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<Meglio sorvolare l'arrivo a scuola o rischierei di rimanere strangolato dalle donne qui presenti Hermione Granger e Minerva McGrannit> esordì il prescelto scatenando l'ilarità di tutti e facendo alzare gli occhi al cielo alle due donne prese in questione.
<Comunque l'anno inizia in modo tranquillo finché mentre ero alla punizione più assurda della mia vita sentì una voce che diceva di voler uccidere. Il problema? La sentivo solo io. Una sera trovammo la gatta di Gazza pietrificata vicino al bagno delle ragazze al 3 piano con la scritta sul muro che diceva "La camera dei segreti è stata aperta nemici dell'erede temete". Tutti erano spaventati e nel giro di poche settimane tutta la scuola era convinta che io fossi l'erede di Serpeverde solo perché sapevo parlare il serpentese. Io non credevo possibile di poter parlare una lingua che non conosco ma era così e nelle prossime volte saprete anche perché. Comunque gli attacchi continuarono ed eravamo sempre più in pericolo così io Ron ed Hermione ci nascondemmo nel bagno di Mirtilla Malcontenta a fare la pozione polisucco per interrogare Malfoy di cui sospettavamo> il biondo non si mosse anzi si rivolse ad Harry con un sorriso. Anche lui avrebbe sospettato di sé stesso se fosse stato al suo posto. La preside invece era incredula. Quei tre erano davvero brillanti, al secondo anno avevano fatto una pozione polisucco coi fiocchi per il bene della scuola. Non poté che essere orgogliosa dei suoi ragazzi. <Malfoy non c'entrava nulla. L'unica colpa che aveva era di essere un vero idiota, scusa Draco ma è la verità>
<Me lo merito in fondo no?> disse ridendo il biondo.
<Adesso arriva il momento in cui anche io vengo attaccata dal mostro> si alzò in piedi Hermione fiera. <Avevo capito tutto. E ovviamente corsi dritta in biblioteca ma prima di poter tornare ad avvisare i miei amici restai pietrificata anche io. Fortunatamente avevo pensato a quella opzione e strappai la pagina che parlava del mostro sperando che questi due zucconi se ne accorgessero. Quando di ritorno dall'infermeria si imbatterono in una nuova scritta sul muro "il suo corpo giacerà nella camera per sempre" alludendo a Ginny> la rossa per tutta risposta sbiancò palesemente tesa. Harry le strinse la mano. Capiva cosa stava provando, non era stata molto simpatico quel viaggetto nella Camera in compagnia di Tom Riddle. Poi prese la parola al posto di Hermione.
<Io ero finita la sotto perché quel simpaticone di Tom Riddle, meglio conosciuto come Voldemort, mi aveva posseduta attraverso un diario maledetto. Infatti in quel diario io avevo scritto tutte le mie paure e insicurezze, gli avevo aperto il mio cuore e questo avesse fatto si che lui potesse insinuarsi dentro di me controllandomi. Sono stata io ad aprire la camera ma non mi ricordavo di averlo fatto. Harry e Ron fortunatamente sono scesi nella camera per salvarmi e il qui presente Potter uccise un bel Basilisco con la spada di Godric Grifondoro e distrusse il diario. Così facendo distrusse anche il ricordo di Tom conservato all'interno di esso. Se non lo avesse fatto, Voldemort avrebbe preso la mia anima per riappropriarsi del suo corpo. Quella fu la seconda volta che impedimmo il suo ritorno> silenzio. Nessuno parlava. Poi una ragazza chiese impacciata parlò.
<Avete fatto la pozione polisucco al secondo anno?>
<Beh.. Hermione l'ha fatta. Io ed Harry la stavamo a guardare> tutti fissavano Hermione un po' in imbarazzo e un po' compiaciuta.
<Come hai fatto ad avere il diario di Tu-Sai-Chi?> chiese un Corvonero perplesso. Stavolta fu Malfoy a prendere la parola.
<E stato mio padre> l'ultima parola la pronunciò con disgusto. <Sempre che possa ancora chiamarlo così. Lui voleva fare uno "scherzetto" innocente ai Weasley facendo morire la loro unica figlia. Se ci penso mi viene il vomito. Quel sudicio, schifoso mangiamorte> teneva i pugni serrati, le nocche bianche e le unghie nella carne.
<Ora però lui sta dove si merita di stare e la tua famiglia siamo noi, vero ragazzi?> a parlare era stato Harry. Era incredibile come lui potesse vedere qualcosa di buono in tutti. Questo lo aveva preso da Lily.
<Grazie> disse piano Draco guardando per terra.
<Bene! Potter c'è ancora tempo vuoi andare avanti con il 3 anno?> Il moro rimase spiazzato da quella domanda. Non pensava che il secondo occupasse così poco tempo. Non era sicuro di voler parlare di Sirius. Almeno non senza essersi preparato psicologicamente.
<Non devi farlo per forza Harry> Ron gli aveva messo una mano sulla spalla.
<No, io devo farlo per lui e per me. Non ce la faccio più a reprimere tutto> le speranze del rosso di far ragionare l'amico erano volate via in un secondo. Si sarebbe fatto del male da solo così. Ma era inutile, non lo avrebbero convinto. Sconsolato sospirò e si sedette per ascoltare il racconto che ormai sapeva a memoria.
<Non c'è molto da dire a parte il fatto che alla fine di quell'anno ho scoperto la verità sulla morte dei miei. Avete presente Sirius Black? Lui non era colpevole, all'ultimo momento i miei genitori scelsero Peter Minus come custode segreto facendo credere a tutti che fosse Sirius così da non potersi farsi trovare. Ma quel sudicio topo di fogna era una traditore e ha rivelato la posizione della casa al suo signore. Sirius lo andò a cercare e quando lo trovò, Peter fece in modo di incastrarlo: fece esplodere tutta la strada e dopo essersi tagliato un dito si trasformò in un topo e visse per dodici anni a casa di Ron> questo fece una faccia disgustata. <Come dicevo grazie a Remus Lupin e Sirius scoprii la verità e per una buona ora ero stato il 13enne con meno problemi del mondo perché Sirius essendo mio padrino mi ha chiesto di andare a vivere con lui. E sarebbe anche stato possibile se per colpa della luna piena e della trasformazione di Remus, Peter riuscì a sfuggirci e da quel momento Sirius è dovuto rimanere confinato nella sua vecchia casa e io sono dovuto tornare dai miei odiosi zii> concluse con l'amaro in bocca. Harry non ha mai odiato nessuno al pari di Peter. Nemmeno Voldemort perché lui era nato cattivo. Peter era un Malandrino e ha lasciato che il loro gruppo venne distrutto solo perché aveva avuto paura. Gli altri tre amici non lo avrebbero lasciato solo, se lui avesse chiesto aiuto non lo avrebbero giudicato. Lo avrebbero accolto a braccia aperte. E invece ora sono tutti morti. Non si accorse nemmeno di star tremando dalla rabbia. Ma il pianto di Teddy lo riportò alla realtà.

Ti avrei scelto in ogni caso - HINNY. CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora