13-Pensieri..

3.6K 97 7
                                    

I capitani erano Charlie ed Harry, i due cercatori (che avrebbero giocato anche da cacciatori). Con il primo giocavano George da cacciatore e Percy da portiere. Con il ragazzo dagli occhi verdi in porta stava Ron e l'altra cacciatrice era Ginny. Bill quel giorno era tornato a casa da Fleur e Hermione era con il piccolo Teddy stava sotto un albero a leggere Beda e il Bardo.
La partita era iniziata e da subito la squadra dei più giovani era andata subito in vantaggio. Harry e Ginny si capivano senza guardarsi e quindi riuscivano a fare delle azioni incredibili. Charlie, Percy e George a volte smettevano di volare per guardare la loro sorellina a bocca aperta.
<Sorellina ma da quando sei diventata così brava?> erano tutti scioccati.
<Sai Georgie, da quando avevo 6 anni mentre mi allenavo da sola di nascosto visto che voi maschi non volevate farmi giocare perché ero piccola e femmina> era un po' irritata.
<Wow> era l'unica cosa che riuscirono a dire. Nel frattempo Harry stava cercando dappertutto il boccino. Guardava ovunque: girò due volte intorno alla tana e sorvolò il bosco li vicino alla ricerca del bagliore oro che però non vide da nessuno parte. Ma poi una scia oro apparve ed era proprio vicino a Teddy che con le sue manine provava ad acciuffare la pallina alata che stava proprio sopra di lui. Fece un paio di azioni con Ginny e segnarono ogni volta, erano in vantaggio di 70 punti. Poi senza dare nell'occhio si avvicinò a Hermione con la scusa di chiedere come stava il bimbo e con uno scatto prese il boccino.
<Ragazzi!> e mostrò la pallina immobile nella sua mano. Ginny gli saltò addosso e lui perse l'equilibrio e cadde iniziando a ridere fortissimo insieme agli altri che avevano assistito alla scena.
La ragazza di Ron si avvicinò con Teddy e lo mise in braccio al suo padrino che gli fece il solletico facendolo ridere. E fu lì che successe una cosa incredibile.
Io piccoletto aprì la bocca per "parlare" ma al contrario dei soliti versi dolci e buffi di sempre ne uscì un <Aa..wy. Hawy> come a chiamare Harry. Tutti si girarono felici verso di lui che guardava il bambino con un sorriso enorme. Ginny lo prese in vita, Hermione si attaccò al suo braccio e Ron mise una mano sulla spalla dell'amico tutti felici e il moro non poté trattenere una lacrima di gioia.
Quando lo dissero alla signora Weasley era al settimo cielo.

Nei giorni seguenti c'era molto movimento in casa Weasley perché mancavano pochi giorni al 17 compleanno della piccola di casa, anche se ormai di piccolo non aveva più niente.
Harry era ansioso perché aveva pensato a un regalo perfetto ma aveva paura che non potesse piacergli. Aveva più volte provato a chiedere aiuto a Hermione (parlare con Ron era fuori discussione) ma quando si decideva di parlarle cambiava subito idea.
Ginny si era accorta di questo nervosismo che non riusciva a spiegarsi, arrivò a pensare che lei avesse sbagliato qualcosa.
<Ginny stai calma> le diceva con tono rassicurante la riccia ogni volta che parlavano.
<Ma Herm, se avessi sbagliato qualcosa?> chiese lei seriamente spaventata.
<Non hai sbagliato niente tu. Ho visto come ti guarda e l'unica altra persona a cui riserva quello sguardo è il piccolo Teddy. Hai ancora dei dubbi?>
<Davvero? Non ci ho mai fatto caso>
<Ma te dove guardi?!>
<Beh ci sono altre cose su cui mi soffermo> disse la rossa in modo vago, poi velocemente aggiunse <a volte> era rossissima e molto imbarazzata ma non poteva mentire alla sua migliore amica o l'avrebbe scoperta subito.
<GINNY!!> urlò la più grande scandalizzata dai pensieri che passano per la testa all'amica sul suo quasi-fratello.
Anche a me è capitato di pensare certe cose con Ron.
Pensò sempre lei. Ma tanto la testa rossa non l'avrebbe mai scoperta.
<Come se non sapessi che almeno una volta hai pensato le stesse cose sul mio adorato fratellone> sbuffò Ginny divertita.
Ecco appunto.
Hermione diventò un pomodoro umano cosa che scatenò l'ilarità della più giovane che la rassicurò dicendo <Tranquilla, capita> guadagnandosi uno sguardo di fuoco e un cuscino in piena faccia.
<Vuoi piantarla Ginny?> urlò <Giuro che se continui vado da Harry e gli dico tutto>
La piccola Weasley sbiancò <Non oseresti> riuscì a balbettare.
<Oh scommettiamo? HARRY> e la riccia uscì correndo per evitare di essere affatturata ma finì per andare a sbattere al suo migliore amico e facendo cadere entrambi con un bel tonfo sul pianerottolo. Lui l'aveva presa al volo per far sì che non si facesse male e dopo che si guardarono scoppiarono a ridere come due bambini e si alzarono dal pavimento alquanto scomodo. Ginny si affacciò allo stipite della porta e lanciò un'occhiata poco simpatica alla sua amica appena alzata.
<Hermione Granger tieni quella boccaccia chiusa o ti ripagherò con la tua stessa moneta> e ghignò. Hermione aprì la bocca ma non parlò, si limitò a salire al piano di sopra per andare in camera del rosso per andare a dormire. Harry diventò di nuovo nervoso essendo da solo con Ginny. Non poteva permettersi di sbagliare il giorno del compleanno della sua ragazza.
<Harry che ti succede?>
<Ehm.. niente Ginny>
<Non raccontarmi cazzate vedo che c'è qualcosa che non va> sputò un po' troppo in fretta lei.
<No davvero non è niente. Sono solo stanco> disse lui sbadigliando. Nell'ultimo anno aveva imparato a mentire piuttosto bene.
<Sicuro?> annuì. <Bene allora vieni andiamo a dormire> lo prese per mano e chiuse la porta. Cambiarono il picoletto, gli misero il pigiama e lo lasciarono nella culla accanto al letto.
<Buonanotte> disse lei in un sussurro.
<Notte amore mio> le baciò la testa e si addormentarono.

Ti avrei scelto in ogni caso - HINNY. CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora