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<SIETE PER CASO IMPAZZITI?!>
Fu questo il buongiorno che Hermione Granger quella mattina decise di dare a tutta la Sala Grande. La preside e i professori ridevano alla scena con uno sguardo anche un po' triste. Quelle scenate le si potevano assistere solo in presenza di Lily Evans che inveiva contro un certo James Potter senza un apparente motivo.
<Hermione! Abbassa la voce è domenica mattina per Merlino> provò a zittirla la sua migliore amica.
<MA SIETE DIVENTATI SCEMI?! COME VI PASSA IN MENTE DI DORMIRE NELLA FORESTA?> lei era rossa di rabbia. Possibile che i suoi migliori amici fossero così incoscienti.
<Herm agli altri non frega niente di quello che abbiamo fatto io e Ginny stanotte> a quella frase Ron per poco non si strozza con il succo di zucca. Così Harry si affrettò a dire.
<No! No, Ron non fraintendere non abbiamo fatto nulla. Abbiamo solo dormito> e arrosì un pochetto. Il rosso riprese un po' di colore e balbettò.
<Ma.. v-voi due non.. avete m-mai..> a questo punto fu il turno di Ginny ad arrossire ma molto più del suo ragazzo che ancora la teneva per mano. Hermione ridacchiò sonoramente e Ron per poco non svenne.
<Non iniziare con la predica. Stiamo insieme e siamo maggiorenni entrambi, quindi fammi il favore di non dire niente. Tanto comunque è già successo due volte..>
<Stasera possiamo fare tre se vuoi> si sentì dire all'orecchio in modo malizioso dalla sua ragazza. Quanto cazzo la amava.
<Mi dispiace per lei signorina Weasley ma stasera c'è l'allenamento di Quidditch ed entrambi saremmo troppo stanchi per qualsiasi cosa> rispose lui.
<Ci volete rendere partecipi anche a noi o no?> sbottò Hermione ancora arrabbiata.
<Non penso che a mio fratello farebbe tanto piacere> ridacchiò la rossa.

Quella sera gli allenamenti andarono alla grande. I Grifondoro erano perfetti nel volo e nella tattica. Si muovevano in modo assolutamente coordinato e non sbagliarono niente in tutte le due ore. Avevano la partita in pugno e Harry non vedeva l'ora di fare la sorpresa alla sua ragazza. L'unico a saperlo era Draco ma aveva una mezza idea di dirlo anche alla sua migliore amica perché sarebbe servito anche il suo aiuto. Ma avrebbe aspettato dopo la partita così da essere sicuro di essere in finale e non avere ostacoli. Serpeverde era già in attesa dell'avversario per il grande scontro, ma se fosse passata la squadra rosso-oro, la sconfitta era servita su un piatto d'argento dato l'accordo tra i due capitani.
Oltre al Qudditch a tenere occupati i ragazzi era lo studio per gli esami di fine anno. Si vedevano tutti i pomeriggi nella stanza della necessità per non essere disturbati da persone e sguardi indiscreti così da poter essere loro stessi e parlare tranquillamente. È capitato anche che si facessero portare da mangiare li dagli amici di Dobby e così passare del tempo a rilassarsi e giocare a obbligo o verità.

Marzo lasciò spazio ad Aprile e all'ansia
pre-esami caratteristica degli allievi del 5 e 7 anno. L'unica in pace con se stessa era Hermione Granger che si aggirava raggiante per il castello leggera come una piuma.
Nessuno del gruppo riusciva a sfuggire ai suoi comandi per studiare tutti i santi pomeriggi. Tranne Harry e Ginny. Loro riuscivano a scappare quasi sempre dalle grinfie della riccia andandosi a nascondere negli angoli bui del castello. Ormai tutti si erano abituati al fatto di trovarsi per sbaglio in uno dei loro classici "momenti dolci" e nessuno ci faceva più tanto caso. All'inizio era stato strano per tutti, soprattutto gli studenti più piccoli, ma ora era quasi carino vederli nascosti all'ombra di una statua o nel parco sotto a un albero. Tutti ormai si erano rassegnati a vederli insieme. Si amavano troppo e niente li avrebbe separati di nuovo. Non mancavano di certo i sospiri di ammirazione nei confronti di Harry da parte delle ragazzine, perché era davvero diventato bello, ma lui aveva solo occhi per la sua rossa e non l'avrebbe lasciata mai. Hermione non si sprecava nemmeno più per dire loro di studiare, erano bravi entrambi e avevano bisogno di un po' di tempo per loro da soli. Per amarsi un po' alla volta.
Erano stati beccati anche dalla McGrannit quando sarebbero dovuti essere in classe ma non ricevettero nessuna punizione solo una frase che doveva suonare minacciosa.
<Potter, Weasley se proprio volete saltare Storia della Magia almeno nascondetevi decentemente> e con un mezzo sorriso si girò di schiena per andarsene ma poi all'ultimo aggiunse.
<Harry, c'è una piccola torretta nascosta vicino a quella di astronomia. La porta è nascosta ma basta un piccolo Revelio piazzato bene e potrete entrare> fece un occhiolino.
<Tuo padre e tua madre passavano sempre lì il loro tempo insieme. James pensava di essere l'unico a conoscere quel posto. Ci è sempre andato solo con Lily, nemmeno Sirius aveva avuto quell'onore. Penso che la tradizione vada portata avanti..> non disse nient'altro e li lasciò li a guardarsi negli occhi con quel luccichio che si notava nei loro occhi solo quando stavano insieme.
D'altra parte la preside se ne andò prima che i due giovani potessero rendersi conto che aveva gli occhi lucidi. Aveva visto James sgattaiolare in quella torretta un sacco di volte visto che era molto vicina al suo ufficio e ora si era sentita in dovere di dirlo a suo figlio. Entrambi si erano innamorati di due rosse e non poteva che rivedere i suoi vecchi studenti in quei due ragazzi cresciuti troppo in fretta.  L'unica differenza era che James lo aveva annunciato a tutti baciandola nella Sala Grande appena si erano messi insieme, tanto per mettere le cose in chiaro. Harry aveva preferito starsene più fuori dai riflettori ma a volte alla donna veniva da pensare che si nascondessero così male apposta così che qualcuno li avrebbe potuti trovare e riferire in giro che li aveva visti. In ogni caso quei due erano i più discussi di Hogwarts seguiti dall'altro Weasley e dalla Granger, anche se per motivi ben diversi.
La preside si era persino trovata a sperare che il figlio di Potter si innamorasse di una ragazza con i capelli rossi per indicargli la porta della torretta ormai dimenticata da tutti. Voleva dare inizio a quella tradizione stile Potter perché le piaceva vedere i suoi studenti felici e, doveva ammetterlo, aveva un debole per i Potter. E continuando a fantasticare raggiunse i suoi alloggi notando con piacere che i due l'avevano ascoltata sentendo delle belle risate da dietro quella porta. E lasciando ai due la loro privacy si mise a pensare alla partita del giorno seguente tra Grifondoro e Tassorosso.

Ti avrei scelto in ogni caso - HINNY. CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora