52-Sorpresa per 2

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Correva ormai l'anno 2003 e Ginny e Harry erano più innamorati che mai. Ginny era diventata una giocatrice di Quidditch per le Holyhead Harpies da 2 anni. Harry invece era felice con il suo lavoro da Auror.
Quella mattina entrò nel suo ufficio e ci trovò seduto alla scrivania Kingsley con in mano dei fogli.
<Salve Ministro> ruppe il silenzio il giovane facendo sì che l'uomo alla sua scrivania lo guardasse.
<Harry, quante volte devo dirti di chiamarmi per nome?> sbuffò.
<Di cosa hai bisogno?> ignorò completamente la domanda Harry.
<Novità. Penso che ne resterai felice>
<Spara> disse schietto.
<Anderson ha dato le dimissioni stamattina presto. Adesso sei tu il capo Auror>
Harry era a bocca aperta, aveva provato a mantenere il controllo ma era più forte di lui. Era capo Auror ad appena 23 anni, si sentiva orgoglioso di sé stesso.
<Sul serio?> era l'unica cosa che riuscì a pronunciare.
<Non un tipo che scherza io> la buttò sul ridere l'uomo, divertito dalla faccia che aveva il giovane. <Harry sei il migliore che abbiamo mai avuto da anni. Devi essere tu> e se ne andò dall'ufficio nel momento esatto in cui entrò Ron. Harry stava ancora a bocca semi aperta fissando il punto in cui poco prima stava Kingsley Shacklebolt.
<Amico cosa voleva Kingsley? È successo qualcosa?> si preoccupò il rosso vedendo che il moro restava immobile.
<Sono Capo Auror> disse questi voltandosi e sorridendo.
<Scherzi?! Oh Merlino Harry! Sei il più giovane Capo d'Ufficio da un bel pezzo! Congratulazioni!> e ricevuta una pacca sulla spalla si smaterializzarono alla Tana dove tutti li avrebbero aspettati.
<Ehi gente! Grandi novità per oggi!> esordì il più giovane dei Weasley appena varcarono la soglia.
<Oh ragazzi siete arrivati! Che novità?> tutti li stavano osservando. Persino Teddy che aveva 5 anni se ne stava zitto al fianco di Victoire la bimba di Bill e Fleur che ne aveva 4.
<Sono diventato Capo Auror> disse lentamente Harry godendosi le reazioni dei presenti. Tutti erano a bocca aperta.
<Non posso crederci!> ruppe il silenzio stranamente Charlie che non parlava spesso.
<Harry, dopo questa posso essere sicuro che tu riesci nell'impossibile. Capo di Ufficio a 23 anni! Per Merlino congratulazioni!> questo era Bill.
Ginny gli si buttò tra le braccia e lo strinse forte  mentre tutti gli altri si congratularono. Quel pomeriggio tutto erano ritornati alle proprie case per passare un pomeriggio tranquillo. A casa Potter regnava il silenzio: Teddy dormiva su una poltrona, Ginny leggeva e suo marito che era abbandonato ai suoi pensieri con la testa sulle sue gambe.
<Amore sei pallida, sicura di stare bene?> ruppe poi lui il silenzio che si era creato.
<Certo amore sto bene. Sarà la stanchezza non preoccuparti>
<Non hai mangiato molto però> osservò lui tirandosi su per guardarla negli occhi.
<Harry tranquillo sto bene> e si alzò per prendere un po' d'acqua, ma appena messa dritta dovette correre veloce in bagno a vomitare. Harry subito dietro di lei le prese i capelli e le accarezzò la schiena.
<Ginny, meglio adesso?> lei annuì piano. Ancora pallida per i gusti di Harry.
<Chiama Hermione e falla venire qui> e detto questo il ragazzo corse fuori dalla stanza e si smaterializzò davanti alla porta di casa dei suoi amici. Bussò e ad aprire venne proprio la persona di cui avevo bisogno.
<Hermione! Devi venire a casa nostra un attimo> ansimò lui.
<Hey Harry calma! Che succede?>
<Ginny non sta bene e mi ha chiesto di venire a chiamarti>
<Prendo due cose veloci e arrivo> due minuti dopo erano di nuovo insieme li sulla porta.
<RON! Esco, ci vediamo stasera> e dopo aver ricevuto una risposta affermativa di smaterializzarono. La rossa era ancora in bagno, seduta per terra sul pavimento pallida e con due grosse occhiaie intorno agli occhi.
Harry era preoccupato perché appena arrivata la sua migliore amica si era chiusa la porta del bagno dietro di lei a chiave senza lasciarlo entrare. Le sentiva parlare a bassa voce ma non riusciva a capire cosa stessero dicendo, tanto che dopo un quarto d'ora abbandonò la porta e si lasciò cadere a peso morto sul divano pensando al perché sua moglie volesse proprio Hermione in quel momento.
In bagno la situazione invece si era calmata. La rossa aveva recuperato un po' del suo colore ma non aveva ancora parlato.
<Ginny tesoro che hai?> chiese gentile Hermione.
<Herm mi ha saltato il ciclo. Di un mese> a quella frase la riccia tirò fuori una scatoletta dalla borsa e la porse all'amica. Aveva immaginato una cosa del genere e come sempre aveva azzeccato. Lei era davvero la strega più brillante della loro sua età.
<Due righe si, una no. Capito?> la rossa annuì e guardò l'amica voltarsi per lasciarle la sua privacy. Aspettarono pazientemente insieme per parecchi minuti.
<Gin penso sia il momento di controllare> cominciò cauta Hermione.
<Ho paura>
<È normale, ma fidati di me sarà bellissimo alla fine. Lo guardiamo insieme?>
Hermione era meravigliosa. Ginny ringraziò mentalmente Merlino per avergli dato un'amica come lei. Poi annuì e tremando prese in mano la scatoletta. Due linee: positivo. Si sentì le lacrime salirgli fino agli occhi e cominciare a scendere a rigargli le guance. Hermione aveva un gran sorriso e passò le braccia attorno alla sua amica stringendola in un forte abbraccio.
<Bello vero?> chiese.
<Hermione io.. e se Harry non lo vuole?>
<Sciocchezze. Vedrai, sarà più felice di te> la piccola intanto non riusciva a smettere di piangere. <Harry credo sia preoccupato vai di la e diglielo. Io torno a casa da Ron> e si smaterializzò.
Quando la porta del bagno si aprì rivelando una Ginny in lacrime il giovane scattò in piedi e strinse la moglie in un abbraccio.
<Amore che succede? Dov'è Hermione?>
<È dovuta tornare a casa> riuscì solo a dire lei.
<Non mi hai risposto alla domanda> riprovò Harry.
<Va tutto benissimo>
<Ma allora perché piangi?> chiese mentre le asciugava le ultime lacrime.
<Sono incinta Harry> tre parole che riuscirono a bloccarlo. Ci volle qualche secondo per realizzare e senza poterlo impedire chiese.
<Sul serio?> e quando lei annuì si riempì il cuore di gioia. Era incinta. La sua Ginny era incinta di loro figlio. Non ci poteva credere. Era talmente felice che una lacrima se la fece sfuggire anche lui.
Allora era così che ci si sentiva in famiglia.
Fu la prima cosa che venne a galla nella sua mente. Prese la ragazza per i fianchi e fece scontrare le labbra con le sue.
<Io.. è fantastico! Un figlio nostro. Oh per Godric!> fu quello che riuscì a dire lui.
Lei lo capiva. In fondo non tutti perdono i genitori a un anno e il resto della famiglia in 17 anni della sua vita. Avere un figlio era sempre stato il sogno più grande della sua vita. Vederlo così felice è sempre stato bello per la rossa che per i primi anni della sua vita lo aveva visto solo soffrire. Invece ora era così spensierato e con il cuore più leggero. Era persino riuscito ad accettare la morte di Sirius, la più dura per lui. E ora stava andando avanti. E anche alla grande.
Sarebbero diventati genitori di un figlio che volevano da anni. E finalmente lo avrebbero avuto. Un piccolo Potter in giro per casa che li avrebbe chiamati mamma e papà.

Spazio autore
So che forse volete uccidermi ma vi prego di non farlo😦
Sto aggiornando più lentamente adesso perché ho cominciato la scuola guida e devo trovare il modo di incastrare tutte le cose insieme.
Vi prometto però che se riesco, ovviamente pubblicherò anche più di un capitolo.
Spero che la storia fino a qui vi stia piacendo❤️
Un bacio🥰

Ti avrei scelto in ogni caso - HINNY. CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora