Capitolo Extra: Felix incontra Etra
Era una mattina uggiosa, Felix celando il suo vero aspetto di Angelo, camminava per le strade di un paesino quando incontrò così per caso un bel ragazzo con lunghi capelli corvini e un fulmine tatuato sul volto.
Il ragazzo gli crollò tra le braccia, notando che zoppicava visibilmente, si spostarono dalla strada e si ripararono tra gli alberi.
Al riparo dallo sguardo curioso dei passanti Felix riprese il suo aspetto originario e posò una mano sulla caviglia del ragazzo davanti a lui. La ferita era brutta, la punta della freccia era conficcata nella carne, doveva estrarla senza fargli del male, però, la cosa si stava rivelando leggermente complicata.
Il ragazzo aprì gli occhi e lo osservò sorpreso: «Chi sei?»
L'Angelo lo osservò sorridendogli dolcemente: «Mi chiamo Felix, mi sei crollato tra le braccia. La ferita sembra farti molto male»
Il ragazzo annuì leggermente restando incantato dalla voce del giovane davanti a lui.
Felix gli sfiorò il volto con un gesto delicato della mano: «Stringi i denti per un attimo. Voglio estrarti la punta della freccia dalla caviglia»
Il ragazzo strinse con forza le mani attorno alla sua maglia.
Con un incantesimo fece fuoriuscire la punta della freccia, ma non era molto bravo nella cura delle ferite per questo motivo quando la richiuse rimase una piccola cicatrice.
Lentamente il ragazzo si rimise in piedi e Felix gli disse sorridendo: «Non mi hai detto come ti chiami»
Con un leggero alone rosato a colorargli il volto il giovane davanti a lui rispose: «Mi chiamo Etra»
«È un piacere conoscerti. Mi dispiace che sia rimasta la cicatrice, non sono ancora molto bravo a dosare la potenza degli incantesimi curativi» ammise con un filo di voce distogliendo lo sguardo.
Il ragazzo notandolo distogliere lo sguardo gli accarezzò il volto dicendogli: «Va tutto bene. Ti ringrazio per avermi curato la ferita. È stato molto gentile da parte tua, per altro l'hai fatto senza chiedere niente in cambio e soprattutto senza nemmeno conoscermi e questo mi ha sorpreso moltissimo»
Felix si lasciò travolgere dallo sguardo di ghiaccio del ragazzo davanti a lui, sentendo per la prima volta in vita sua di essere completo, come se quello che aveva cercato per tanto tempo fosse finalmente arrivato per renderlo felice per l'eternità.
Sapeva, però, che quello non sarebbe durato per sempre.
Etra era umano e lui un Angelo. La vita umana era breve e poteva spezzarsi con un battito di ciglia a quella constatazione il suo cuore ebbe un sussulto e le lacrime scivolarono sul suo volto.
Etra vedendolo in quello stato lo prese per il polso e attirandolo contro il suo petto lo strinse in un caldo abbraccio lasciando che sfogasse quella sua paura dalle ragioni a lui oscure. Lentamente stando attento alle ali del ragazzo gli accarezzò la schiena: «Va tutto bene, Felix. Vuoi parlarne?»
Felix rimase ancora un po' tra quelle calde braccia, quando una luce argentea illuminò un angolo della radura dove stavano Etra strinse un po' di più il ragazzo contro il suo corpo.
Una bellissima donna dai capelli dorati comparve davanti a lui, le ali candide brillavano di piccole stelle dorate: «Felix, devi tornare a casa» il ragazzo la osservò per un attimo: «Madre, voglio restare con lui...»
La donna ne rimase sorpresa, la reazione del figlio era segno che aveva trovato la metà della sua anima.
«Felix, sei sicuro di voler restare al suo fianco. In futuro potresti soffrire se lui venisse a mancare» gli domandò curiosa.
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Il libro maledetto
خيال (فانتازيا)Tratto dal prologo: Questa storia ebbe luogo tantissimo tempo fa, in un regno ricco di misteri e magia. La superficie del pianeta era divisa in cinque parti, ognuna con caratteristiche diverse. Questo è il luogo che i nostri protagonisti conoscon...