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La scuola era sospesa per le feste. Tutti dormivano beati tranne un giovane ragazzo del 7 anno che, seduto sul letto vicino alla sua ragazza, guardava dormire un bimbetto che aveva tra le braccia. Poter occuparsi di lui lo rendeva orgoglioso, come se dovesse un favore al padre del piccolo.
<Buongiorno> disse una voce mezza addormentata a un tratto.
<Ciao amore, buon Natale> rispose il moro.
<Da quanto sei sveglio?> chiese lei con un sopracciglio alzato.
<Non ho dormito> rispose lui colpevole.
<Harry... ne abbiamo già parlato. Non dormire ti fa male> disse lei decisa ma in tono gentile. In fondo era sempre Natale.
<Lo so ma mi piace vedervi dormire. Vedere Teddy che dorme beato su di me e tu qui vicino mi fa stare meglio. Quando dormo faccio solo incubi, lo sai> disse tutto senza guardarla. Non aveva ancora capito come la ragazza guardandolo vedeva tutto quello che non aveva mai detto a nessuno. A volte era quasi spaventato da questa sua capacità. Se stava male riusciva a nasconderlo bene, ormai ci aveva fatto pratica ed era abituato, tranne che con lei. Se ne accorgeva subito nonostante la sua faccia fosse impassibile. Nemmeno Hermione aveva un sesto senso così fine. Non se ne accorgeva sempre.
<Abbiamo già parlato anche di questo.. se smetti di darti la colpa delle loro morti gli incubi smettono> e gli fece una carezza.
<Mi mancano Gin> ecco lo aveva ammesso. Dannazione Ginny! Te e il tuo leggermi dentro mi avete fregato di nuovo. <Vedendo Teddy rivedo il me da piccolino. La sola differenza che lui crescerà felice, i suoi anni a Hogwarts saranno normalissimi e non dormirà mai in un ripostiglio per 10 anni. Ho sempre invidiato sia te che Ron e Hermione. Voi in estate avevate una famiglia che vi aspettava felice di rivedervi che era un po' triste se non tornavate per le vacanze di Natale. E ora mi viene da invidiare anche Teddy. Lui è orfano però sta bene e viene trattato come un normalissimo bambino. E io mi sento dannatamente sbagliato perché non posso invidiare il figlio di Remus solo per un capriccio. Mi sento fuori posto ogni volta che i tuoi mi ospitavano a casa vostra come se fossi uno dei tanti figli, ma non lo sono. Avrei voluto ma non si può>
<Io non penso che sia un capriccio. Penso sia solo il desiderio di sentire l'amore di una madre o fare un giro sulla scopa con tuo padre. È comprensibile, tutti lo vorrebbero se fossero in te. E per la cronaca a casa nostra stai benissimo. Sono contenta che Ron ti abbia conosciuto quel giorno sul treno>
<Buon Natale Gin> sussurrò lui.
<Buon Natale Harry. Vieni qui mettiti a dormire un po'. Sono solo le cinque di mattina> lui si stese vicino alla rossa con Teddy ancora addormentato steso sul suo petto. Abbracciò dalla vita la ragazza e finalmente prese sonno.
Si risvegliarono dopo qualche ora dopo per il pianto di Teddy.
<Buongiorno anche a te piccolino> rise il moro.
<Dammelo qua che gli do da mangiare> disse la rossa cercando il suo biberon. Appena il bimbo cominciò a bere fece uno dei suoi sorrisi bellissimi che fecero sorridere tutti. Tranne Ron.
<Quel coso deve piangere anche la mattina?> chiese con un occhio aperto e uno chiuso.
<Quel.. "coso", come dici tu, è il MIO figlioccio e piange perché ha fame> disse Harry piccato. Poteva avere un migliore amico stupido come un troll? Gli voleva un bene gigantesco ma a volte è davvero un idiota.
Vestiti e lavati erano scesi in Sala Grande dove trovarono solo studenti dell'ultimo anno. Tutti si erano voluti godere le ultime vacanze al castello visto che poi non avrebbero più potuto farlo. Draco fece loro segno e si sedettero insieme.
Quella giornata la passarono nella stanza delle necessità a scambiarsi regali, fare giochi babbani come obbligo o verità e bere un po' di whiskey incendiario. Per tutti fu il Natale più bello che avessero mai passato e per Teddy il primo della sua vita. In quel momento le ragazze erano su divani e poltrone a giocare e coccolare Teddy mentre i ragazzi a parlare di chissà cosa sul pavimento un po' più lontani dalle loro donne.
<Quanto è carino!> esclamò Astoria prendendo una manina di Teddy che le sorrise.
<È un amore non piange quasi mai> spiegò Ginny.
<Harry come si trova a doversi occupare del piccolino?> Luna era sempre quella curiosa.
<È fantastico. Non gli fa mancare niente e vuole proteggerlo da tutto. Stanotte mi ha detto di non aver dormito per guardarlo dormire tra le sue braccia> disse incupendosi un po'. Hermione ovviamente se ne accorse, in fondo era la sua migliore amica.
<Ma qualcosa mi dice che non è finita qui> disse semplicemente alla fine. 
<No, mi ha detto che guardarlo dormire gli evita gli incubi. Tutte le volte che dorme lo sento svegliarsi e piangere. Io non lo voglio disturbare perché sennò si chiuderebbe a riccio e voglio lasciarlo sfogare... ma ultimamente non dorme più> disse la rossa con gli occhi lucidi e cullando il bimbo.
<Io vi conosco da poco ma mi sembra di aver capito che a Harry non piace la notte e l'oscurità> disse Astoria pensando.
<Questo perché i suoi sono stati uccisi che era sera, Voldemort è tornato di sera quando era al quarto anno, la guerra è durata per tutta la notte, e nel frattempo lui era andato a morire per tutti noi nella foresta da solo senza dire niente a nessuno>
<Secondo me è perché non vuole farsi vedere debole da noi> disse Luna sognante.
Si girarono a guardarlo. Stava ridendo in modo sincero e questo fece perdere un battito al cuore di Ginny. Quel sorriso la mandava in confusione tutte le volte. Sorrise anche lei.

Ti avrei scelto in ogni caso - HINNY. CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora