Capitolo 26

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«Siamo a casa!» esclamò Alain spalancando la porta di casa, dirigendosi a passo svelto verso la sua camera per poggiare lo zaino.

«Ciao ragazzi!» li salutò Alya al momento impegnata ai fornelli, al contrario di Nino che stava tranquillamente scrivendo qualcosa al cellulare: «Nicole stai bene?» le chiese notandola con lo sguardo puntato a terra.

«Ah sì, sì perché?»
«È successo qualcosa a scuola?» chiese prendendo per la prima volta parola Nino.

«N-no, niente...»
«Lucia ti ha di nuovo preso in giro?»
«No, oggi nemmeno c'era a scuola...» rispose la figlia, continuando a mantenere lo sguardo altrove.

«Nicole...» la richiamò sua madre, chiedendo con lo sguardo a Nino di pensare lui al pranzo per qualche secondo, potendo così avvicinarsi a sua figlia e poggiare le mani sulle sue spalle: «...Puoi dirmi che succede?»
«Niente, perché dovrebbe succedere qualcosa?»
«Sono tua madre... So quando menti e quando no. Vuoi dirmi la verità così la facciamo finita?»
«...E-ecco...» balbettò lei distogliendo altrove lo sguardo.

«È successo qualcosa a Louis?»
«Beh si è innamorato...» rispose lei, sobbalzando dopo aver sentito suo padre urlare, prima di portarsi la mano alla bocca.

«...Si è... Innamorato?» chiese Alya, sorridendo in modo leggermente inquietante.

«Sì»
«E di chi? Di qualcuno che conosco?»
«Beh... La madre la conosci, e penso anche il padre...»
«Nome?»
«Sakura» rispose Nicole.

«La figlia di Fleur?»
«Esattamente...»
«Wow, è stato veloce»
«Che vuoi dire?»
«I suoi genitori si sono messi insieme quasi tre anni dopo essersi conosciuti, togli un anno di stato comatoso... Beh, due bradipi in amore»
«E tu e papà invece?»
«Noi... Ci siamo messi insieme grazie a Marinette, quindi... Beh dal primo anno che ho passato al Dupont, dal giorno che abbiamo passato insieme dentro ad una gabbia dello zoo.»
«Wow... Eravate due animali già allora?» chiese Nicole incrociando le braccia al seno.

A quel punto Nino e Alya spalancarono gli occhi all'unisono, oltre all'arrossire come due peperoni, mentre Nicole ridacchiava contro la sua mano.

«Senti tu... Signorinella io-»
«Con permesso...» la fermò Nicole voltandosi verso il corridoio e dirigendosi verso la sua stanza.

Entrò di volata nella sua camera, chiudendosi la porta alle spalle e appoggiandoci sopra la schiena, portandosi entrambe le mani al viso prima di ridacchiare di nuovo per la reazione di entrambi i suoi genitori. Come se l'era inventata sul momento non lo sapeva nemmeno lei.

«Mamma mia, passare del tempo con zio Adrien ed Emma mi ha fatto male... Mi ha fatto davvero male...» disse tra le risate, prima di lasciare la cartella accanto alla scrivania: «Almeno i miei non sono così timidi come zia Marinette e zio Adrien, beh tranne quando sono io a prenderli in giro...» si disse da sola recuperando il cellulare dalla cartella per controllare le ultime notifiche.

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«Apri la bocca»
«Aaaaaa...» ripeté Sakura tenendo la bocca aperta mentre Stéph la guardava da seduto sulla sedia.

«Nessun segno di placche alla gola»
«Mamma... Per favore...» le disse Sakura guardandola negli occhi, completamente stufa di tutto quello che lei le stava facendo da quando era tornata a casa: «Sono solo svenuta, sto bene adesso...»
«Bene è un parolone tesoro mio, cos'è questo sangue secco che hai sotto all'occhio?» le chiese sfiorandolo con il dito.

«...Niente...»
«Sakura, ho a che fare con cose gravi quasi ogni giorno, l'ultima cosa che voglio è che succeda anche a te» le ricordò sua madre prendendole il volto tra le mani.

All'Inizio Era Solo Un Sogno - Sequel Di "A Dream?"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora