55-The End

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Era arrivato un altro primo settembre e Albus Severus Potter sarebbe finalmente andato a Hogwarts come suo fratello James.
La piccola Lily Luna era disperata. Non voleva separarsi così tanto dai suoi fratelloni, erano la cosa più importante per lei. Era stata fiera per i due maggiori vederla piangere, in fondo era la loro sorellina e le volevano bene. Solo dopo la promessa di scriverle ogni due giorni e un paio di abbracci che riuscirono a calmarla un po'. 
Per Harry era sempre difficile vedere uno dei suoi figli partire per iniziare la sua vita, era sempre stato molto attaccato alla famiglia che si era creato visto che non l'aveva mai avuta. E sapere che di lì a qualche ora anche il suo secondogenito avrebbe preso il treno per Hogwarts gli creava un certo peso sul cuore. Ma vederli così felici era una gioia per lui, i suoi piccolini che crescono nella felicità come avrebbe sempre voluto gli ha fatto dimenticare un po' il rancore verso i Dursley e tutto quello che gli hanno fatto passare.
<JAMES POTTER> la mattina cominciava sempre così ci erano abituati tutti.
Nessuna risposta.
<Lily tesoro ti va di svegliare tuo fratello e dirgli da parte mia che se non scende in 10 minuti lo vado a prendere per le orecchie?> la figlia ridacchiò e corse su per le scale.
<Jamie... Jamie> chiamò scuotendolo ma lui non si mosse.
<Jamie la mamma è arrabbiata> a queste parole scattò su in piedi.
<La m-mamma è ar-arrabbiata?> era spaventato, come ogni volta che si parlava di Ginny arrabbiata.
<Se non ti muovi ti viene a prendere per le orecchie> la piccola ridacchiò e corse via dalla stanza dove James stava già cominciando a vestirsi.
La piccola andò nella stanza accanto, quella di Al. Era molto diversa da quella di James. Molto più ordinata e con molti più libri. Il piccolo Harry era seduto sul letto e si guardava le mani che si contorcevano tra loro. Sentendo la porta aprirsi alzò lo sguardo e sorrise alla sua sorellina.
<Hey Lils> sbatté delicatamente una mano vicino a lui e lei si sedette.
<Hey Al. Allora, pronto a partire?>
Lui annuì.
<È se finisco nei Serpeverde Lils? James dice che non mi vorrebbe più bene, e tu?>
<Io ti vorrei bene lo stesso Al. Papà ha detto che anche lui stava per finire a Serpeverde, quindi ti vorremmo tutti bene>
<Ma James...>
<È uno stupido. È tuo fratello, anche se non te lo dice ti vuole bene> questo lo rassicurò un po' ma non del tutto perché per lui l'approvazione di suo fratello era importante ma era un segreto che non aveva mai rivelato a nessuno. Nemmeno a suo padre.
<JAMES! Se non la smetti non ti porto a King's Cross!>
<N-no mam-ma scusa>
Furono le voci che arrivarono dal piano di sotto. I due fratelli risero e andarono in cucina per mangiare.

Quando arrivarono alla stazione James fu il primo ad attraversare la barriera ansioso di rivedere i suoi amici. Albus guardò nervoso suo padre che lo circondò con un braccio sulle spalle e gli disse.
<Insieme> guardandolo dritto negli occhi uguali ai suoi. Preso un bel respiro cominciarono a correre contro il muro. Ma laddove qualcuno si sarebbe schinatato loro ci passarono in mezzo trovandosi davanti all'Hogwarts Express. Subito dietro di loro comparirono Ginny e Lily che scappò via non appena vide in lontananza Rose e Hugo Weasley, i suoi cugini preferiti. Ginny fu subito dietro di lei, Harry fece per seguirla ma si rese conto che Al si era fermato e tornò indietro inginocchiandosi davanti a lui così da essere poco più in basso di lui.
<Al? Qualcosa non va?> chiese con un sorriso rassicurante.
<Papà e.. e se mi mettono in Serpeverde?> ecco lo aveva detto. Questo era ciò che lo preoccupava con dal giorno della sua lettera. Solo Lils sapeva e James probabilmente lo sospettava. 
<Albus Severus Potter, tu porti i nomi di due presidi di Hogwarts uno dei quali era un Serpeverde, ma era l'uomo più coraggioso che abbia mai conosciuto> spiegò gentilmente a suo figlio comprendendo la sua ansia.
<Ma se mi ci mettono?>
<Allora vorrà dire che la casa di Serpeverde avrà conquistato un ottimo piccolo studente> gli scompigliò i capelli. Il bambino più sicuro di sé prese il suo baule e lo caricò sul treno con il sorriso stampato in faccia. Se fosse capitato a Serpeverde sarebbe stato felice anche se suo fratello gli avesse detto che era sbagliato. Se suo padre era fiero di lui sarebbe potuto capitare in qualsiasi casata. Voleva solo dimostrare a James che Grifondoro non era tutto in con dei conti.
Il treno fischiò e dopo i saluti si accomodò dentro uno scompartimento vuoto per leggere un libro.
Harry intanto sulla banchina vide il treno partire e alzò la mano in segno di saluto mentre  Ginny al suo fianco giocherellava con il braccialetto che Harry le aveva regalato per i suoi 17 anni a cui aveva aggiunto le iniziali dei suoi tre figli oltre a quella di Teddy e del marito.
Il treno voltò e scomparve alla vista ma Harry aveva ancora la mano alzata.
<Starà bene> gli disse Ginny avvicinandosi a lui.
<Lo so> lo sguardo sempre rivolto dove il treno era appena sparito, distrattamente abbassò la mano ancora alta per sfiorare la cicatrice a forma di saetta.
Non gli faceva male da 19 anni. Andava tutto bene.

                                   The end.

Spazio autore
Grazie❤️
Grazie davvero a tutti di cuore per aver letto e commentato la mia storia che purtroppo finisce qui. Spero che vi sia piaciuta leggerla come a me è piaciuta scriverla.
Ora ho una proposta per voi: vi lascio decidere quale storia volete che scriva tra due idee che mi ronzano in testa da un po'.

-Golden trio + Ginny indietro al tempo dei malandrini
-Il nostro caro Harry che ha due fratelli maggiori

A voi la scelta😁
Ci vediamo presto. Alla prossima storia❤️

Ti avrei scelto in ogni caso - HINNY. CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora