14-Gli uomini della tua vita

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Era il 10 agosto e Harry era sparito da almeno tre ore. Ginny era livida, non sopportava non sapere cosa succedeva e lui lo sapeva bene.
Anche Hermione era arrabbiata ma prevaleva la preoccupazione. L'unico in pace con il mondo era Ron, tranquillamente stravaccato sul divano.
<Ronald il tuo migliore amico non si vede da tre ore e tu sei così tranquillo?!> inveì la rossa.
<Tranquilla. Harry sa badare a sé stesso. Tra poco sarà qui>
Non l'avesse mai detto si sentì il sonoro CRAC e dalla porta entrò raggiante tutta la persona di Harry James Potter.
<TI SEMBRA IL MODO DI SPARIRE SENZA DIRE NIENTE?!> la rossa in due passi gli era a mezzo millimetro. Lui era bianco come un cencio.
<Guai in vista> borbotta Ron mettendosi un cuscino in testa per coprire le orecchie.
<Gin a-amore...>
<DOVE SEI STATO?> era furiosa.
<Beh io, ecco> non sapeva cosa inventarsi.
<HARRY JAMES POTTER DOVE SEI STATO PER TRE ORE?!> un altro minuto e sarebbe esplosa.
<Ero al ministero> disse dopo un'illuminazione il giovane.
<Per?> chiese Hermione sospettosa.
<Ho parlato di alcune cose con Kingsley>
<Quali cose?> riprovò la sua migliore amica.
<Mi ha chiesto di non dire niente, scusate> e andò a fare la doccia. L'aveva scampata e per fortuna il compleanno era il giorno dopo. Harry sperò tutta la notte che tutto andasse bene.
La mattina arrivò presto e tutti tranne la piccola Ginny Weasley erano in giardino ad aspettare che si svegliasse. Harry era al culmine del nervosismo e Hermione non potendolo più vedere così lo trascinò via e disse
<Che diavolo ti prende Harry?!>
<Non sono sicuro che apprezzi il mio regalo> disse lui guardando per terra.
<Oh ma per favore Harry! Qualunque cosa sarà perfetta per lei>
<Dici?>
<Certo. Potrei dirti di più se mi dicessi cosa vuoi farle>
<In realtà i regali sono due. Uno è un braccialetto che ho preso tempo fa a Diagon Alley e l'altro non sono sicuro che tu lo voglia sapere> disse infine lui imbarazzato. Si era fatto scappare anche troppo e l'amica aveva capito.
<Harry se ti preoccupi per quello ti posso assicurare che la tua bella rossa pensa a cose anche peggiori> il ragazzo arrossì di botto facendo ridere l'amica, questo allentò la tensione in lui.
<D-davvero lei.. beh sì insomma..>
<Si Harry andrà bene> il moro tirò un sospiro di sollievo e sorrise all'amica.
<Grazie Herm>
<È il minimo. Non ce la facevo più a vederti così in ansia>
<Mi dispiace averti fatto preoccupare> disse lui grattandosi la nuca.
<Stai tranquillo. Forse mi sono preoccupata anche troppo però ormai sei mio fratello e da brava "sorella" devo badare a te> e gli sorrise. Lui la abbracciò. E tornarono dagli altri con lui che aveva un braccio sulle spalle di lei.
<Ehi Potter ti ricordi vero che lei è la mia ragazza vero?> disse con un ghigno Ron.
<Certo amico. Fai il bravo con lei o ti spezzo le gambine eh> scherzò il prescelto.
<Vale lo stesso per te, sappilo> si guardarono ed esplosero in una risata che contagiò anche la ragazza ancora stretta al suo migliore amico.
In quel momento uscì di casa la festeggiata ed Harry rimase a bocca aperta da quanto era bella.
<Harry chiudi la bocca o rischi di sbavare> rise la riccia ma lui nemmeno la sentì. Dovette presumere che avesse un sorriso ebete perché anche lei ricambiò il sorriso. La signora Weasley appoggiò il bimbetto con i capelli azzurri nel suo seggiolone e corse incontro alla figlia che abbracciò stretta stretta.
<Oh la mia bambina che cresce!> stava dicendo con le lacrime agli occhi.
<Mamma.. soffoco. Va tutto bene> e tutti non poterono che sorridere.
<Oh scusa tesoro. È che siete tutti ormano così grandi e tu che sei la piccolina di casa ora sei maggiorenne. Oh i miei bambini crescono> arrivò il signor Weasley che la portò al tavolo per sistemare le ultime cose seguiti dai quattro figli più grandi così da lasciare i quattro amici da soli.
<Auguri sorellina> disse Ron dandole un breve abbraccio.
<Auguri amica mia> le disse nell'orecchio Hermione stritolandola (ma meno della signora Weasley).
<Grazie mille ragazzi vi voglio bene> e i due se ne andarono al tavolo lasciando la coppietta in pace per evitare che il rosso potesse obiettare qualcosa.
Lei li guardò mentre si allontanavano. Lui guardò sempre lei e quando si girò si aprì in un enorme sorriso. Lei gli saltò al collo, lui prese i suoi fianchi e la avvicinò fino a far toccare i loro corpi e appoggiò la fronte su quella della ragazza.
<Buon compleanno amore mio> e la baciò. In quel preciso momento si sentì un clic e quando il loro momento finì si accorsero che tutti i Weasley li guardavano e che George aveva scattato una foto. Lei diventò del colore dei capelli e lui in compenso la baciò di nuovo. Ron emise un grugnito, Percy se ne infischiava completamente e mangiava in silenzio, Bill e Charlie parlavano tra loro, Arthur guardava la scena con un sorriso, sua moglie e Hermione avevano gli occhi a cuoricino e la prima piangeva anche mentre George fece esplodere due fuochi d'artificio del dottor Filibuster.
La giornata passò tranquilla: Ginny aprì i suoi regali tutta contenta e il braccialetto di Harry le piacque un sacco. Era semplice, d'argento con due ciondoli: una H e una T. E nel biglietto aveva letto
Così da portare sempre con te gli uomini della tua vita. Auguri da Harry e Teddy.
E li si era commossa. Finito di leggere il biglietto sentì che il moro all'orecchio le disse in modo che potesse sentirlo solo lei.
<Se vuoi dopo ti do anche l'altro regalo. Ma è meglio dartelo stanotte quando siamo solo io e te> e se ne andò lasciandola senza parole e tutta rossa.

Ti avrei scelto in ogni caso - HINNY. CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora