Capitolo 35

212 10 0
                                    

«...Nicole?» la nominò lui con gli occhi sgranati, indietreggiando con la testa dopo che lei gli avesse tappato la bocca con la mano.

«Zitto! Vuoi farmi scoprire a tempo zero?» gli domandò lei sottovoce, guardandolo negare con la testa.

«Che cosa ci fai qui? Trasformata soprattutto»
«Il Maestro Fu...» rispose lei mostrando il simbolo del bracciale stampato su polso destro della tuta.

«...Beh, papà ha ragione quando dice che le tutine aderenti andrebbero messe in vendita...» ammise lui, ricevendo un pizzicotto dalla ragazza: «Ahia!»
«Shh! E non provare mai più a dirmi cos'è del genere in momenti come questi...»
«Quindi non posso dirti che sei una figa da paura?» domandò lui sottovoce, tappandosi all'istante la bocca per ciò che aveva appena detto.

«Che hai detto?» gli domandò lei a bassa voce completamente sconvolta, mentre lui arrossiva fino alle orecchie.

«I-io no-non... Scu-scusami...» balbettò lui distogliendo altrove lo sguardo.

«Ehi...» lo chiamò lei, piegandosi sulle ginocchia per baciargli la guancia: «Non fa niente, però...Sarebbe meglio uscire di qui...»
«Nicole io...»
«Non chiamarmi per nome...» rispose lei a bassa voce.

«E allora come devo chiamarti?»
«Coquille...»
«Carino... Adesso sarebbe meglio andarcene»
«Sì, sento che c'è qualcosa che si sta avvicinando...» ammise Coquille, sgranando poi gli occhi e prendendo lui per la mano, tirandolo via di lì poco prima che il muro dove si erano nascosti venisse distrutto in mille pezzi.

Nicole si sporse appena, stringendo i denti dopo aver notato la figura immobile di Alice che spostava lo sguardo attorno a sé per cercare loro due.

«E pensare che tutto questo è successo a me...» sussurrò con un groppo alla gola, mentre osservava la sua migliore amica muoversi senza la minima idea di cosa stesse facendo.

«Ehi non c'è tempo per rimuginare, dobbiamo pensare a come portare questi due dai miei genitori...» le ricordò Chat Bug, ancora accanto a lei.

«È strano il fatto che lavorino in coppia, di solito non fanno altro che scambiarsi sguardi omicidi»
«Lavorano in coppia perché sotto sotto si amano ma non lo ammettono, glielo rinfacceremo appena torneranno normali...»
«Sì ok, ma non potresti fare anche tu qualcosa?»
«Io? Cosa c'entro io?»
«Come che c'entri? Se hai il potere della distruzione avrai anche quello per purificare le akuma, non ci hai mai pensato?» gli chiese lei, guardandolo tirarsi uno schiaffo dritto in fronte.

«Ma quanto sono stupido...» si disse da solo incrociando poi le braccia al petto.

«Non sei stupido, il fatto è che non ci hai pensato e basta» gli ricordò lei, voltandosi verso di lui.

Chat Bug la guardò negli occhi e poi le annuì, uscendo dal nascondiglio con lei accanto, notando solo allora lo scudo che aveva sulla schiena.

«Finalmente siete usciti dal guscio voi due...» disse Heart Beat, con ancora la frusta nera in mano.

«Hai un piano vero?» chiese Coquille sottovoce a Chat Bug, guardandolo annuire appena.

«Quella frusta potremmo anche utilizzarla per legarli insieme e bloccarli, devo solo avvicinarmi abbastanza per rubarla a tuo fratello e legare loro due insieme...» le rispose lui a bassa voce, continuando però a guardare i due 'akumizzati'.

«Bella idea... Però io seguo te, non sono molto esperta di queste cose...»
«Tu fai solo quello che hai sempre fatto»
«Cioè cosa?»
«Proteggere me...» le rispose lui sorridendo, facendola arrossire: «E io penserò a proteggere te...»
«Quale onore...»
«Avete finito di parlare voi due?» domandò Beat rivolto a loro, mentre Alice sembrava essersi seduta sul vuoto con le braccia incrociate al seno.

All'Inizio Era Solo Un Sogno - Sequel Di "A Dream?"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora