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Tutta la scuola fremeva. Ma non per la fine degli esami bensì per la finale di Quidditch.
Erano tutti così concentrati sullo scontro che anche i Serpeverde si erano scordati dei loro soliti sabotaggi nei confronti degli avversari. Quella mattina la Sala Grande era una macchia colorata e rumorosa ma nessuno provò a far tacere gli studenti: sarebbe stato inutile. 
Harry era vistosamente nervoso ma non per la partita. Continuava a toccarsi convulsamente la tasca interna della divisa da Quidditch rossa e oro con un grande 7 stampato sulla schiena e la scritta Potter che lo sovrastava.
<Harty smettila di toccare la tasca andrà bene>
<Sei sicura Hermione? E se va male?>
Lei lo guardò con sguardo dolce e deciso.
<Non succederà> vennero raggiunti dai due Weasley, anche loro vestiti e nervosi, e si avviarono in Sala Grande per provare a mangiare qualcosa.  Harry era quello che chiudeva il gruppo.
Prima che potesse mettere piede nella grande Sala per poter buttare giù qualcosa nella speranza di reprimere il nervosismo, sentì qualcuno chiamarlo e sapeva esattamente chi fosse.
<Sfregiato! Sei pronto?> Draco Malfoy in tutta la sua classica eleganza nella sua divisa verde-argento con Astoria Greengrass si stava avvicinando ridendo. La ragazza bionda al suo fianco se la rideva con gli occhi al cielo scuotendo la testa leggermente.
<Oh furetto! Io sono sempre pronto. Tu che mi dici, preparato a perdere il Boccino?> rise indietro il moro.
<Ah non ne sarei cosi sicuro Potty>
<Te e il tuo biondo ossigenato non concluderete niente, sappilo> Entrambi avevano le lacrime agli occhi per le risate. Astoria si stacco dal suo ragazzo e andò verso una sua amica lasciando gli "uomini" a parlare da soli.
<Parlando seriamente Harry, sei pronto? È una gran cosa quella che vai a fare>
<Non lo so. E se non va? Ho parlato anche con Hermione ma non sono più così tanto sicuro>
<Merlino! Il mondo sta per finire Harry Potter si tira indietro!>
<Draco sono serio...>
<Ascoltami bene Potter, quante volte la Granger ha sbagliato in 8 anni che la conosci? Mai. Quindi tira fuori le palle e vinci quella cazzo di finale per lei> Malfoy aveva fatto centro. 
<Hai ragione sono un deficiente>
<Ahh! Vedo che finalmente ci sei arrivato. In 6 anni ho provato a dirtelo.. a saperlo ti avrei fatto questo discorso al primo anno> e si beccò un bel colpo assestato dietro la nuca.
<Sei un vero coglione Malfoy> rise il prescelto.
<Dai andiamo Harry-ho-paura-della-mia-ragazza-Potter> altro colpo alla nuca.
<Te non l'hai mai vista incazzata> rabbrividì lui. Poi entrambi scoppiarono in una fragorosa risata proprio mentre erano entrati. Tutti si voltarono per veder chi fosse e notando i due capitani un boato fece tremare i tavoli e i muri. 
Dopo il trambusto iniziale la colazione passò e tutti erano diretti al campo da gioco. Il tic convulsivo della tasca era ricominciato e anche volendolo, non sarebbe riuscito a farlo smettere.
Entrato nello spogliatoio tutto scomparve. In quel momento esisteva solo la partita e il discorso da capitano di rito prima del match.
L'unico suono nella stanza era il chiacchiericcio che proveniva dalle tribune.
<Bene ragazzi ci siamo. La finale è nostra ne sono sicuro. Non ho mai visto una squadra migliore di questa. Sono molto orgoglioso di voi e di quello che abbiamo combinato quest'anno. Taylor il posto da capitano è tuo l'anno prossimo fai il bravo e prenditi in squadra Ricky, il ragazzino del 3 che aveva provato per il portiere che è un fenomeno. Adesso voglio che prendiate su le scope e facciate vedere a tutta la scuola che noi siamo i migliori> tutti fecero un cenno di assenso e si misero in ascolto per sentire il momento in sarebbero dovuti uscire.
<RAGAZZI E ORA ACCOGLIAMO LA SQUADRA DI GRIFONDORO! UN BELL'APPLAUSO GENTE> Harry salì sulla sua Firebolt e avvertì una scarica elettrica partire dalla spina dorsale e arrivare ovunque. E salì in volo. La partita era cominciata.
<LA WEASLEY SI FIONDA SULLA PLUFFA E LA PASSA A DAVIES CHE RIESCE A EVITARE UN BOLIDE, TORNA A WEASLEY CHE TIRA.... GRIFONDORO SEGNA! 10-0 GENTE> Ginny era incredibile. E così tutta la squadra.
<ANTHONY SI AVVICINA ALLA PORTA DEI GRIFONI CARICA IL TIRO.... DAI RON!>
Il rosso era pronto. Non avrebbe fatto più lo sbaglio di farsi sopraffare dalle emozioni come due anni prima. Oggi non avrebbe sbagliato. Si lanciò incontro alla palla rossa e la afferrò con la punta delle dita. Aveva parato.
<GRANDE WEASLEY! PARATA DA MAESTRO>
La partita infuriava parecchi metri sotto i due cercatori ma del Boccino nemmeno l'ombra.
<Harry lo hai visto?>
<Non ancora. Vorrei proprio sapere dove si è cacciato> poi il luccichio. Era lì pochi metri più a destra di Malfoy.
<Ti sei incantato Potter?>
<Malfoy è a circa due metri alla tua destra.
<È arrivato il momento. Parti, ti verrò dietro> e così Harry partì alla volta della vittoria.
<ASPETTATE UN SECONDO! HARRY POTTER HA VISTO IL BOCCINO E LA FINE DELLA PARTITA SO AVVICINA> tutti tenevano il fiato sospeso. Tutti i Grifondoro incitavano il loro capitano e i Serpeverde facevano lo stesso. Malfoy andava più lento, era evidente e Harry era molto vicino alla pallina dorata. La doveva prendere per lei.
Chiuse le dita e sentì freddo al tatto. Avevano vinto. Ce l'aveva fatta.
<HARRY JAMES POTTER HA PRESO IL BOCCINO! GRIFONDORO HA VINTO LA COPPA DI QUDDITCH!> Hart urlava a squarciagola e lo stadio era esploso. Tutta la scuola si riversò in campo a sommergere la squadra vincente per esultare. Hermione si lanciò sul suo migliore amico.
<Tocca a te> e gli sorrise. Quando si allontanò per andare da Ron, vide Ginny corrergli incontro gli saltò al collo e lo baciò poi a fior di labbra gli disse <Sei stato bravo. Ce l'hai fatta>
Doveva farlo subito. O avrebbe perso l'occasione. Prese un respiro profondo e dopo un "Sonorus" fece rimbombare ovunque la sua voce.
<Ragazzi ho bisogno di fare una cosa e mi serve silenzio> tutti ammutolirono all'istante e si guardavano come a cercare di capire cosa stesse succedendo. Ginny era molto confusa e guardava il ragazzo davanti a lui con sguardo curioso.
Harry si avvicinò a lei e le prese le mani con il cuore che minacciava di uscire dal petto. Tutti li guardavano.
<Ginny ho un paio di cose che devo dirti. C'è stato un periodo della mia vita in cui tu non esistevi nella mia vita perché ero troppo stupido per accorgermi di te. Quando mi sono svegliato dal mondo dei sogni qualcuno ti aveva già portato via da me e me lo sono meritato. Perché tu avevi sperato per anni di poter stare con me e io puntualmente ti ignoravo. Anche se devo ammettere che eri carina quando non riuscivi a parlare in mia presenza> lei arrossì e qualcuno ridacchiò. <Ti devo ringraziare perché non hai abbandonato i tuoi sentimenti e che hai sperato fino alla fine, altrimenti non sarei qui a dirti tutto questo. Mi ha fatto stare malissimo averti dovuta lasciare dopo il funerale di Silente ma capiscimi, l'ho fatto per te. Non avrei sopportato saperti rinchiusa da qualche parte torturata per sapere qualcosa su di me. Io l'ho fatto perché ti amo. E questo amore è anche merito di Malfoy che già al secondo anno aveva predetto tutto ricordi? Eravamo al Ghirigoro>
<Anche nella storia del deficiente avevo azzeccato> altre risa e il prescelto annuì con il sorriso.
<Io l'ho fatto perché eri l'unica persona che speravo di rivedere al mio ritorno. Eri l'unica che mi aveva dato la forza di non mollare ed eri l'unica che mi ha dato il coraggio di andare in quella foresta per morire per tutti voi. Perché si, sei stato l'ultimo mio pensiero prima di vedere la luce verde venirmi incontro. Non ti dirò mai abbastanza volte quello che provo per te, mi sentirei sempre in difetto e te lo dimostrerò ogni giorno della mia vita fosse l'ultima delle cose che faccio.
Tutto ciò dopo una partita di Quidditch è un po' assurdo ma avevo in mente di farti una piccola domanda. So che è troppo presto ma come tu hai fatto con me, io ti aspetterò anche 50 anni se serve per te quindi...> mise la mano in tasca e tirò fuori un piccolo cofanetto rosso e mentre si inginocchiava chiese <Vuoi rendermi l'uomo più felice del mondo diventando mia moglie?> lei era una fontana e non riusciva a respirare dalla felicità. Riuscì solo ad annuire e saltargli addosso scoppiando a piangere. Tutto intorno a loro era delirio ma i due ancora abbracciati non sembravano essersene accorti.
<Ti amo Harry>
<Anche io mio piccolo amore>
Le prese la mano, infilò l'anello e la baciò con il cuore più leggero.

Ti avrei scelto in ogni caso - HINNY. CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora