Capitolo 60

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«Mi puoi ricordare perché sei venuto qui?»
«Potevo sprecare il tempo libero che avevo davanti ad una videocamera a guardarti da uno schermo, quando posso venire direttamente da te sapendo a memoria il tuo indirizzo?»
«Conoscendoti... Direi proprio di no.» rispose continuando a guardare di striscio il ragazzo seduto accanto a lei sul divano, al momento impegnato a mantenere la sua completa attenzione su di lei.

Quando sua madre si era ritrovata il ragazzo davanti dopo aver aperto la porta d'ingresso, a lei era preso un colpo al solo pensare alle parole che gli avrebbe potuto rivolgere sua madre. Ma, stranamente, non aveva detto altro che "prego, accomodati caro", che l'aveva sconvolta dieci volte di più.

«Allora... Tu cosa fai il pomeriggio?»
«Mi rilasso per un paio d'ore, faccio i compiti, prima che torni mia madre faccio merenda, poi ceno... E infine inizio la videochiamata con te e non la chiudo finché ho voglia...» gli elencò spostando lo sguardo verso di lui, guardandolo ridacchiare alla sua risposta.

Lo vide aprire la bocca per dire qualcosa, ma si bloccò quando insieme a lei sentì la suoneria messaggi del suo cellulare, ovviamente messa al massimo volume.

«È mia sorella?»
«Tua sorella è a casa del suo fidanzato, con lui, a fare chissà cosa, sinceramente a questo punto spero che non sia lei.» gli rispose aprendo l'applicazione per controllare i messaggi.

Alain si sporse fino ad appoggiare la testa alla sua, facendola arrossire più di quanto avesse pensato. Perché si riduceva in quel modo da quando stavano insieme?

«Ken? Da quando hai il suo numero?»
«Me l'ha dato oggi a scuola, scoprire di avere un parente che non conoscevi non è cosa da poco...» rispose aprendo la conversazione, sorridendo al vedere una foto dove c'erano lui e altre due ragazze, una delle quali era la sorella.

«"Io e mia sorella"»
«E l'altra chi è? La cugina?»
«Di quale stai parlando? Una è bionda e l'altra è bruna...»
«Quella bruna, Charlotte è bionda»
«Sai perfino come si chiama la sorella?»
«Tu e Nicole mi avete attaccato il bisogno di informazioni...» gli rispose sorridendo leggermente, guardando lui ricambiare.

«Gli puoi chiedere chi è l'altra? Mi pare troppo giovane per essere la madre»
«Sua madre anche è bionda, quindi non è lei.»
«E vabbé! Ti sei fatta la scheda familiare!» esclamò con gli occhi sgranati, prima di sorridere e lasciarle un bacio sulla testa: «Impari in fretta sai Coniglietta?» le disse guardandola arrossire sulle guance e spostare velocemente lo sguardo sul cellulare, come per nascondersi da lui.

«Smettila di affibbiarmi soprannomi... Non so nemmeno cosa significa...»
«Sei la mia coniglietta timida» le spiegò passando le dita tra i suoi capelli corvini, mentre lei digitava sullo schermo la domanda da mandare a Ken.

«"È la ragazza di mia sorella"...»
«Devo dire che ha buon gusto però» commentò Alain ricevendo un'occhiataccia da Alice, che sospirò un secondo dopo.
«Mi ha detto che è fuori per gli studi, ma probabilmente lo è anche perché i suoi genitori anche la accettano»
«Ma come fanno i genitori a non accettare certe cose?! Sono i tuoi figli porca di quella miseria, li hai cresciuti e poi li abbandoni per una cosa del genere? Dire che il mondo è cambiato è un vero e proprio insulto!»
«Tu saresti il padre più protettivo dell'universo, considerando come ti comporti con Nicole da padre saresti anche peggio»
«...Come mai hai tirato fuori questo discorso?»
«Pensavo a voce alta...» rispose con gli occhi chiusi, appoggiandosi con la schiena e la testa al divano.

«Alice dimmi la verità»
«Pensavo a voce alta! Tutto qui!» ribatté girandosi sul lato sinistro, facendo confondere Alain.

«Ehi... Va' tutto bene?»
«...È per questo che non ho mai voluto accettare i miei sentimenti per te»
«Per cosa?»
«Per paura...» rispose senza aggiungere altro, coprendosi gli occhi con la mano per evitare di mostrargli come fossero diventati lucidi in un attimo.

All'Inizio Era Solo Un Sogno - Sequel Di "A Dream?"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora