Jimin ♡ Ragazzo delle Consegne

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di nuovo il capitolo si è cancellato...
giuro che la prossima volta che succede non lo riscrivo più
prendetevela con wattpad non con me perché io li salvo porco il cane
davvero io mi ci impegno e ci tengo tanto e ogni volta che succede mi sento morire perché sento di aver perso tempo...
vabbè ora vado a riscrivere questo che è meglio.
buona lettura.

Aspettai impaziente alla finestra che mi arrivasse il pacco che avevo ordinato. Ho comprato alcuni CD Kpop e delle foto che aspetto ormai da due settimane. Sono felice. Non è l'unica cosa di cui sono felice però. Il ragazzo delle consegne è molto figo. Sembra davvero un idol Kpop anche lui dato che è così bello. Ma non ci ho mai davvero parlato. Abbiamo scambiato due parole, ma sono comunque sempre troppo nervosa per dire qualcosa.

Come se fosse fatto apposta, entrò nel mio vialetto. Aspettai che bussasse alla porta.

"Un pacco per T/n." Sorrise.
"Ah. Grazie." Arrossii.

Feci per tornare dentro quando parlò.

"Certo che ordini un sacco di roba Kpop."
"Co-cosa? Come lo sai?"
"So cosa ci sia nei pacchi di tutti." Disse. "E in più ti ho vista spesso con delle maglie di qualche gruppo Kpop."
"L'hai notato?"
"Si. Ma va bene. Anche io amo il kpop. Forse tanto quanto te."
"Davvero?"
"Si. Hai sentito la nuova canzone degli EXO-CBX?"
"Certo!"
"Mi ha preso un sacco." Disse.

Sembrò come si fosse improvvisamente ricordato qualcosa. Si guardò l'orologio.

"Ah. Devo andare. Devo stare nei tempi."
"G-giusto."
"Ciao." Mi salutò con la mano.
"Ehi aspetta."

Si fermò e si girò verso di me.

"Mi hai consegnato pacchi per mesi e non so nemmeno il tuo nome."
"Jimin." Sorrise.
"Ciao Jimin." Lo salutai e vidi tornare nel suo furgone.

Rientrai in casa e feci un verso strano.

Ho appena avuto un intera conversazione con Jimin.

"Cacchio." Mi dissi. "Perché non gli ho chiesto il numero?"

Mi picchiai mentalmente. Ora la prossima volta in cui lo vedrò sarà quando ordinerò qualcosa. Mi si accese una lampadina in testa. Posso ordinare altre cose e quando le consegnerà gli chiederò il numero! Non sarà come buttare soldi. Ci sono molte cose nel mio carrello che aspettano solo di essere comprate.
Presi il computer ed aprii un paio di siti. Comprai maglie, washi tape, pennarelli e degli adesivi Kpop. Pagai il tutto. Aspettai che il messaggio di conferma arrivasse e quando lo fece non potetti fare a meno di sorridere. Ora devo solo aspettare.

-1 settimana dopo-

Stavo bevendo del caffè quando sentii un bussare alla porta. Realizzai che avevo ordinato delle cose e il mio cuore perse un battito. Andai in soggiorno ed aprii la porta.

Eccolo lì in tutto il suo splendore. Jimin.

"Consegna per T/n." Sorrise.
"Sono io." Ridacchiai.
"Cosa è questa volta? Altra roba Kpop?"
"Non tutto. Ho preso delle magliette, del washi tape e degli sticker."
"Non sapevo fossi una da fai da te."
"Lo sono."
"Sei davvero una persona interessante."
"Davvero?"
"Oh!" Arrossì. "L'ho detto ad alta voce."
"Si." Gli sorrisi.
"Scusami tanto."
"Va tutto bene. È stato carino."

È il momento! Fallo T/n! Chiediglielo!

Presi un respiro profondo ed iniziai a parlare.

"Posso chiederti-" Dicemmo insieme. Ci bloccammo e ridacchiammo.

"Prima tu." Dissi.
"No tu."
"Um. Beh... Volevo chiederti se potessi avere... il tuo numero."
Ridacchiò e si grattò il retro della testa.
"Ti volevo chiedere la stessa cosa."
"Stai scherzando."
"No." Iniziò a ridere.

Mise la mano nella tasca posteriore e prese un quadernino nero. Girò delle pagine con degli scarabocchi sopra. Si fermò quando arrivò ad una pagina bianca. Prese una penna e scrisse sul foglio. Lo strappò e mi porse sia il foglio che il quadernino.

Cercai di trattenere le urla di gioia mentre prendevo il quaderno con la penna. Mi tremava la mano ma cercai di scrivere più chiaramente possibile. Disegnai un cuoricino vicino al mio nome ed al mio numero. Gli ripassai il quadernino.

"Grazie T/n. Mi farò sentire." Fece l'occhiolino.

Rimasi sull'uscio della porta con un pacco ed un telefono in mano e un'espressione da ebete in volto.

Rimasi sull'uscio della porta con un pacco ed un telefono in mano e un'espressione da ebete in volto

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