12-Il piccolo Teddy Lupin

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Harry si svegliò di scatto per gli incubi che lo continuavano a torturare con i visi delle persone che sono morte sotto ai suoi occhi: sua madre, suo padre, Cedric, Sirius, Moody, Silente, Piton, Dora e Remus.
Aspetta.. Teddy. Con tutte le cose che rank successe si era scordato del piccolino dalla testa azzurra. Non lo avrebbe lasciato solo come era stato per lui ma lo avrebbe amato come suo figlio e lo avrebbe fatto come fosse l'ultima cosa che faceva, per Remus. Così mentre si rimetteva a dormire decise che sarebbe andato a trovare Andromeda, la madre di Tonks.

Si alzò presto e dopo aver avvisato la signora Weasley si smaterializzò davanti alla casa. Quando la porta si aprì si trovò davanti Andromeda. Ma si vedeva che era molto triste e infatti quando lo riconobbe, abbracciò forte Harry e lasciò che le lacrime scendessero sulle sue guance.
La donna lo fece entrare e lo lasciò un attimo in salotto andando a prendere il fagottino azzurro. Quando lo prese in braccio Harry capì del perché i suoi erano morti per lui. Anche se non era suo figlio, il ragazzo provava un amore sconfinato e non avrebbe mai voluto che qualcuno potesse ferirlo. Una lacrima di commozione scese indisturbata.
<Trattamelo bene, è l'ultima cosa che mi resta di lei> lo pregò Andromeda anche lei commossa.
<Sempre. Sarà la mia ragione di vita> la rassicurò e le sorrise debolmente. <Quando vuole vederlo può venire in ogni momento>
<Come farai con lui quando sarai a Hogwarts, Harry?>
<Credo che lo lascerò in Infermeria e anche a te Andromeda>
<Tutte le volte che vuoi> poi andò a prendere le ultime cose del piccolo.
E dopo un paio d'ore Harry tornò alla Tana con qualcuno in più.
<Ehi piccolino> sorrise a Teddy <questa da oggi sarà la tua famiglia capito? Non sarai solo, ci sono io con te. Ti amiamo tanto Teddy ricordatelo sempre, anche mamma e papà> si asciugò veloce una lacrima ed entrò.
Fu letteralmente assalito dalle ragazze che volevano vedere il nuovo arrivato ma fecero troppo rumore e lo spaventarono così che iniziò a strillare piangendo. Harry lo cullò per un po' dicendo <Shhh Teddy tranquillo, ci sono io Harry. Non è successo niente. Questi sono la zia Hermione e lo zio Ron> e indicò i suoi amici <e lei è Ginny. Lei sarà come la tua mamma. Vedi? Siamo tutti qui per te piccolino> disse dolcemente il moro. La rossa stava piangendo per le parole del suo ragazzo sarà come la tua mamma, e gli altri due avevano gli occhi lucidi per la dolcezza del loro amico.
Teddy intanto si era addormentato e con la manina piccola teneva un dito all'occhialuto. Lo portò di sopra nella stanza sua e di Ginny e poi tornò nel soggiorno. Si sedette sul divano e fece sedere la ragazza sulle gambe.
<Harry sei stato fantastico con Teddy> disse Hermione con gli occhi a cuoricino mentre Ginny annuiva energicamente.
<Già amico dove hai imparato a farti adorare dai bambini?> rise Ron.
<Quel bambino... è come me. Penso di sapere cosa vorrebbe sentirsi dire anche se lui ha due mesi appena e non capisce. Io quando lo vedo ho sentito il cuore diventarmi enorme>
<Oh amore> sussurrò la rossa prima di baciarlo.
<Come farai visto che tra due settimane torniamo a scuola?>
<Non lo so. Probabilmente lo farò stare in infermeria da Madama Chips>
<Ma non può tenerlo Andromeda?> chiese la riccia.
<Si... ma non voglio che> venne interrotto dalla ragazza sulle sue ginocchia.
<Che sia troppo lontano da te. Dico bene?> e lui annuì.
<Beh lui è figlio di Remus ed è l'unica cosa che resta di.. loro>
I Malandrini.
Si sentì un pianto. Teddy. Harry scattò in piedi e lo andò a prendere.
Sedutosi di nuovo sul divano il piccolo ridacchiò e per i quattro sembrò il suono il suono più bello del mondo. Un suono così puro e cristallino di una creatura tanto bella e piccola.
<Harry come ti farai chiamare da lui. Papà?> chiese curioso il rosso.
<No> vedendo le facce perplesse aggiunse <Non posso farmi chiamare papà perché non lo sono. Non posso fare questo a Remus. Io per lui sarò Harry. Quando crescerà dovrà capire che i suoi genitori sono morti per la sua felicità ma che non è e non sarà mai solo> finì.
<Penso che sarai un bravo papà> gli disse all'orecchio Ginny.
<Arriverà il momento anche per quello> bisbigliò di rimando il moro facendola arrossire tantissimo.
<Si può sapere cosa vi siete detti visto che la faccia di Ginny fa concorrenza ai capelli di tutti i Weasley?!>
<Ehm.. lascia stare Herm> disse imbarazzata lei all'amica che, capendo si mise a ridere.
<Ragazzi! Quidditch?> urlò quasi Ginny.
<Ma voi solo a questo pensate?> disse esasperata Hermione. Non capiva proprio cosa ci trovassero nel Quidditch quei tre.
<Eddai amore vieni anche tu!>
<No Ron te lo scordi>
<Beh allora non ti dispiace tenere Teddy?> gli occhi di lei brillarono.
<Certo che no!> e lo prese in braccio. Non fece storie anzi poco dopo cambiò colore di capelli da azzurro a giallo anche se solo per poco.
Ginny uscì in giardino correndo e dopo essersi lanciata un "Sonorus" disse <MUOVETE IL CULO WEASLEY E USCITE CHE SI GIOCA A QUIDDITCH> tutti arrivarono ridendo come pazzi. E fecero le squadre.

Ti avrei scelto in ogni caso - HINNY. CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora