Capitolo 8

288 13 0
                                    

Louis ci aveva messo diversi minuti per spiegare la cosa ad Alain e Nicole, seppur sembravano completamente morti sul colpo dopo le sue parole. Aveva rispiegato il tutto varie volte, ma i due continuavano a non capire, come se quella cosa fosse più complicata di quello che Louis stesso credesse.

«Ma perché avrebbe dovuto darti adesso il Miraculous? Sono più di diciassette anni che non succede niente a Parigi...»
«Mamma dice che non l'ha fatto perché gli andava, un Miraculous non può essere dato così perché gira al maestro, ma perché c'è un motivo serio per farlo...»
«E... Quindi vuoi dirci che hanno scelto proprio te?»
«Conosci un altro ragazzo che vola, soffia come un gatto, parla con gli animali e ha i ricordi dei propri genitori?» chiese Louis con le braccia incrociate al petto.

Alain aprì bocca senza rispondere, sporgendosi leggermente dopo aver visto la porta aprirsi di nuovo.

«Ah eccoti Emma!» esclamò Nicole, dopo essersi sporsa anche lei come il fratello: «Perché sei corsa via?»
«Dovevo mettere a posto una cosa...» rispose lei grattandosi nervosamente il braccio.

«...È vero quello che mi ha detto Zoe?»
«Cosa?»
«Che... Tu litighi con zia Marinette e zio Adrien...» rispose Nicole stringendo le proprie dita tra di loro.

Emma in risposta abbassò solo lo sguardo, portandosi poi la mano destra alla bocca per mordersi le unghie.

«Non sei arrabbiata?» le chiese Zoe, leggermente spaventata.

Emma negò con la testa, poco prima che Louis le si avvicinasse, abbracciandola forte.

«Non ce la faccio più a vederti così...»
«Louis-»
«Appena mamma e papà tornano io e te ci parliamo...»
«No!» rispose Emma allontanandosi da lui: «Ti ho detto che non voglio mai più avere a che fare con loro! Se non se ne sono accorti da soli cosa cambierebbe se glielo dicessi tu?!» gli urlò lei in faccia, stringendo i denti.

«Emma... Ma che ti succede?» le chiese Louis avvicinandosi di nuovo a lei, piegandosi sulle ginocchia per guardarla negli occhi.

Emma non riuscì a rispondere, crollò in lacrime di fronte a lui, lasciandosi andare contro Louis e poggiando la testa contro il suo petto. Louis l'abbracciò forte, poggiando la testa contro quella di Emma, prendendo ad accarezzarle la schiena con la mano.

-  -  -  -  -  -  -  -

Era da ormai una decina di minuti che era partita la registrazione, Nino e Alya erano seduti l'uno accanto a l'altra, così come Marinette e Adrien dall'altro lato, quest'ultima con la mano del marito stretta tra le sue. Appena l'elicottero atterrò sul palazzo e alcuni uomini saltarono giù per recuperare i due ragazzi, Marinette distolse lo sguardo, appoggiando la testa contro quella di Adrien. Non riusciva proprio a riguardarlo in quelle condizioni.

«'Beh... Cari spettatori... Abbiamo assistito tutti all'attacco odierno... Che per la prima volta ha riportato feriti gravi. I ragazzi che noi della troupe abbiamo soccorso sono: Marinette Dupain-Cheng e... Adrien Agreste, il famoso modello. Ci stiamo dirigendo il più in fretta possibile all'ospedale, non vogliamo perdere due nostri cittadini, promettiamo a tutti voi di riuscire a salvarli...'» furono le ultime parole dette da Nadja, poco prima che il cameraman interrompesse la registrazione dopo il suo consenso.

Nino si passò una mano tra i capelli e poi si alzò dalla sedia avvicinandosi al portatile per chiudere la finestra. Alya, dopo che Nino di fosse riseduto accanto a lei, si portò le mani al viso, togliendosi gli occhiali per asciugarsi le lacrime.

«Hanno fatto bene ad interrompere la diretta... Non so cosa avrei fatto altrimenti...» disse subito dopo, soffiandosi il naso con il fazzoletto porgetole da Nino.

All'Inizio Era Solo Un Sogno - Sequel Di "A Dream?"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora