Capitolo 15

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Capitolo 15. Ade arriva alla Zyrcon Valley

Intanto nella Zyrcon Valley, per la precisione a Wolfland era arrivato un ragazzo molto bello e attraente dai capelli corvini e gli occhi rossi come il fuoco, accompagnato da un lupo nero.

Il ragazzo non si fermò a parlare con nessuno e avvolto nel suo mantello si diresse verso la parte nord-ovest del paese.

Un ragazzo, però, si era accorto di lui e ne rimase abbagliato così incuriosito dalla sua arcana bellezza decise di seguirlo.

Il nuovo arrivato si fermo appoggiandosi a una staccionata e lui decise di avvicinarglisi e presentarsi, non che avesse altra scelta dato che non c'erano dei luoghi dove potesse nascondersi: «Ciao, come ti chiami? Io sono Seiryo»

Il lupo gli ringhiò contro, però, il ragazzo lo osservò perplesso cercando di capire cos'avesse.

Non aveva fatto niente di male. Voleva solo essere gentile con quel ragazzo che, per un attimo solo, l'aveva squadrato dalla testa ai piedi.

Rimase sorpreso, però, nel sentire la voce del nuovo arrivato: «Il mio nome è Ade. Blackwolf, calmati...»

A quelle parole il lupo si mise seduto senza, però, distogliere lo sguardo da Seiryo.

Un leggero sorriso comparve sul volto di Seiryo che si rivolse nuovamente al ragazzo: «Vi vedo molto stanchi. In paese nessuno offre alloggio ai viandanti, quindi, potreste venire con me? Ho una casa poco lontana da qui, dove vado quando voglio stare da solo. Potete restare lì, se volete» per un attimo solo Ade ne rimase sorpreso pensando: Questo ragazzo non ha paura di noi, eppure, tutti scappano appena ci vedono. Non capisco perché ci offra il suo aiuto, ma soprattutto perché il suo cuore è così irregolare e debole nei battiti? Che sia malato?

Scacciando quelle domande dalla sua mente, decise di seguire la corrente vedendo dove l'avrebbe portato così domandò al ragazzo: «Perché ci stai aiutando?»

Seiryo gli sorrise allegro: «Non giudico mai qualcuno da come si presenta...» detto questo li condusse fino a una casetta tra gli alberi.

Aprì la porta facendosi da parte per farli entrare: «Prego, Ade. Entra pure...»

Ade e Blackwolf entrarono in casa guardandosi intorno, incuriosito Seiryo gli chiese: «Come mai siete venuti da queste parti?»

«Questi sono fatti nostri...» la sua frase, pronunciata con astio e rabbia, fece sobbalzare il ragazzo che lo guardò terrorizzato.

«Scusami... non volevo...» abbassò il volto e solo la caduta in ginocchio del ragazzo gli fece alzare lo sguardo.

Ade era sorretto da Blackwolf, ma quando Seiryo si avvicinò per aiutarlo, l'animale gli ringhiò contro.

«Scusa, Black...» il ragazzo dai capelli corvini affannava, il dolore che sentiva era forte e gli stava lacerando il petto.

«Calmati! Voglio solo aiutarlo...» sbottò Seiryo facendosi passare un braccio attorno al collo e tenendolo per un fianco lo accompagnò nella camera da letto.

Il lupo li seguì come un'ombra osservando tutti i suoi movimenti.

Il giovane tolse il mantello da viaggio da sopra il suo ospite e lasciò che si distendesse tra le candide coperte.

«Blackwolf...» il lupo si avvicinò al ragazzo poggiando la zampa sulla sua mano. Intanto Seiryo uscì dalla stanza recuperando una ciotola d'acqua per il lupo e un'altra che avrebbe usato per rinfrescare il volto del ragazzo.

Seiryo rientrato nella stanza posò la ciotola d'acqua in terra poco lontano dal lupo che si voltò a guardarlo: «Ho pensato che potessi aver sete»

Il libro maledettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora