BTS Imagines {TRADUZIONE}

Namjoon ♡ Manicomio

Qui la scrittrice consiglia di ascoltare Psychotic Kid di YUNGBLUD (la canzone qui sopra). Io sinceramente non lo ascolto ma ho visto che a lei piace un sacco e quindi ci tenevo a metterla anche io. Se volete ascoltarla fatelo se no è okay xD.

Guardai le mie pantofole bianche mentre uno degli infermieri mi portava nell'ingresso vuoto. Ci fermammo davanti ad una porta. Guardai in alto e aspettai che mi aprisse la porta. Guardai di nuovo in basso.

"Entra." Disse.

Lentamente entrai nella stanza. La porta si chiuse dietro di me. La chiusero a chiave.

Che sto facendo qui? Come sono finita qui? Ho fatto qualcosa di male? Perché sono qui? Non sono pazza. Lo sono?

"Ciao." Sentii una voce.

Mi girai e vidi un uomo bellissimo seduto sul letto vicino al mio.

"Ciao."
"Le senti anche tu?"
"Senti cosa?"
"Le voci."
"Um. No."
"Ah. Sono solo io allora. Sono Kim Namjoon." Venne verso di me e mi porse la mano.
"T/c T/n." Gli strinsi la mano.
"Ti dispiace se mi siedo."
"Fai pure."

Si sedette vicino a me sul mio letto. Ero un po' sorpresa vedendo quanto si era seduto vicino.

"Quindi, perché sei qui?"
"Non ne sono sicura."
"Non lo sai?"
"No." Scossi la testa. "Tu? Perché sei qui?"
"Sento le voci."
"Ah." Annuii. "Avrei dovuto capirlo."
"Mi dicono cose."
"Oh."

È un po' spaventoso.

"I miei genitori hanno provato a darmi medicinali ma non ha funzionato. Hanno dovuto portarmi qui."
"Non è strano sentire le voci?"
"No. Non le sento tutto il tempo. Non sono pazzo, lo giuro. Le voci non mi dicono di fare cose brutte. Non ucciderò nessuno."

Fui sollevata di sentire quelle parole.

"E allora che ti dicono le voci?"
"Vuoi saperlo davvero?"
Annuii.
"Beh, adesso mi stanno dicendo di baciarti."
"C-cosa?"
Iniziò a ridere.
"Non preoccuparti. Non lo farò... a meno che tu non lo voglia." Disse mordendosi il labbro.
"Um. Ci siamo appena incontrati."
"Giusto."

Rimanemmo in silenzio per circa un minuto.

"Da quanto sei qui?"
"Qualche mese. Devo dire, è bello avere un compagno di stanza finalmente." Disse sorridendo e facendomi quindi vedere le più belle fossette mai viste.

La porta si aprì facendomi girare di scatto verso di essa.

"È ora di pranzo."

Namjoon e io ci alzammo e andammo in mensa. Ci riempimmo i piatti e ci sedemmo.

"Che fate qui?" Chiesi.
"Allora dopo pranzo ci fanno il permesso di camminare qui in giro. Ci sono dei giochi da tavolo e delle aule d'arte ed altre cose."
"Arte?"
"Si. È 'terapia' credo." Disse facendo le virgolette con le dita.
"Ascolta Namjoon. Io non posso stare qui. Non appartengo a questo posto."
"Vuoi una mano ad evadere giusto?"
"Si."
"So come uscire. Le guardie notturne non sono brave a fare il loro lavoro. A volte dormono. Possiamo scappare."
"È perfetto."
"Devi passare minimo un'altra settimana qui però. Solo per fargli abbassare la guardia facendogli credere che sei una brava paziente."
"Giusto." Annuii. "Posso farlo."

Mi guardai intorno e vidi delle persone che ci guardavano.

"Namjoon le persone ci guardano."
"È perché sei nuova."
"Non mi piace."
"Andiamo da un'altra parte." Mi prese la mano e uscimmo dalla mensa.

***

Negli ultimi giorni io e Namjoon ci siamo avvicinati molto. Posso dire che mi sto innamorando di lui in realtà.

Sono le 21:00 e tutti sono bloccati nelle loro stanze per la notte.

"Psst! T/n." Sussurrò Namjoon.
"Si?"
"Vuoi dormire con me stanotte?"
Annuii timidamente.
Ridacchiò alla mia reazione e ci mettemmo sotto le coperte. Mi abbracciò tenendomi stretta a lui.

"Ehi." Sussurrò.
"Hm?"
"Girati verso di me."

Mi girai verso Namjoon.

"Adesso posso vedere il tuo bel viso."

Arrossii violentemente a quel commento.

"T/n?"
"Si?"
"Ti dispiacerebbe se ti baciassi?"
Mi morsi il labbro e negai con la testa.

Lentamente si avvicinò, i miei occhi si chiusero giusto poco prima che le nostre labbra si unissero. Non riesco a credere che le bellissime labbra di Namjoon mi stiano baciando adesso.
Portai le mie mani tra i suoi capelli.
Il bacio non durò molto, ma fu fantastico.

"Ce ne andremo domani okay? Tu ed io. Usciremo di qui e troveremo un bel posto in cui vivere. Andrà tutto bene."
"Si. Mi piace." Sorrisi.

*la notte successiva*

È arrivato il momento.

"Sei pronta?" Chiese Namjoon prendendo delle chiavi. Annuii.

Mise il braccio nella finestrella sulla porta e riuscì ad aprirla dall'esterno.
Cautamente arrivammo all'ingresso e vedemmo le guardie dormire.

Namjoon ed io riuscimmo ad uscire. Adesso dovevamo solo correre.

"Dobbiamo solo scavalcare questo cancello!" Urlò Namjoon. "Vai prima tu."

Cercammo di scavalcare.

"Dai." Mi porse le mani.

Ci salii sopra e mi aggrappai al cancello ma caddi. Vidi delle luci all'entrata dell'edificio.

"Namjoon stanno arrivando!"
"Dai, ti aiuto." Risalii sulle sue mani e mi alzo di nuovo.

Questa volta arrivai sopra al cancello in un punto in cui potevo aiutare Namjoon.

"Namjoon forza!" Gli porsi la mano.
La prese e scavalcò completamente il cancello.

I membri dello staff ci avevano raggiunti e stavano cercando di farmi scendere. Uno mi prese una gamba prima che potessi arrivare dall'altra parte del cancello.

"T/n scendi di lì!"
"No!" Urlai. "Devo andare! Non appartengo a questo posto!"
"Scendi!" Urlò il tizio che mi aveva preso la gamba.
"No!"
Mi tirò un'altra volta dalla gamba e caddi.

"No! Devo andare! Namjoon aiuto! Namjoon!"
"Forza T/n andiamo nella tua stanza."

Il gruppo degli impiegati mi trascinò dentro fino alla mia stanza.

"Namjoon! D-dove è Namjoon? È uscito? Oh no." Iniziai a piangere. "Dovevamo uscire insieme."

punto di vista esterno

"Chi è Namjoon?" Chiese un'infermiera.
"Non ne ho idea. Dice roba del genere da quando l'hanno ripresa. Hanno detto che chiedeva aiuto a qualcuno che si chiama Namjoon." Disse l'altro infermiere.
"Povera ragazza. Non è il suo posto questo. Se solo non avesse le allucinazioni."

quando ho finito di leggere questa ero tipo 😶😶😶