All'Inizio Era Solo Un Sogno - Sequel Di "A Dream?"

Capitolo 33

«Secondo lei, Louis riuscirà davvero a risolvere tutto Maestro?» domandò Wayzz, osservando il maestro cambiare lentamente posizione mentre continuava a tenere gli occhi chiusi.

«Tu hai veramente poca fiducia nei giovani d'oggi Wayzz, come con il Tai Chi devi solo essere calmo e fidarti di quello che è attorno a te...»
«Ma Maestro, sappiamo tutti e due che cosa succederebbe!»
«Wayzz... Quando dicono che voi tartarughe siete lente a comprendere, non credevo che anche tu fossi una di queste...»
«Cos'è che non ho ancora compreso?»
«Sai cos'è l'Istinto caro il mio Wayzz?» domandò il maestro muovendosi ancora lentamente, mentre il kwami continuava ad osservarlo.

«Qualcosa che risveglia in qualunque organismo un comportamento completamente innato e mai sperimentato prima?»
«Esatto Wayzz, ma cos'è che lo risveglia?»
«...La voglia di sopravvivere?»
«Wayzz, non pensare ad un animale, pensa per esempio ai due ragazzi che hai imparato a conoscere...»
«La voglia di... Proteggere qualcuno a cui si tiene?»
«Esatto Wayzz, ci sei arrivato alla fine» disse Fu muovendo lentamente il corpo per cambiare di nuovo posizione.

«Ma come può credere che basti l'Istinto per sconfiggere qualcuno di cui nemmeno si era a conoscenza?»
«Te l'ho riferito molte volte che l'essere umano è straordinario e pericoloso per vari motivi, l'Istinto è uno di quelli che lo rendono pericoloso e straordinario allo stesso tempo...» gli ricordò il maestro, rimettendosi dritto in piedi e riaprendo leggermente gli occhi: «E devi anche fidarti di me Wayzz, ho mai sbagliato?»
«...No maestro, però come fa a sapere che Louis abbia tutta questa voglia di proteggere le persone a cui tiene?»
«Dimentichi di chi è figlio, caro il mio Wayzz.» rispose Fu con entrambe le mani dietro alla schiena, voltando leggermente lo sguardo per incrociare il corpicino del kwami.

-  -  -  -  -  -  -  -

«Alloooora... Che combiniamo oggi?» domandò Alain appoggiato ad un muro con entrambe le mani dietro alla testa.

«Intendi adesso? Non lo so, di solito non capita mai che un prof si assenti...» rispose Louis alzando le spalle mentre le sue mani erano appoggiate sui pantaloni.

«Nicky perché tuo fratello è ancora vivo?»
«Tu perché esisti 'Ambra'?»
«E tu perché respiri ancora faccia da tartan?!»

Louis appoggiò la testa contro il muro, passandosi entrambe le mani sul viso prima di tornare seduto composto.

«Non credo riuscirò a sopportare una cosa del genere ancora per molto...» ammise a bassa voce, spostando lo sguardo di fianco a sé prima che Nicole gli si avvicinasse per sussurrargli qualcosa all'orecchio.

«Guarda il lato positivo...»
«Non esiste un lato positivo in tutto questo...»
«Per me sì, avrò come cognata la mia migliore amica...»
«Beh vero» rispose lui, spostando di nuovo lo sguardo sui due che continuavano a rispondersi come se nulla fosse: «...Però chissà quanto durerà tutto questo.» si chiese Louis incrociando le braccia al petto, spostando lo sguardo di fronte a sé dopo aver notato qualcuno.

«Louis? Louis?» lo chiamò Nicole sottovoce, non ottenendo alcuna risposta da parte sua.

Spostò lo sguardo di fronte a sé e notò una figura lontana vari metri, che però aveva lo sguardo puntato su di loro.

«Non mentivi quando dicevi che ti faceva qualcosa di inumano...» sussurrò dopo qualche secondo, mentre Louis non accennava a muovere nemmeno la bocca: «Louis andiamo, chi diamine può controllare un ga-...» cercò di domandargli lei, bloccandosi dopo essersi ricordata tutte quelle volte che lui in un modo o nell'altro si era avvicinato a lei per qualche strano motivo: «E adesso come diavolo faccio a svegliarti?» si domandò qualche secondo dopo, passandogli la mano davanti agli occhi che erano spalancati e bloccati a guardare il vuoto: «...Lei non c'è, come  fai a guardarla?» si chiese subito dopo, appoggiando la testa al muro.