Capitolo Extra

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Capitolo Extra: L'incontro tra Taylor e Lasmar

Era una giornata come altre e Taylor stava facendo un giro attorno al suo villaggio quando la sua attenzione fu attirata da uno strano mugolio.

Incuriosito s'avvicinò alla fonte del rumore notando un ragazzo in difficoltà.

Il ragazzo dai capelli corvini e la carnagione pallida cercava di medicarsi una ferita sull'addome, ma era troppo profonda.

Senza pensarci troppo, Taylor, l'avvicinò: «Posso aiutarti?»

«Direi che è impossibile» disse lui spostando la mano dalla ferita.

Taylor notando quanto fosse profonda la ferita si guardò attorno, cercò delle erbe mediche per rallentare il sangue. Senza pensarci troppo preparò l'impasto che mise su la ferita strappando un pezzo della sua maglia stringendolo attorno alla vita del giovane.

«Fa male...» disse lui stringendo i denti.

«Lo so. Dovrò portarti dal medico» rispose lui senza giri di parole.

Il ragazzo lo guardò: «Nessun medico...»

Taylor lo guardò perplesso, ma concentrandosi meglio avvertì solo il suo cuore battere e capì passandosi una mano tra i capelli: «Bel problema...» ci pensò su per qualche minuto: «So chi può aiutarti, ma devo portarti a casa mia»

«È molto distante?» chiese cercando di alzarsi da terra.

«Non molto... ehm... non so nemmeno come ti chiami» ammise il ragazzo passandosi una mano tra i capelli.

«Mi chiamo Rais» rispose il giovane senza smettere un attimo di osservarlo.

«Io sono Taylor» disse lui sorridendogli tranquillamente per poi dire: «Dovrò mostrarti una cosa, ma devi mantenere il segreto»

Rais lo guardò perplesso cercando di capire cosa volesse mostrargli realmente. Taylor, sotto i suoi occhi, si trasformò in un enorme lupo nero che l'avvicinò lentamente.

Il ragazzo curioso allungò la mano e gli accarezzò la testa domandandogli: «Devo salirti in groppa?»

A quella domanda il lupo annuì ed il vampiro sorrise salendogli in groppa gemendo di dolore, posando la mano su la ferita.

Taylor preoccupato corse tra gli alberi portandolo a casa sua.

Lo zio vedendolo ne rimase sorpreso ed aprì la porta dell'abitazione.

Una volta al sicuro in casa l'uomo fece sedere il ragazzo sul divano e Taylor tornò al suo aspetto umano dicendo: «Zio, puoi aiutarlo?»

«Lascia fare a me. Rimetterò in sesto il tuo amico non preoccuparti» rispose l'uomo senza pensarci troppo.

Si avvicinò al ragazzo e gli spostò la benda provvisoria.

Osservò la ferita attentamente e senza pensarci oltre la ricucì e ci mise sopra un mix di erbe mediche che ne avrebbero accelerato la cicatrizzazione.

Rais rimase a casa di Taylor per dei giorni ed il ragazzo gli portava spesso e volentieri degli animali dal quale bere il sangue ancora caldo perchè restasse in forze.

Quando la ferita si fu cicatrizzata il vampiro tornò a casa dalla sua famiglia.

Il lupo era quasi convinto che non l'avrebbe più rivisto, ma spesso e volentieri lui si faceva vivo a casa sua per parlare o per passeggiare nel bosco raccontandosi tutto quello che veniva in mente loro su quello che avevano fatto prima di conoscersi.

I mesi e gli anni passarono veloci ed alla fine quel legame di amici, sotto gli occhi del branco e della famiglia dei due, si trasformò in amore.

Non era facile per loro ammettere l'esistenza di quei sentimenti, ma un pomeriggio il lupo fece il primo passo.

Stavano camminando in un sentiero nascosto nel bosco quando Taylor prese per il polso il vampiro facendolo voltare verso di sé dicendogli: «Sono stanco di nascondermi e di resistere a quello che sento. Rais, io mi sono innamorato di te»

«Questo non me l'aspettavo» ammise il vampiro guardandolo con un dolce sorriso ad illuminargli il volto: «Taylor, anch'io mi sono innamorato di te, però, non avevo il coraggio di dirtelo»

Il lupo arrossì imbarazzato a quella confessione, ma il vampiro gli accarezzò il volto sussurrandogli a pochi centimetri dalle labbra: «Aspetta, tesoro. Vorrei baciarti, però, non muoverti o potrei farti del male»

«Rais, va tutto bene. Farò il bravo» rispose lui senza giri di parole.

Voleva essere baciato e sentire le labbra del vampiro su le sue.

Preso coraggio, Rais, lo baciò con un timido tocco, che lentamente si fece più audace, ma senza esagerare perchè sapeva bene che il suo veleno poteva essere letale per il compagno.

Si allontanarono poco dopo e Rais strinse in un caldo abbraccio il compagno: «Scusami. Non posso darti altro»

«Lo so. Mi va bene così non crucciarti per qualcosa che è nella tua natura» rispose il lupo sorridendogli con dolcezza.

Ripresero il loro cammino mano nella mano, ma Rais sapeva che il resto delle sue giornate le avrebbe dedicate alla ricerca di un qualcosa che potesse rendere innocuo il suo veleno per poter donare al suo lupacchiotto tutto quello poteva.  

Il libro maledettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora