49-Scoppio

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Caro signor Potter,
Come attuale Ministro della Magia offro a lei al signor Weasley e al signor Malfoy un posto tra i nostri Auror senza necessità di fare l'Accademia.
Questo perché avete dimostrato di saper tenere testa al pericolo e di voler il bene del nostro mondo.
Pertanto vi invito nel mio ufficio oggi pomeriggio alle 2:45.

Distinti saluti
Kingsley Shacklebolt -Ministro della Magia

Ps. Ho dovuto fare la lettera formale ma sappi che sono fiero di te Harry. E lo sarebbero anche loro...

Alzò lo sguardo dalla lettera e vide che come lui Draco e Ron avevano sicuramente ricevuto la stessa lettera.
<Allora?> Molly era curiosa tanto quanto gli altri.
<Il Ministro..> ma le parole morirono in bocca al rosso. Erano senza parole.
<Kingsley. È successo qualcosa?> ciò aveva allarmato il signor Weasley che si era alzato da tavola.
I tre scossero la testa. Ginny esasperata prese la lettera di mano a Harry e quando la finì di leggere tirò un urlo fortissimo e abbracciò il suo ragazzo.
<Qualcuno ci vuole dire che succede? Ginny?>
<Questi tre sono stati presi come Auror. E non devono fare l'Accademia!>
La cucina della Tana esplose di gioia. Le tre fidanzate regalarono loro un bel lungo bacio che li intontì ancora di più e i fratelli Weasley diedero delle pacche sulle spalle. La signora Weasley scoppiò a piangere e li abbracciò tutti e tre due volte.
<Ragazzi ma questo è magnifico!> Hermione era ancora tra le braccia di Ron.
<Cavolo 19 anni e già siete parte del corpo Auror. Allora è vero che voi due riuscite sempre a fare ciò che nessuno riesce> esclamò Bill facendo ridere tutti.
<Talento naturale> scoppiò Harry mentre rideva.
<Harry credo che qualcuno prima di te ti abbia regalato anche un bel talento per i guai> aggiunse il signor Weasley.
<Già..> con un sorriso finto lo guardò negli occhi. Nessuno si era accorto che era diventato triste. Tranne Hermione e Ginny.
<Harry ti posso parlare un secondo fuori?> chiese la riccia. Cercò lo sguardo dell'amica come a trovare una negazione che non arrivò.
Lo prese a braccetto e lo portò fuori nel giardino, si sedettero uno davanti all'altra a gambe incrociate e la ragazza parlò prendendo le mani di lui nelle sue.
<Harry sei diventato triste> disse senza giri di parole. Non era nemmeno una domanda.
<Sto bene Hermione>
<No non stai bene. Mi accorgo quando metti su il sorriso finto, l'ho visto fin troppe volte>
Lui sospirò soltanto e non disse niente.
<Ginny mi ha detto che stanotte sei stato sveglio fino a mattina. C'entra qualcosa?>
<No no quello non c'entra. È solo che.. lo so che lo sai. Vuoi solo che te lo dica io>
<Si perché ti aiuta>
<No non mi aiuta>
<E invece si Harry. Parlare di quello che ti succede fa be..>
<NO! NON CHE NON MI FA BENE. MI FA SOLO PIÙ MALE. RIPENSARE A TUTTE LE LORO MORTI A TUTTO QUELLO CHE AVREMMO POTUTO FARE INSIEME PER LA SECONDA VOLTA MI FA STARE PEGGIO. E POI HO TEDDY CHE ME LI RICORDA IN CONTINUAZIONE E IO CHE MI SENTO GELOSO DI LUI PERCHÉ HA TUTTI NOI E IO NON AVEVO NESSUNO! LA NOTTE HO ANCORA GLI INCUBI SU QUEL DANNATO 2 MAGGIO E OGNI VOLTA È SEMPRE PEGGIO. TRA POCO MI SPOSO, VOLEVO CERCARE CASA PER STARE CON LA DONNA DELLA MIA VITA E ORA SONO ANCHE AUROR. E LORO? LORO SI RICORDERANNO SOLO DEL PICCOLO BAMBINO CON GLI OCCHI VERDI CHE SI DIVERTIVA A GIOCARE CON LE BOLLE CHE USCIVANO DALLA BACCHETTA DI SUO PADRE! IO SONO STUFO DI SENTIRMI DA SOLO, NON LO SOPPORTO PIÙ!> si era alzato in piedi e guardava la sua amica dall'alto.
<Meglio?> fu l'unica cosa che gli chiese lei. Intanto si alzò per mettersi davanti al prescelto. Lui la prese tra le sue braccia e la strinse e lei fece lo stesso. Era riuscita a far scappare fuori il motivo per cui lui a volte era strano o distaccato. Si sentiva solo ed era geloso di Teddy. Lo sentiva piangere con la testa abbassata a nascondersi nella cavità del suo collo. Lei gli voleva bene e non poteva permettere che stesse così male. Era sempre lui quello a piangere e si erano stufati tutti quanti. Non se lo meritava. Aveva fatto tento per chiunque e nessuno si rendeva conto che lui era ancora a pezzi nonostante fossero passati due anni. Per non parlare della foresta. Solo lei sapeva tutto nei minimi dettagli del perché era andato incontro a Voldemort e non era per evitare un altro attacco al castello come tutti credevano. Era lui l'ultimo Horcrux. Sapere di aver tenuto una parte di lui dentro di sé per 17 anni lo aveva fatto sentire uno schifo e in colpa perché la ragione per cui era ancora in vita era che lui non fosse morto. E non voleva dirlo ai Weasley perché pensava che non lo avrebbero più voluto in casa loro. Non voleva obbligarlo ma era riuscita a strappargli la promessa di dirlo almeno a Ginny e Ron. Solo che ancora non lo aveva fatto.
<Lo hai fatto apposta..> disse lui sempre con la testa nascosta nel collo della riccia.
<Cosa?> chiese lei con finta curiosità.
<Sai che odio quando mi parli con il tono da so-tutto-io. E lo hai fatto apposta. Volevi farmi esplodere> spiegò lui.
<Può darsi> restò vaga.
<Grazie> e la strinse più a sé. Sentirla così vicino lo faceva stare davvero bene. Hermione era fantastica e lui si sentiva ogni giorno più fortunato ad averla nella sua vita.
<Vieni andiamo> lei lo prese per mano e si incamminò verso la Tana per il pranzo.

Ti avrei scelto in ogni caso - HINNY. CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora