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La mattina seguente Harry era ancora perso ma venne distratto dalle lezioni di difesa con Ron e Hermione e dal Quidditch. Ma finiti quelli aveva sempre gli occhi vuoti e non verde brillante.
Un giorno si presentò al loro tavolo un piccolo grifondoro del secondo anno che diede a Hermione una pergamena da parte della preside.
<Grazie!> e il bimbo corse via tutto rosso.
<Cosa vorrà la McGrannit?> chiese Ron.
Hermione la aprì e lesse: Cari signori Weasley e signorina Granger, siete pregati di venire nel mio ufficio dopo il pranzo. Grazie.
<Grandioso!> esclamò Harry esasperato. Voleva stare con i suoi amici per provare a distrarsi dai ricordi e loro dovevano andare dalla preside. Non era giusto prendersela con loro ma si sentiva più suscettibile in quei momenti. Siccome non aveva molta fame uscì dalla Sala Grande e andò dritto al campo da Quidditch.
<Ma è arrabbiato con noi?> chiese Ginny.
<No sorellina, è arrabbiato in generale. Non ce l'ha con noi ma con l'esistenza> La rossa sospirò.
<Io non lo capirò mai> disse sconsolata.
<È parecchio prevedibile in realtà> era Hermione ad aver parlato. <Ora però andiamo la McGrannit si è alzata> e si alzarono.
Entrati nell'ufficio si accorsero che non erano soli con la preside ma c'era anche una donna...
<ANDROMEDA!> esclamarono tutti e tre insieme. Poi un gorgoglio che veniva dalle sue braccia.
<TEDDY!> urlò Ginny correndo dal fagottino azzurro.
<Scusate se non ho risposto alla lettera ragazzi. Volevo fare una sorpresa anche a voi> disse la donna abbracciando la rossa e passandogli il bimbo.
<Oh Andromeda grazie> e la andò a salutare anche lei.
<Harry dov'è?> chiese poi la donna accorgendosi della mancanza del "suo ragazzo" come amava definirlo. Si era affezionata molto a Harry, lui era così gentile e premuroso sia con Teddy che con lei. Era impossibile non affezionarsi a lui.
<Ecco... Harry da un paio di giorni è un po' in confusione e per distrarlo abbiamo pensato di fargli una sorpresa con Teddy cosi da farlo felice> spiegò Ginny.
<Oh capisco! Allora salutatemelo quando lo vedete. E per il piccolino tenetelo tutto il tempo che volete. Qui ci sono le cose essenziali> e porse una borsa che Ron prese per le ragazze.
<Andiamo da Harry> si dissero scambiandosi uno sguardo di intesa.
Si diressero subito al campo da Quidditch sicuri che fosse lì. Lo videro stare fermo in aria a guardare il boccino di Silente. Quella pallina era speciale per lui perché prima di dover morire per tutti loro aveva avuto la possibilità di parlare con la sua famiglia e l'occasione di riversarli ancora una volta in un momento difficile.
<HARRY! Scendi un attimo, c'è una cosa che devi vedere> lui si accorse dei suoi amici e mise subito via il boccino.
<Cosa voleva la McGrannit?> gli urlò in risposta il moro. I tre sospirarono.
<Se scendi te lo faccio vedere> disse poi alla fine Hermione con un gran sorriso. Così in pochi secondi il ragazzo atterrò dolcemente al suolo a pochi metri dai tre amici. Dubbioso si avvicinò ma poi si accorse di una macchia azzurra tra le braccia della sua ragazza e si aprì in un sorriso enorme. Il suo piccolo Teddy era lì con lui.
<Teddy!> e corse a prenderlo in braccio.
<Come..?> iniziò la domanda ma Ron lo interruppe.
<Andromeda lo ha portato qui. Ha fatto una sorpresa a tutti. Ha detto che è giusto che stia anche con te> mentì ma non del tutto. Alla fine era per un motivo buono e nessuno disse niente.
<Haaawy> esclamò il piccolino alzando le manine e sorridendo.
<Ciao piccolo Teddy. Come stai? Ti sei divertito dalla nonna Andromeda?> sapeva che non poteva rispondere ma gli piaceva parlare con il bimbo. I suoi capelli cambiarono colore per un attimo da azzurri a gialli e capirono che stava bene. I capelli avevano iniziato a cambiare in base alle emozioni. Rosso era rabbia, giallo era felicità, rosa era amore e grigio era tristezza. Tirò una folata di vento freddo, infatti Teddy si strinse di più verso il suo padrino che lo avvolse stretto e con ancora il sorriso disse <Andiamo, la cena dovrebbe essere pronta> e tutti più leggeri camminarono parlando allegramente fino alla Sala Grande. Entrando tutti si girarono verso di loro i capelli di Teddy divennero blu scuro/viola. Probabilmente era frustrazione. In troppi li stavano fissando.
<Nessuno ha fame oggi?> disse Ron piccato. Tutti si girarono di nuovo sui loro piatti sussurrandosi cose tra loro. Sicuramente pensarono che fosse il figlio di Harry, ma erano molto in alto mare.
<Ragazzi ma oggi che giorno è?> chiese la rossa tutt'un tratto.
<È martedì. Perché... Accidenti! Stasera dobbiamo parlare del secondo anno di Harry!> disse Hermione.
<Menomale che ti sei ricordata> disse Harry a Ginny che lo baciò con un sorrisino compiaciuto.
Così finita la cena, in cui Teddy si addormentò sulle gambe del moro, i piccoli si alzarono e rimasero quelli dal 5 anno in sù. I 6 e Teddy si alzarono e Un Harry tranquillo iniziò a parlare.

Ti avrei scelto in ogni caso - HINNY. CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora