Capitolo 5. Viaggio nel Paese del Fuoco
Due giorni dopo salutarono Kiara e Keldon, partendo così per il loro viaggio, e utilizzando la scorciatoia segnata sulla mappa dal loro amico, arrivarono all'entrata del paese verso il tramonto.
Indossarono i vestiti abituali di quel luogo erano molto vecchi e logori. Erano stati mandati a Keldon che poi lui stesso aveva dato loro ed entrarono all'interno di un vulcano.
Il cratere era uno dei passaggi per accedere al Paese del Fuoco.
Dovettero percorrere una lunghissima scalinata per raggiungere il centro della terra, e quando arrivarono lo spettacolo che si presentò davanti ai loro occhi era terribile.
La puzza di zolfo e la calura al suo interno erano davvero insopportabili, eppure, sapevano che quello era solo l'inizio. Quello che avrebbero visto una volta superato il corridoio di pietra nera e le sue scale sarebbe stato molto peggio e dovevano dimostrarsi forti per non attirare l'attenzione su di loro.
Dracorius mentre scendevano domandò perplesso: «Non dovrebbe esserci molto più caldo?»
Felipe gli rispose tranquillamente: «Forse è opera di questi abiti»
Takashi disse a sua volta sfiorando la mano di Dracorius cercando un po' di coraggio: «Sì, sono abiti speciali. Prova a toccare il muro a mani nude...»
Dopo le parole di Takashi, Dracorius si tolse il guanto poggiando la mano su la parete esclamando: «Come scotta!» si rimise il guanto e ripresero il cammino. Stavano cercando il capo del paese, però, la loro ricerca si rivelò più complicata del previsto.
Alla fine Dracorius sbottò: «Takashi, non puoi fare niente per trovare il capo del paese?» era stizzito, dopotutto, anche la sua pazienza aveva un limite, e sembrava molto irritato e preoccupato.
Takashi replicò, incerto, ma determinato: «Ci posso provare... »
Felipe lo guardò, terrorizzato dalla possibilità di farlo stancare inutilmente chiedendogli: «Cos'hai in mente?»
Il giovane prestigiatore rispose: «Creerò una luce guida che forse ci indicherà la strada giusta»
Dracorius perplesso gli chiese: «Avrà effetto in questo luogo?»
Takashi lo osservò per un attimo sorridendo e rispose mettendosi davanti a lui, sorprendendolo quando lui posò la fronte sulla sua: «Non lo so, ma penso che potrebbe metterci sulla buona strada...»
Dracorius arrossì imbarazzato e continuarono a camminare per un po', senza che gli esiti della loro ricerca migliorassero.
L'incantesimo di Takashi non era servito a niente, eppure, avevano sperato di giungere almeno nelle vicinanze del luogo dove si trovava il capo del paese. Invece si erano trovati diverse volte davanti a una parete rocciosa che gli bloccava la strada.
All'improvviso, si trovarono davanti due demoni: «Voi, abitanti del Paese della Terra, perché siete qui nel Regno del Fuoco?»
In un primo momento i due demoni sembrarono piuttosto minacciosi, però, quando posarono lo sguardo su Takashi, qualcosa nel loro atteggiamento cambiò. Il più basso dei due demoni posò una mano sul braccio del più grande dicendogli mentalmente: Rallenta, Sasorch. Il ragazzo sembra piuttosto impaurito, non è come gli altri due. Ha poteri magici che non può nemmeno immaginare. Li percepisco a questa distanza, però, non ne ha il controllo.
Sasorch annuì e si calmò un attimo cercando di tranquillizzare così anche Takashi, che intimidito, eppure, coraggioso rispose: «Stiamo cercando il capo, dobbiamo parlargli, ma nemmeno con la magia riesco a trovarlo...»
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Il libro maledetto
FantasyTratto dal prologo: Questa storia ebbe luogo tantissimo tempo fa, in un regno ricco di misteri e magia. La superficie del pianeta era divisa in cinque parti, ognuna con caratteristiche diverse. Questo è il luogo che i nostri protagonisti conoscon...