Capitolo 31

78 4 1
                                        

Capitolo 31: L'aiuto dei vampiri

Tre giorni dopo i tre ragazzi ripresero il loro viaggio raggiungendo un paese chiamato Vampire Land.

Camminando per le strade del luogo trovarono un ragazzo dai capelli ramati intento a parlare con un'altra ragazza e fare delle compere.

Era la prima persona che vedevano dopo tanti giorni, ed era l'unica nelle vicinanze al quale si potevano rivolgere.

«Scusaci, dove possiamo trovare alloggio per qualche giorno?» gli domandò Ares.

Il demone aveva fretta, essendo più resistente doveva passare le montagne in modo da far capire a Takashi e Dracorius come potevano oltrepassarle per raggiungere il deserto oltre di esse, senza perdere la vita. 

Aveva letto molto su quelle montagne, sulla loro conformazione e gli esseri che ci vivevano dentro. Non era consigliabile che i due ragazzi ci passassero in mezzo senza avere un'idea del pericolo al quale andavano incontro.

«Ares, non pensi che prima dovremmo...» mentre parlava Dracorius crollò in avanti.

Ares lo sorresse, non ne era per niente sorpreso.

Il cavaliere si era dimostrato molto forte per non far preoccupare troppo Takashi. La verità era che non poteva reggere più di così. Era completamente esausto e il braccio non gli dava un attimo di tregua. 

Nonostante guarisse abbastanza velocemente il dolore era persistente e se non fosse stato abbastanza forte le sue urla si sarebbero sentite lontano chilometri.

«Draco, tutto bene?» domandò il demone preoccupato.

Il ragazzo annuì era molto pallido e il suo respiro iniziava a farsi affannoso.

Vedendoli in quella situazione Claus prese la sua decisione.

Era strano, ma quei tre ragazzi gli ispiravano fiducia.

Lui non era uno che si fidava facilmente del primo che vedeva: «Venite con me, io mi chiamo Claus vi porterò alla locanda» disse lui tranquillamente.

«Grazie...» Ares sosteneva Dracorius aiutandolo non si fidava a lasciarlo andare:

«Draco, se vuoi fino a quando non arriviamo, so che sei orgoglioso, però, potrei prenderti in braccio per non farti affaticare...» si sarebbe reso utile.

Takashi stava male e Dracorius non riusciva a muoversi.

Lui era l'unico in quel momento a essere in piene forze, però, sapeva che prima o poi avrebbe dovuto ampliare i suoi poteri e rendersi così più forte nello spirito e nel corpo.

La battaglia che si avvicinava era il preludio di un caos che forse non sarebbero nemmeno riusciti a fermare. Voleva pensare in positivo avevano poco tempo e avrebbero fatto di tutto per sconfiggere il nemico.

«Davvero lo faresti?» chiese il cavaliere ormai sempre più stanco.

«Certo...» senza procurargli del dolore inutile, dopo avergli tolto lo spadone dalla schiena ed esserselo messo in spalla, lo prese in braccio.

Sfinito Dracorius appoggiò la testa contro la spalla del demone addormentandosi. Ares stando attento a non svegliarlo seguì, assieme a Takashi che gli camminava vicino, Claus. 

Sapeva bene cosa stava pensando il giovane prestigiatore, però, non doveva preoccuparsi in quel modo, in fin dei conti il suo cavaliere era solo stanco.

«Eccoci arrivati. Il ragazzo sta bene?» chiese lui osservando il cavaliere tra le braccia del demone.

«Sì, sta solo dormendo. È molto stanco e poi ha un po' di febbre...» disse il demone sorridendo sereno.

Il libro maledettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora