasse poco degli sconosciuti decise di aiutarli in tutti i modi: «Sì e voi dovete essere Felipe, Takashi, Dracorius e Ares, giusto?»
«Sì, siamo noi...» rispose Dracorius tranquillamente.
«Seguitemi, vi porto dalla nostra regina» seguirono il tritone fino ad un enorme palazzo.
Takashi ne rimase abbagliato.
Non immaginava minimamente potesse esistere un palazzo tanto bello: le mura dei palazzi erano ricoperte di bellissime conchiglie colorate che rispendevano accarezzate dalla poca luce che raggiungeva gli edifici. Le strade che conducevano nei vari luoghi del regno erano ricoperte di piccoli ciottoli bianchi levigati dall'acqua.
Un movimento al suo fianco attirò la sua attenzione, il demone barcollava e si reggeva a stento in piedi.
«Ares, stai bene?» il mago lo guardava preoccupato. «Non proprio, sono stanco...» era molto pallido, ma non voleva darsi per vinto in quel momento.
«Ares, resta vicino a me...» disse Dracorius sorridendogli comprensivo.
Il demone guardò il cavaliere sorpreso, Takashi lo aveva cambiato. Non era più il ragazzo freddo e orgoglioso della prima volta che lo aveva incontrato così si limitò ad annuire e a lasciarsi sorreggere dalle braccia forti e calde del cavaliere.
«Aspettatemi qua torno subito...» detto questo Napi sparì in una stanza alla destra dell'entrata. Tornò pochi minuti dopo: «Venite. La regina Nari vi sta aspettando. Sapeva già del vostro arrivo...»

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Il libro maledetto
FantasyTratto dal prologo: Questa storia ebbe luogo tantissimo tempo fa, in un regno ricco di misteri e magia. La superficie del pianeta era divisa in cinque parti, ognuna con caratteristiche diverse. Questo è il luogo che i nostri protagonisti conoscon...