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Il boccino non voleva farsi vedere ma non era un problema grave per il momento visto che Grifondoro portava avanti la partita per 170 a 60. Il capitano rosso-oro si ritrovò faccia a faccia con quello delle serpi come al secondo anno solo che non erano più in conflitto.
<Ehi sfregiato! Non vorrai soffiarmi il boccino anche questa volta eh?!> rise il biondo.
<Sai furetto non hai speranze. A Quidditch sono più forte io di te!> rise di rimando il moro.
<Lo vedremo Potter>
<Paura,Malfoy?> lo schernì Harry usando le stesse parole che rivolse il ragazzo su di lui anni prima.
<Ti piacerebbe..> rispose stando al gioco l'altro.
E poi lo vide. Quel luccichino oro in fondo al campo verso le porte di Serpeverde. Non sentiva più niente, aveva estraniato qualsiasi suono per potersi concentrare su quel dannato Boccino d'Oro. Doveva essere suo. Inclinò leggermente la sa Firebolt e partì spedito verso il suo obbiettivo con Draco alle calcagna ma pur sempre in svantaggio.
<ED ECCO CHE IL CACCIATORE DI SERPEVERDE PRENDE LA PLU... ASPETTATE UN ATTIMO! I CERCATORI HANNO VISTO IL BOCCINO. SONO PARTITI ALL'INSEGUIMENTO> la pallina schizzò verso l'alto e i suoi cacciatori fecero lo stesso poi virò violentemente verso destra avvantaggiando per un momento Malfoy che venne subito raggiunto dal Harry più deciso che mai a far sua quella dannata pallina. Erano a circa trenta metri di altezza quando il Boccino scese improvvisamente in picchiata.
<I DUE CERCATORI STANNO SCENDENDO IN UNA PICCHIATA A DIR POCO MAGNIFICA SIGNORI! QUESTO SI CHE È GIOCARE A QUIDDITCH> ma i due non lo sentivano perché il vento faceva fischiare le orecchie facendo penetrare come unico suono un fischio acuto. Nessuno giocava più erano tutti troppo occupati a guardare la super picchiata che avevano intrapreso i due ragazzi. Avevano entrambi un braccio teso verso il ferro alato per cercare di prenderlo ma era ancora troppo distante. Ormai erano a 15 metri e tutti trattenevano il fiato senza provare a emettere alcun suono. Si era passato dal chiasso assordante a un silenzio surreale tipico delle giornate invernali quando soffice neve candida cade dal cielo.
I due giovani non davano segno di volersi fermare. Non potevano perdersi la prima partita. 10 metri li separava dal suolo. Non ne erano sicuri ma non era quello il problema.
7 metri. Nessuno sapeva cosa sarebbe successo di li a pochi secondi. 5 metri. Erano due pazzi. Andavano ad una velocità incredibile fermarsi o virare in tempo era quasi impossibile. 3 metri. Tutti trattenevano il fiato e qualche ragazzina si era portata le mani alla bocca tra cui anche Hermione. 2 metri. Ginny pensò che se Harry non fosse morto lo avrebbe ucciso lei con le sue mani. Draco era pallido se non
voleva schiantarsi doveva alzare la punta del manico di scopa subito. Adesso o mai più. 1 metro. Il Serpeverde lasciò perdere ma Harry no. Non si sarebbe fermato, il boccino ormai era suo. Si sarebbe probabilmente schiantato ma non gli importava. Lo vedeva era lì. A pochi centimetri dalla sue dita. Il cronista sembrò riprendere la parola.
<È IMPAZZITO? SI SCHIANTERÀ> e aveva dannatamente ragione. Era inevitabile. Ringraziò mentalmente Hermione che aveva trovato un incantesimo per evitare che la sua scopa in caso di qualsiasi urto non si sarebbe rotta e chiuse le dita intorno alla piccola pallina dorata.
La gioia del momento durò poco perché poi finì spiaccicato al suolo. Nello stesso momento in cui la folla esultò e Hart urlasse <HARRY POTTER HA PRESO IL BOCCINO. GRIFONDORO VINCE PER 270 a 80!> il prescelto sentì un dolore acuto attraversagli la caviglia, molto probabilmente rotta. In poco tempo venne assalito da tutta la scuola urlante.
Liberatosi di tutti gli studenti opprimenti si alzò con non poca fatica e appena alzati gli occhi si prese un bello schiaffo in piena faccia dalla sua ragazza che era furibonda.
<SEI UN VERO DEFICIENTE!> urlò rossa di rabbia misto a spavento <SEI PER CASO IMPAZZITO?! POTEVI FARTI MALE SUL SERIO> poi lo abbracciò. Aveva pensato, anche  se solo per un momento, che si sarebbe potuto ammazzare. Era stato un vero incosciente.
<Amico quella picchiata è stata magnifica> si congratulò Ron guadagnandosi un occhiata gelida dalla sorella e da Hermione che li aveva raggiunti e si era lanciata sul migliore amico per accertarsi che stesse bene ma quando sentì da quest'ultimo un gemito di dolore si rese conto che stava in piedi solo un piede. Così gli ordinò di andare in infermeria e con l'aiuto di Ron si avviò zoppicando felicemente verso il castello.
Era bastato un semplice incantesimo per sistemare l'osso rotto e appena varcato il buco del ritratto un boato accolse i due amici che si scatenarono. Passarono la sera a bere burrobirra e mangiare il cibo che gli elfi avevano gentilmente portato in Sala Comune. Harry rimase impegnato per gran parte della serata a evitare che qualcuno ci provasse con la sua bella rossa e anche scappare dalle ragazzine del 3 e 4 anno che facevano le oche con lui. Come se a Harry interessassero...
Ginny stranamente non se l'era presa, anzi stava con Hermione a ridere della faccia schifata di Harry che le guardava implorante come a voler chiedere una mano che non arrivò mai.
A fine serata non si sa come ma il capitano era ubriaco. Qualcuno era riuscito a prendere del Whisky Incendiario e avevano obbligato il moro a berne chissà quanto. E come risultato c'era lui che non stava in piedi e che blaterava cose incomprensibili. Ginny lo sosteneva mentre lo portava in camera per metterlo a dormire e ringraziò Merlino che fosse sabato così che la mattina si sarebbe riposato.
<Gin?>
<Dimmi Harry> rispose calma la ragazza. Era pronta ad aspettarsi di tutto visto lo stato in cui si trovava il suo ragazzo.
<Perché c'è tutta questa gente?> chiese con faccia curiosa.
<Abbiamo fatto una festa>
<Wow, forte! Perché noi ce ne andiamo? Voglio partecipare> disse un po' triste. Non capiva perché la ragazza volesse negargli il divertimento.
<È da tre ore che siamo lì e ora sei ubriaco. Abbiamo festeggiato abbastanza> era piuttosto divertita dalla situazione.
<E perché stavamo festeggiando?> Harry non si spiegava più niente.
<Abbiamo vinto la partita a Quidditch!!> esclamò fintamente entusiasta la ragazza per vedere la reazione del moro occhialuto.
<Grande! Tutto merito mio immagino. Forza Grifondoro> e rise da solo come se avesse detto qualcosa di molto divertente.
E così la mattina dopo si svegliò che era quasi mezzogiorno senza ricordarsi come era arrivato fino al suo letto. Scrollò le spalle e si avviò verso la Sala Comune per fare il punto della situazione con i suoi amici.

Ti avrei scelto in ogni caso - HINNY. CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora