Capitolo 28

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Quella ragazzina era veramente stata un colpo di fortuna, era ostinata e non mostrava che dentro di lei qualcosa era cambiato, era assolutamente perfetta.

«Signore non ha paura che qualcosa possa degenerare?»
«Perché dovrebbe Ai? C'è qualcosa che non mi hai detto?»
«No, nulla signore, non potrei mai nasconderle qualcosa...»
«Perfetto, tienila d'occhio io ho una commissione»
«Sì signore...» rispose la donna, seguendolo con lo sguardo fino a che non fosse uscito dalla stanza.

In quel momento sospirò e poi alzò lo sguardo sullo schermo, osservando quello che era il piano scritto personalmente dal signor Fuji, il quale terminava con la conquista della città grazie a quella ragazzina.
Lei non provava emozioni umane, era stata modificata per essere un essere che non poteva essere comandato da nulla, solo dallo scienziato che l'aveva creata. Non comprendeva quelli che erano i rischi che correva tutta la gente che girava intorno a quella ragazzina, ma non potevano sapere cosa lei nascondeva.
L'avrebbe odiata chiunque se solo si fosse saputo di quello che loro le avevano fatto, anzi, Lui le aveva fatto.
Passò le dita sul tavolo attivando la tastiera virtuale, digitando così la password per accedere ai file che Fuji aveva archiviato su 'Kaooda'.

«Tu non eri solo una sua pedina?» chiese una voce di fronte a sé, a lei conosciuta.

«Fuji non è così intelligente come crede... Lo sanno tutti che prima o poi le creazioni si ribellano ai propri creatori»
«...Ciao c'entro io con te?» chiese ancora quella voce, molto più infantile della sua.

«Non sei diverso dagli altri, o almeno non del tutto»
«Tu non puoi aiutarmi...»
«Posso farti trovare una via d'uscita però...» rispose la donna scorrendo i vari file come un lampo, fermandosi dopo aver visto la cartella messa per ultima: «...Troppo semplice» descrisse dopo aver notato quanto fosse stato facile accedere all'ultimo file: «È solo un'esca» dichiarò subito dopo, chiudendo il tutto dopo aver sentito la porta aprirsi.

«Eccomi di ritorno, è successo qualcosa mentre non c'ero?»
«Nulla signore...» rispose la donna, osservando lo scienziato avvicinarsi alla console.

«...Sai perché ho lasciato che fosse Lei la cavia, Ai?»
«Perché è la figlia di You?»
«Non solo per quello...» precisò lo scienziato, sorridendo a trentadue denti: «Perché non può controllarsi da sola, ha bisogno di qualcuno che le indichi cosa fare...» le sussurrò all'orecchio: «E poi... Un burattino come può muovere i primi passi senza il suo creatore?»

Ai non spostò lo sguardo verso lo scienziato accanto a sé, lo mantenne sullo schermo che aveva di fronte dove al momento erano presenti le figure della ragazzina e di Kaooda, l'uno collegato alla mente dell'altra.

«Continua a fare il tuo lavoro Ai...»
«Sì signore...»

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«Nessuno di voi ha nulla da dire oggi?» chiese Adrien guardando i ragazzi seduto all'altro lato del tavolo.

«Tu nemmeno Tesoro?»
«Non è successo nulla di diverso dal solito.» rispose Sakura prendendo un sorso dal bicchiere.

«Louis, Kilian che ti ha detto sulla partita?»
«Ha detto solo che darà il massimo, non mi ha detto altro Emma...» rispose il ragazzo con gli occhi chiusi.

«Voi tre invece? Niente?» chiese Alya guardando i figli e Louis puntare lo sguardo su di lei.

«Abbiamo appurato che Alice e Alain sono due deficienti...» dissero Nicole e Louis all'unisono, facendo andare l'acqua di traverso ad Alain.

All'Inizio Era Solo Un Sogno - Sequel Di "A Dream?"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora