Capitolo 3

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Hugo e Zoe stavano giocando a 'Metal Strike V' con quest'ultima che stava letteralmente stracciando il fratello.

«'Zoe Wins!'»
«Sì!» esclamò la bambina, vedendo il fratello sbuffare.

«Uffa non vale!» borbottò Hugo, sentendo Zoe ridacchiare.

«Sei tu che sei bravo quanto papà...»
«Non è vero! Tu hai il joypad truccato!» protestò il bambino, incrociando le braccia al petto offeso.

«Ehehe... Dai scherzo...» ridacchiò Zoe, vedendo Hugo mettere il broncio.

«Menomale che con il sapone se n'è andato...» disse Marinette uscendo dal corridoio, seguita da Adrien.

«Devi ammettere che Emma però ha una bella calligrafia...» ammise Adrien che ancora si strofinava l'asciugamano sulla fronte: «Yyume? Ma tu non eri con Louis?» gli chiese Adrien, notandolo seduto accanto a Tikki sul corrimano.

«Non me la sono sentita di... Restare ad ascoltare il discorso tra lui ed Emma...» rispose il piccolo kwami abbassando lo sguardo.

«Di quale discorso stai parlando?» gli chiese Marinette sistemandosi gli occhiali.

«Di quello che hanno avuto in cucina...» rispose Yyume, mordicchiandosi una zampetta, che però gli venne allontana da Tikki.

«Non ti devi mordere...» gli ricordò lei, guardandolo seria.

«E... Di cosa hanno parlato?»
«Non lo so... Io me ne sono andato quando Emma si è messa a piangere...» rivelò il piccolo kwami, vedendo i due sgranare gli occhi.

«Emma sì è messa»
«A piangere?» chiesero i due, Adrien completando la frase di Marinette.

«Sì... Poi però quando è corsa con Louis verso la sua stanza rideva...» affermò il piccolo kwami subito dopo,

Marinette e Adrien si scambiarono un veloce sguardo, sgranando gli occhi e alzando lo sguardo dopo aver sentito diverse risate.

«Canestro!»
«Ehi non vale, tu voli!»
«Io? Ma naaaah...»
«Smettila di barare...»
«Ok va bene...»
«Ahahahahaha!!»

«Credo che qui qualcuno non stia più piangendo...» ipotizzò Plagg, sorridendo appena.

«Io vado in cucina Adrien... Hugo vieni con me?»
«Arrivo!» esclamò il bambino scendendo velocemente dal divano e avviandosi accanto alla madre versi la cucina.

«Yyume, vuoi smetterla di morderti le zampette?» lo strillò Tikki, prendendo le zampette di Yyume tra le sue.

«Ma mi danno fastidio...»
«Ti fai male... Non devi farlo...» gli ricordò Tikki, guardandolo dritto negli occhi.

Adrien rimase a guardare i kwami per diversi secondi, fino a quando il campanello di casa risuonò in tutta la stanza, costringendo lui, i kwami e Zoe a tapparsi le orecchie.

«L'acustica in questa casa è straordinaria...» aggiunse subito dopo, avvicinandosi al citofono per rispondere: «Halo?»
«Adrien sono io...»
«Papà? Non mi aspettavo una tua visita!»
«Infatti non sono venuto per una visita...»
«...Non devi ripartire... Vero?»
«No, quello no...»
«E allora perché sei qui?»
«Devo presentarti qualcuno...»
«Ok?» rispose Adrien, aprendo il cancello al padre.

«È nonno Gabriel?» chiese Zoe avvicinandosi a lui.

«Sì... E spero che la persona che mi deve presentare NON sia il marito di Nathalie...»
«È sposata?»
«Non ne ho la minima idea... Ma sicuramente suo marito sarà un pezzo di ghiaccio come lei...» rispose Adrien, vedendo Zoe ridacchiare contro la propria mano: «Aspetta... Ti si sono slegati i codini...» le disse subito dopo, piegandosi sulle ginocchia per sistemarle i codini: «Ecco... Fatto» esclamò subito dopo, rialzandosi poi in piedi per aprire la porta.

All'Inizio Era Solo Un Sogno - Sequel Di "A Dream?"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora