51-Sto sognando?

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I festeggiamenti si era prolungati fino a notte inoltrata e quando anche l'ultimo invitato si smaterializzò con un bel CRAC nel giardino della Tana regnava un gran silenzio. Teddy era crollato tra le braccia di Harry verso le 23 e da lì non si era più svegliato, ora riposava su una poltrona del salotto.
I due sposi erano seduti sui gradini del giardino a guardare le stelle, lei con la testa sulla spalla del ragazzo.
<Sto sognando?> ruppe il silenzio la rossa. Lui ridacchiò.
<No, non stai sognando> le prese la mano <Ti devo far vedere la sorpresa, vieni con me>
<Ma Harry sono le 4 di mattina! Non puoi farmela vedere domani?>
<No andiamo adesso> e la tirò su di peso smaterializzandosi.
Apparvero dopo neanche un secondo in una piazza familiare. Ginny però non riusciva a ricordare dove l'avesse già vista. Camminarono per un po' finché non notò una casa completamente in rovina e allora si rese conto di essere a Godric's Hollow.
<Amore che ci facciamo qui?> chiese in un sussurro.
<Guarda> e la tirò fermandosi davanti al cancello di una piccola villetta poco distante dalle rovine di casa Potter.
Lui infilò la mano nella tasca dei jeans e fece penzolare davanti alla faccia un piccolo mazzetto di chiavi.
<Harry non..> lui annuì. 
<Benvenuta a casa nostra!> sorrise a trentadue denti lui venendo subito dopo dalla sua furia rossa.
<Oh Merlino! Sto letteralmente sognando> e il prescelto rise all'entusiasmo di sua moglie.
Entrarono e lei rimase a bocca aperta: era una casa stupenda. Harry aveva davvero gusto per l'arredamento. C'erano un sacco di foto di loro due, con gli amici e con la famiglia Weasley anche se la ragazza ne notò un paio di Lily, i Malandrini e il piccolo Harry che il moro aveva sicuramente preso dalla sua vecchia casa. Al piano di sopra c'erano 5 camere e due bagni. La stanza alla fine del corridoio era la loro matrimoniale e quella accanto era del piccolo Teddy.
<Harry perché ci sono 3 camere vuote?> domando la ragazza.
<Nel caso decidessimo di far nascere qualche piccolo Potter saremo pronti> e lei arrossì violentemente al pensiero. Però rimase comunque dolcemente sorpresa del fatto che anche Harry avesse pensato a dei figli con lei.
<Hai sonno?> chiese dolce lui. Lei annuì forte sbadigliando e si diressero nella loro stanza. Si appoggiarono nel letto e si addormentarono prima di toccare il cuscino. Uno tra le braccia dell'altro.
La mattina seguente vennero svegliati dall'arrivo di un Patronus, quello di Kingsley.
<Potter in ufficio adesso. Mangiamorte nel ministero> lui si alzò di scatto dal letto e si andò a cambiare. Ginny nel frattempo era preoccupata, sapeva che i mangiamorte erano al ministero per un motivo: Harry, e lo volevano morto. Era assurdo come dopo così tanti anni dalla fine della guerra ci fossero ancora un sacco di mangiamorte a piede libero.
Prima che il suo neo-marito potesse uscire lo baciò sulle labbra e gli disse spaventata.
<Stai attento, ti prego> e dopo aver annuito si smaterializzò.
Arrivato all'entrata del Ministero era il delirio. Riuscì ad individuare Ron.
<Ehi amico anche tu chiamata di emergenza?> chiese al rosso.
<Oh ciao Harry. Si purtroppo anche io, Hermione era preoccupatissima>
<Non dirlo a me. Ginny era sull'orlo delle lacrime. Penso che passeranno la giornata insieme per non stare da sole>
Ron annuì e con il suo migliore amico si addentrarono nel Ministero alla ricerca di Kingsley.
Lo individuarono vicino alla statua dell'atrium che combatteva con due mangiamorte, prima di intervenire riuscirono a sentire un pezzo di conversazione.
<Ministro noi non siamo qui per uccidere tutti, ne vogliamo solo uno e lei lo sa>
<E non ho nessuna intenzione di darvi uno dei miei migliori Auror>
I due giovani uomini uscirono allo scoperto schierandosi ai lati del Ministro.
<Salve! Qualcuno mi cercava?> chiese con sarcasmo il moro.
<Quale onore Potter. Pronto per la tomba> e scagliò un incantesimo che venne prontamente deviato.
Gli Auror erano superiori e quasi tutti i mangaimorte furono schiantati e portati istantaneamente ad Azkaban. Tutti gli impiegati erano salvi ed erano morti solo tre dei buoni.
<Ottimo lavoro a tutti ragazzi. Per il resto della giornata di oggi siete liberi, andate a casa> annunciò l'uomo di colore e si ritirò in ufficio.
I camini dell'atrium presero a funzionare e con calma tutti i maghi rimasti se ne tornarono a casa. I due ragazzi erano conciati piuttosto male e trovarono a malapena la forza di annunciare la destinazione prima di apparire alla Tana, sicuri che le loro mogli fossero lì.
Appena usciti dal camino caddero rovinosamente a terra provocando talmente tanto rumore da rendere inutile annunciare il loro arrivo. Le due giovani e la signora Weasley si precipitarono in salotto per soccorrere Harry e Ron, entrambi sanguinati per colpa di un "Diffindo" preso in pieno. Il rosso perdeva sangue da un braccio e il moro dal fianco su cui teneva una mano per evitare di perderne troppo e rischiare di svenire. Li fecero stendere sui divani e puliti i vestiti si occuparono delle ferite. Dopo il dolore iniziale la stanchezza si fece sentire e si addormentarono tranquilli. Le ragazze non li lasciarono un attimo e Ginny mormorò un piccolo <Dormi mio piccolo Potter> prima di baciarlo e sistemare Teddy al suo fianco.

Ti avrei scelto in ogni caso - HINNY. CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora