50-Matrimonio

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Da quel giorno erano passati due anni e un Harry appena 21enne era in camera sua alla Tana che si preparava per sposare la donna della sua vita: Ginny Weasley. Mancavano solo loro due. Draco e Astoria si erano quasi subito perché non volevano disturbare i signori Weasley e sono andati a vivere per conto loro.
Hermione e Ron si erano sposati l'anno prima ma vivevano ancora alla Tana.
E quel giorno 20 agosto 2001 Harry Potter avrebbe sposato la bella rossa Ginny Weasley.
Non era mai stato così nervoso. Aveva sconfitto Voldemort, era sopravvissuto agli scleri della sua ragazza e la sua migliore amica, aveva sopportato i capricci di Teddy che ormai era un ometto di 3 anni e ogni giorno rischiava di morire per via del lavoro da Auror.
<Amico sei pronto?> chiese Ron entrando.
<Forse. E se ci ripensa?>
<Te sei matto! Mia sorella? Che rinuncia a Harry Potter? Stai decisamente impazzendo>
<Ron non scherzare>
<Harry, andrà bene. Anche io ero nervoso l'anno scorso ma quando sei lì ti dimentichi anche come ti chiami> gli appoggiò una mano sulla spalla e strinse un po' la presa. <Non vorrei finire come te che per calmarmi mi hai tirato un ceffone in piena faccia, ma se serve lo faccio giuro> e risero di gusto al ricordo.
<Teddy?>
<Hawy!!> urlò lui entrando dalla porta con un vestito uguale a quello del padrino.
<Ma guardati! Quanto sei bello> e gli scompigliò i capelli affettuosamente.
Nel frattempo due stanze più sotto una certa rossa era sull'orlo di una crisi isterica.
<HERMIONE!>
<Ginny calmati. Che c'è?>
<E se ci ripensa?>
<Anche te con questa storia?!> Ron era appena sbucato dalla porta per vedere come se la spassavano le ragazze. E per lasciare un momento a Harry con il suo figlioccio.
<Cosa vuoi dire fratellone?>
<Che Harry si sta facendo i tuoi stessi complessi mentali! Siete due scemi a pensare che uno dei due ci ripensi!> sbottò lui.
<Devvero Harry lo ha pensato?> una strana luce brillava negli occhi di Ginny.
<Certo sorellina. Gli ho quasi tirato un ceffone per farlo stare buono. Adesso c'è Teddy con lui, sai che effetto ha su di lui> lei annuì contenta.
<Grazie Ron> e lo abbracciò.
<Hermione?>
<È di la in bagno a preparare la roba per il trucco>
<Sarai meravigliosa. Vado a vedere se si è calmato> e sparì su per le scale.
Lei con calma si infilò il vestito che aveva preso qualche mese prima con Hermione e sua madre e si sedette sul letto.
Sarebbe diventata la signora Potter da lì a poche ore ed era la donna più felice del mondo.
Hermione la truccò, non troppo e i capelli li volle lasciare sciolti come sempre. Era stupenda. Non si era mai sentita così bella come quel giorno.
<Harry sviene appena di vede Gin> disse la riccia guardando la sua amica dalla testa ai piedi.
<Dici?> non era ancora convinta. La più grande non disse niente, la mise solo davanti allo specchio. Per poco la rossa non si mise a piangere. 
<S-sono io qu-quella?> sussurrò.
<Non azzardare a metterti a piangere ora eh. Sei bellissima tesoro> le disse sinceramente.
<Hermione ho paura>
<Lo so. Anche ce l'avevo l'anno scorso ma quando sei lì... non so come spiegartelo. È meraviglioso>
La rossa annuì e aspetto che sua madre la venisse a chiamare per la cerimonia. Non sarebbe uscita o avrebbe rischiato di incrociare Harry e lei voleva che il vestito e tutto fosse una sorpresa. Voleva vedere la sua faccia appena sarebbe entrata nel tendone.

Erano pochi minuti che Harry si era posizionato davanti all'altare ad aspettare la sua bella e non riusciva a stare fermo. L'unico che lo faceva restare con la mente lucida era il piccolo Lupin attaccato alla sua mano. Il bimbo non voleva stare lontano da Harry e quindi avevano deciso che durante il matrimonio sarebbe stato vicino a Ron e Draco che facevano i testimoni. Per Ginny invece sarebbero state Hermione e Luna.
Poi a un tratto si sentì la marcia nuziale e Harry girò la testa di scatto verso l'entrata. Tutti si alzarono in piedi eccitati e la signora Weasley era già in lacrime.
Appena la ragazza entrò al giovane manco il fiato. Era perfetta. Sorrideva radiosa tenendo a braccetto suo padre che con gli occhi lucidi la accompagnava lentamente verso l'uomo della sua vita. I loro sguardi si incatenarono e fino a che lei non arrivò davanti a lui non si staccarono mai. Arthur baciò la mano della sua bambina e poi la unì a quella di Harry che non riusciva a smettere di sorridere.
<Sei bellissima> le sussurrò prima che il prete cominciò a parlare.
<Siamo qui riuniti oggi per celebrare il matrimonio tra il giovane Harry James Potter e  Ginevra Molly Weasley> 
Continuò a parlare per secoli senza che i due davanti a lui realmente lo ascoltassero. Era un sogno che diventava realtà.
<Bene, adesso vuoi tu Harry James Potter prendere la qui presente Ginevra Molly Weasley come tua legittima sposa per amarla e onorarla in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi?>
E mentre lui le infilava l'anello diceva
<Lo voglio> con la voce rotta dall'emozione.
<E vuoi tu Ginevra Molly Weasley prendere il qui presente Harry James Potter come tuo legittimo sposo per amarlo e onorarlo in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi?>
E anche lei infilando l'anello disse <Lo voglio> con la mano che tremava appena.
<Bene con il potere conferitomi vi dichiaro con gran gioia marito e moglie. Puoi baciare la sposa>
Il ragazzo non se lo fece ripetere due volte le prese il viso tra le mani e fece scontrare le loro labbra in un lungo bacio. Il primo da sposati. Tutto il tendone esplose in applausi e dalle bacchette di ogni Weasley uscirono dei coriandoli. I due giovani avevano un sorriso immenso e ben presto vennero sommersi dagli amici e dai parenti. Ginny era tra le grinfie della signora Weasley mentre Harry veniva soffocato da Hermione e Ron.
<Amico! Finalmente siamo davvero fratelli> Harry aveva gli occhi lucidi. Non si sarebbe mai aspettato una frase così da Ron, ma sentirselo dire era stato bellissimo.
<Harry sono così felice per voi!> esclamò Hermione saltandogli al collo. Poi sentì qualcuno tirargli i pantaloni e abbassando lo sguardo notò un piccolo cespuglietto azzurro che provava a farsi notare in tutta quella confusione.
<Hey ometto! Vieni qui> e lo prese in braccio.
<Zio Hawy cosa sono quetti?> e indicò i coriandoli a terra.
<Sono dei coriandoli, si lanciano quando si fa festa> spiegò il moro.
<Fetta? Pecchè?>
<Perché oggi Ginny è diventata la zia Ginny> il bimbetto a quella frase si illuminò e battè le mani contento.
<Li lanci di nuovo?>
Harry tirò fuori la bacchetta e puntandola sopra le loro teste fece esplodere i coriandoli che piano piano scesero sopra di loro facendo ridere il metaformomago.
Ginny in quel momento si avvicinò per salutare Teddy.
<Zia Ginny!> e si buttò tra le sue braccia.
<Ciao piccolo amore. Ti stai divertendo?>
<Si. Lo zio Hawy ha lanciato i co-coiandoli> lei non poté fare a meno di sorridere.
<Perché non vai a giocare con Victoire?>
<Siiii Vichi!> e scappò via verso la bimba mano nella mano con Bill.
La rossa così poté farsi abbracciare da suo marito e lasciarsi cullare dal battito del suo cuore.
<Ci credi?> chiese.
<Faccio ancora fatica ma è tutto così... wow> rispose lui.
<Già. Harry?>
<Mhm>
<Ti amo>
<Anche io ti amo amore. E lo farò sempre> abbassò la testa e la baciò delicatamente. <Dopo la festa ti porto in un posto ma è una sorpresa> lei annuì e con gli altri si diressero al tavolo per mangiare. Sarebbe stata una lunga giornata.

Ti avrei scelto in ogni caso - HINNY. CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora