Hermione si teneva stretta Ginny e la trascinava velocemente verso un posto del castello dove lei andava spesso a pensare. Dove al suo sesto anno aveva scagliato quei bellissimi uccellini contro Ron.
Ginny che ancora piangeva, sentiva che se Hermione avesse lasciato la presa sarebbe caduta a terra incapace di continuare a stare in piedi.
Ma poi si fermarono di botto. Scesero una piccola scalinata e arrivarono ad una piccola piazza coperta.
Hermione con decisione fece girare Ginny e<Cosa cavolo ti è passato per la testa> disse a metà tra l'arrabbiato e l'incredulo
<Hermione io.... oh cavolo sono una stupida> gridò lei nascondendo il viso tra le mani singhiozzando
<Ginny...> continuò poi Hermione
<No, devo andare da Harry> e la rossa fece per alzarsi ma l'amica la fermò
<Non ti ricordi? Harry era sconvolto e se n'è andato di corsa>
<Dov'è andato?>
<Non lo sappiamo. Non ha rivolto parola a nessuno nemmeno a Ron.>
<Ho rovinato tutto! Adesso non vorrà nemmeno più vedermi. Ma io ho bisogno di lui> disse la rossa più a se stessa che a Hermione.
<Ginny ascolta, tra pochi giorni inizierà la ricostruzione della scuola e so che Harry verrà. Ne sono certa. Troverai il tempo per parlagli e risolvere. Adesso andiamo> disse la ragazza più grande <si staranno chiedendo dove siamo finite>
E così si avviarono in silenzio.Ron rimasto in Sala Grande era rosso di rabbia. Come aveva potuto sua sorella trattare così il suo migliore amico che aveva fatto tanto per loro e che l'aveva amata tanto. Lui era andato da loro e lei aveva iniziato a urlagli addosso tutte quelle cattiverie.
Ben gli sta se Harry non le parlerà più. Così magari si rende conto che non esistono solo i suoi sentimenti.
Pensava il rosso mentre la vedeva tornare con gli occhi gonfi insieme a Hermione.
Si avvicinò a quest'ultima e le diede un timido bacio sulla guancia subito dopo le disse qualcosa all'orecchio e la sentì sorridere. Si girò soddisfatto e andò a parlare con Seamus e Dean poco lontani da lì.
La piccola dei Weasley li aveva guardati per tutto il tempo con occhi nostalgici e pieni di sensi di colpa per ciò che aveva fatto. Si mosse e si abbandonò a occhi chiusi su una panchina restando immobile per parecchio tempo.Harry dopo essere corso via fuori dalla Sala Grande si era smaterializzato a Grimmauld Place. La casa di Sirius. Quando entrò senti una stretta al cuore. Salì le scale e si lasciò cadere su un divano impolverato facendo prendere il sopravvento alle sue emozioni.
Gli tornò in mente quella sera. La più bella della sua vita.
Flashback
Era in sala comune a festeggiare la vittoria sui Serpeverde e in un secondo si era ritrovato una furia rossa addosso tutta sorridente che lo baciò davanti a tutti. Il moro aveva sentito il cuore battere all'impazzata e non gli sembrava vero. Lui non aveva mai avuto il coraggio di farlo nonostante le occasioni perché aveva paura di fallire o essere rifiutato. Dopo tutto quello che aveva passato aveva paura a mostrare i suoi sentimenti per la sua Ginny. Eppure eccolo lì a baciarla davanti a tutti, felice come non mai.
Mentre la stava baciando sentiva le urla di tutti i compagni di casata contenti per loro accompagnate da qualche battutina spiritosa. Si staccarono e si guardarono dritti negli occhi. Lui perso negli occhi di lei. Tutti e due con il fiato corto. Si sorrisero e poi si unirono ai festeggiamenti. Finalmente insieme.
Harry sorrise debolmente a quel ricordo. Poi la rabbia gli fece stringere il pugno. Cercando di trattenersi si alzò e iniziò a camminare avanti e indietro. Si passava la mano tra i capelli nervosamente. E poi, tutto in un botto esplose. Urlò. Pianse. E scagliò anche qualche incantesimo contro l'oggetto più vicino che trovava. Tirò un pugno al muro e la mano iniziò a sanguinare.
La sera non toccò cibo. Era stanco. Si addormentò e dormì tranquillo fino a mattina.
Il giorno seguente non fece nulla. Ricevette una lettera dalla professoressa McGrannitt che lo informava della ricostruzione della scuola che sarebbe avvenuta di li a un paio di giorni. Ci penso su e alla fine il ragazzo decise che non sarebbe mai potuto mancare. Rispose, mandò via il gufo dalla finestra e si ridistese sul vecchio divano. La rabbia del giorno prima sembrava passata. Non riusciva a smettere di pensare a lei. Harry credeva di amarla, ma a quanto pare lei no. E per il momento a lui stava bene così. L'unica cosa che voleva era rivedere Hogwarts splendente come al suo primo anno. E forse anche di più.
Nei due giorni seguenti radunò quante più cose possibili che sarebbero potute servire e poi si smaterializzò a Hogwarts. Ad aspettarlo c'erano Ron, Hermione e con sua grande sorpresa Ginny. Avrebbe voluto correrle incontro, abbracciarla e baciarla. Ma non poteva, Ginny glielo aveva detto chiaramente "avrei preferito tanto di più che non fossi venuto".
Quanto si sbagliava. (I maschi: sempre a pensare a cose affrettate e che non vedono ciò che è palese. Perché si vedeva lontano anni luce che lei desiderava la stessa cosa di lui. Perfino Ron se ne era accorto. Seppur con un certo disgusto nel pensare a sua sorella che bacia il suo migliore amico.)
Si vedeva nello sguardo di entrambi che stavano male. Consumati dal dolore che la guerra aveva lasciato dentro di loro e dall'orgoglio che impediva loro di tornare tra le braccia dell'altro. Questo stupido orgoglio da Grifondoro. Fu Hermione a parlare per prima.
<Ciao Harry. Come stai?> disse esitante
<Potrebbe andare meglio.> azzardò il moro <Voi come le siete passata qua?>
<Tutto bene, non è cambiato molto in questi due giorni. Abbiamo solo sistemato le sale comuni così da avere posti per dormire per tutti quelli che hanno deciso di aiutare per ristrutturare> spiegò il rosso. Harry annuì e si avviò per il castello lanciando prima una fugace occhiata a Ginny. Distolse lo sguardo con un po' di tristezza senza sapere cosa le era successo.
STAI LEGGENDO
Ti avrei scelto in ogni caso - HINNY. Completata
FanfictionCome andrà avanti la storia tra Harry e Ginny dopo la battaglia di Hogwarts? #1-hinny (27/07/2020) #1-ginny (03/04/2021)