Capitolo 41

79 3 2
                                        

Capitolo 41. La cerimonia della rinascita

La mattina dopo Hikaru e Neko partirono presto su una carrozza trainata da cavalli neri andarono a prendere i genitori di Hikaru. Intanto durante la loro assenza Spike e Zel recuperavano il tempo perso la notte precedente.

«Ti amo» disse il demone scodinzolando felice di poter stare solo con lui.

Zel lo spinse sul letto e si mise a cavalcioni sopra di lui: «Spike, sicuro di volerlo fare?»

Si divertiva nel vedere Spike così timido ed eccitato, che voleva prendere l'iniziativa e non ne aveva il coraggio: «Certo che voglio farlo»

Con un colpo di reni Zel invertì le posizioni e si distese sul corpo di Spike baciandolo con dolcezza.

Sentiva l'erezione del demone sotto di lui premere contro il suo bacino risvegliando il suo membro che non chiedeva altro di affondare in quel corpo caldo.

Vedendolo arrossire Zel lo baciò, sapeva di non poter reggere a lungo tutta quella situazione così lentamente tutti i loro vestiti furono buttati a terra.

«Spike, ti amo» si fiondò tra le sue gambe prendendogli la virilità in bocca iniziando a succhiarlo con forza mentre lentamente lo preparava in modo che lo accogliesse dentro di sé senza fargli troppo male.

«Zel... non... resisto...» borbottò Spike.

Il demone smise sia di succhiarlo che di prepararlo estraendo le dita dal suo corpo e lentamente lo penetrò cercando di non fargli troppo male. Era solo la terza volta che lo facevano e anche se non avrebbe retto a lungo. Voleva che ogni volta fosse speciale per Spike.

Il demone sentendosi invadere dall'erezione di Zel sospirò dicendo debolmente: «È enorme»

Quest'ultimo sorrise e lo baciò di nuovo dandogli alcuni minuti per abituarsi a lui e come Spike si spinse verso il suo bacino iniziò a muoversi aumentando sempre di più la forza e la velocità. Alcuni minuti dopo entrambi furono sopraffatti dall'orgasmo che li lasciò senza fiato.

Con delicatezza, Zel, lo liberò dalla sua presenza distendendosi al suo fianco.

Solo un ora dopo qualcuno bussò alla porta della loro stanza.

Il demone che si era addormentato stringendo tra le braccia il suo piccolo Spike aprì gli occhi e leggermente assonnato disse: «Avanti»

Clarissa entrò nella stanza e vedendo i due demoni distesi sul letto palesemente nudi si sentì ferita, però, disse lo stesso: «Hikaru e Neko sono tornati»

Zel si mise seduto su quelle candide coperte mostrandosi in tutta la sua bellezza e sfiorando i capelli di Spike disse: «Di loro che arriviamo»

La ragazza fece un inchino e uscì dalla stanza.

Sapeva di non avere la ben che minima speranza di stare con Spike, però, si domandò: Perché Spike non ha detto a Zel quello che gli ho fatto?

Intanto Zel si abbassò e sussurrò all'orecchio si Spike: «Piccolo, svegliati Neko e Hikaru ci stanno aspettando»

Il demone aprì gli occhi guardando Zel di soppiatto, amava la voce del suo ragazzo così gli legò le braccia al collo baciandolo facendo le fusa.

Per alcuni minuti rimasero immersi in quel bacio, ma poi anche se contro voglia si diedero una ripulita e si vestirono per raggiungere il salotto dove i due li attendevano.

Zel non sapeva che la sera prima Neko aveva ottenuto il potere del fuoco e che per sbaglio aveva ferito Hikaru anche se leggermente. Entrò nella stanza sentendo i due parlare.

Il libro maledettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora