Capitolo 24

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«Louis? Louis?» lo chiamò Nicole qualche secondo dopo il suono della campanella.

«Cosa c'è?»
«Sai dov'è andato Claude?» chiese lei, indietreggiando dopo che avesse visto un sorriso malizioso comparirgli sulle labbra.

«...Perché ti interessa?»
«Devo... Devo parlargli...»
«C'entra il tuo rossore?» chiese lui, incrociando le braccia al petto.

«...Forse...»
«Come?»
«Puoi dirmelo o no?»
«È andato in biblioteca»
«In biblioteca?»
«Sì, voleva andare a vedere i libri che la nostra scuola metteva a disposizione...»
«Ok, grazie.» rispose lei, alzandosi dalla sedia per correre come un razzo fuori dall'aula.

Louis fissò la porta per qualche secondo, sobbalzando dopo che Alain gli avesse poggiato una mano sulla testa.

«Sono io... O sta succedendo qualcosa?»
«L'arrivo di un supercattivo sadico, il drastico trasferimento di istituto di Claude, io che mi innamoro della figlia della mia guardia del corpo, tu che non vuoi ammettere i tuoi sentimenti verso Alice e Nicole che inizia a provare qualcosa per Claude... Mah, tutto normale insomma.» elencò Louis scambiandosi uno sguardo con Alain, che lo guardò con due occhi da omicida: «Provalo a negare di nuovo e ti appendo al canestro...» lo minacciò socchiudendo gli occhi.

«...Tu hai prova di quello che dici?»
«Avere l'olfatto di un gatto è una maledizione... Puzzi di feromoni da lontano...»
«Ferocosa?»
«Feromoni... Tu non li senti perché gli esseri umani hanno perso l'olfatto durante l'evoluzione, ma quel maledetto odore che emani mi sta distruggendo le narici»
«Cosa sono? in breve?»
«...Sono degli odori che gli esseri umani emanano, come dei segnali silenziosi... Solo che Voi non lo sentite, gli animali sì!»
«E tu sei per un terzo umano, per un terzo insetto e per un altro terzo gatto...»
«Esatto... Quindi, o lo ammetti, oppure ti spacco in testa gli occhiali...»
«Non lo ammetterò mai, soprattutto perché Alice non ha mai dimostrato il fatto che io le piacessi.»
«Io basta, non parlo più.» disse Louis, ritirandosi al suo posto per prendere in mano il tablet e riprendere a scrivere.

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Nicole entrò di soppiatto nella biblioteca, chiudendo il portone alle sue spalle prima di fare un passo verso l'interno. Spostò diverse volte lo sguardo attorno a sé, bloccandosi dopo aver visto Claude, seduto su una sedia con lo sguardo abbassato, probabilmente puntato su di un libro che si era messo a leggere.

«Claude?» lo chiamò lei sottovoce, non ottenendo però alcuna risposta.

Si morse il labbro inferiore, facendo poi un altro passo e iniziando ad avvicinarsi a lui.

«Claude?» lo richiamò ancora, non ottenendo di nuovo risposta.

Sbuffò pesantemente e si sedette accanto a lui, schioccando le dita per cercare di fargli almeno alzare la testa. Fallendo per l'ennesima volta.

'E adesso come lo sveglio?' si chiese continuando a guardarlo, con gli occhi turchesi puntati sulle pagine e pochi ciuffi biondi che gli cadevano davanti al viso.

«Nicole?» la chiamò lui ad un tratto, facendole prendere un colpo tale da farla cadere giù dalla sedia: «Ti sei fatta male?»
«No no, mi hai solo spaventata» rispose lei sedendosi di nuovo sulla sedia, cercando di non incrociare i suoi occhi.

«Come mai sei qui?»
«Ecco... Hai presente cosa ti ho detto alla prima ora?»
«Sì, che mi avresti parlato dopo del motivo per il quale tu fossi scappata dopo aver visto Louis... Posso dire 'sbavare'?»
«Puoi dire tutto quello che ti pare, lui non è qui per giudicare»
«Ok... Quindi, tu sei scappata dopo aver visto Louis sbavare dietro a Sakura... Ma non è che sei gelosa?» chiese lui, vedendola spalancare gli occhi.

All'Inizio Era Solo Un Sogno - Sequel Di "A Dream?"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora