Capitolo 38

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«Se non facciamo qualcosa adesso di sicuro sarà troppo tardi.»
«Sapevo che essere un supereroe non era per niente facile, ma non immaginavo affatto che si dovesse soffrire così tanto...»
Tu non hai mai avuto controllo... Il controllo per te non esiste
«Tu dovresti... Solo... Obbedire a... Me...»
Io non prendo ordini da nessuno...
«Non ti permetterò di- ...Fare quello che vuoi!»
«NICOOOLE!!»

Yyume aprì di scatto gli occhi e alzò subito il busto. Aveva il respiro affannato e gli occhi sgranati, ma soprattutto tremava dalla paura. Quelle parole che aveva sentito, non erano per niente di buon auspicio. Adrien, Nicole, Akumu, una voce simile a quella del maestro Fu, di nuovo Akumu, Nicole e... Infine Louis che urlava il nome della ragazza.

«Yyume? Piccolo che ti succede?» gli aveva domandato Wayzz dopo aver alzato la testa.

Yyume non rispose. Rimase lì fermo e immobile a respirare faticosamente, mentre quelle voci si ripetevano ancora e ancora nella sua testa. Le parole di Adrien erano state serie e severe, forse rivolte a Marinette o a You, racolme però anche di paura e preoccupazione. Nella voce di Nicole c'era terrore e tristezza, come se stesse soffrendo e nessuno poteva fare niente per aiutarla. Il tono di Akumu era stato sempre lo stesso, senza un tono e senza una vera espressione, freddo, vuoto. Quella voce a lui sconosciuta sembrava strozzata, ma al solo sentirla di nuovo la coda gli si bloccava dalla paura, era spaventosa. Quella seconda voce di Akumu era doppia, una più acuta dell'altra e con rabbia ben udibile, ed era certo che quello significasse qualcosa. Nelle ultime parole di Nicole aveva sentito il dolore che probabilmente provava diventare forza, determinazione, come se stesse combattendo contro le sue stesse paure.

«NICOOOLE!!»

Ma quell'urlo... Quell'urlo pieno di dolore e tristezza, rabbia, voglia di vendetta, assenza di controllo. Tutte cose negative che non voleva più sentire.

«Yyume, Cucciolo che ti prende?» gli domandò Tikki accarezzandogli la testa, sgranando gli occhi al vedere le lacrime che scorrevano sulle sue guance.

Tikki non fece altre domande, si avvicinò e lo strinse in un abbraccio, aspettando che si sfogasse prima di farlo rimettere a letto. Lei non poteva sapere che cosa aveva visto Yyume, ma non poteva certo farlo rimettere sotto le coperte così facilmente, doveva almeno permettergli di calmarsi. Yyume appoggiò la testa a quella di Tikki e iniziò a piangere silenziosamente tra le sue braccia, stringendola forte per non iniziare a singhiozzare. Non voleva più sentire quelle voci, non voleva più sentire tutta quella sofferenza.
Lui era ancora troppo piccolo per soffrire...

-  -  -  -  -  -  -  -

Louis aprì leggermente gli occhi, sgranandoli dopo aver sentito un lieve singhiozzo vicino a sé. Alzò di scatto il busto e si sporse verso Nicole, allungò una mano e cercò di scuoterla delicatamente, sapendo più di chiunque altro quanto lei odiasse essere svegliata.

«Nicole? Nicole va' tutto bene?» le domandò sottovoce, la guardò aprire gli occhi e poi voltarsi verso di lui, fiondandosi tra le sue braccia per stringerlo forte: «Ehi... Ma che ti succede?» domandò lui confuso, ricambiando però l'abbraccio dopo che l'avesse di nuovo sentita singhiozzare.

«Ho avuto un incubo terribile...» singhiozzò contro la sua spalla, socchiudendo gli occhi al sentire la mano di Louis passare tra i suoi capelli.

«Che incubo?»
«Ero sola e non ti vedevo, ti chiamavo ma tu non rispondevi...» singhiozzò lei in risposta, stringendo i denti.

«Nicole...» la chiamò lui allontanandosi da lei per guardarla negli occhi, allungando una mano per appoggiarla alla sua guancia: «...Non devi piangere, io sono qui.» le sussurrò asciugando le sue lacrime con il pollice, sentendola tirare su con il naso.

All'Inizio Era Solo Un Sogno - Sequel Di "A Dream?"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora