53-Il nome

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Harry era l'uomo più felice del mondo. Al lavoro stava andando tutto alla grande, essere il Capo d'Ufficio gli permetteva di stare a casa più spesso per occuparsi di Ginny che era all'ottavo mese e non ne poteva più. Aveva sempre fame e i dolori erano sempre più frequenti.
<Harry sono una balena> continuava a ripetere da almeno mezz'ora.
<Amore per me sei sempre bellissima>
<C'è il gelato?>
Una risata echeggiò nel salotto dei Potter.
<Ah ti faccio ridere eh Potter?! Vorrei vederti a te a tenere tuo figlio nella pancia nove mesi e ne riparliamo> e l'uomo rise ancora più forte. E da lì fu inevitabile la partenza di un cuscino diretto direttamente sui suoi occhiali che caddero a terra e si ruppero a metà. Harry si fermò un secondo a guardarli: si erano rotti sul ponte del naso proprio come quando era piccolo e suo cugino si divertiva a picchiarlo. Prese un pezzo di scotch e li sistemò alla buona e li guardò. Tutti i ricordi dolorosi passati dai suoi zii tornarono alla mente e un sorriso nostalgico e carico di rancore spuntò sul viso.
<Amore stai bene?> chiese Ginny preoccupata, suo marito non aveva quello sguardo da quando la guerra era finita. Rivederlo non era un buon segno.
<Harry?> riprovò vedendo che non aveva mosso un muscolo, stava solo a guardare quegli occhiali che stranamente aveva fissato con lo scotch. Sentire il suo nome uscire dalla bocca della moglie sembrò risvegliare il moro che piombando nella realtà venne assalito da uno scatto d'ira talmente forte che gli occhiali vennero lanciati con forza contro la parete di fronte. Ginny, per quanto le sue condizioni le permisero, saltò in piedi trovandosi davanti al giovane che respirava affannosamente.
<Ehi tranquillo sono solo occhiali> allargò le braccia come a una richiesta silenziosa e infatti poco dopo si ritrovò suo marito tremante stretto a lei.
<Mi vuoi dire che succede?> lui ancora tremando scosse la testa. <Me lo dici quando sei pronto. Me lo prometti?> e ottenne un cenno di assenso esitante. I Dursley erano sempre stato un argomento delicato per lui, nessuno ne aveva mai realmente parlato con lui. Non che fosse la priorità ma Harry declinava sempre il discorso. Ma da Ginny non poteva più scappare, lei aveva il diritto di sapere cosa gli avevano fatto. Erano state tante le volte che avrebbe avuto voglia di parlarne con Ron e Hermione ma durante Hogwarts avevano sempre la mente occupata da altre cose. Finita la guerra tutto era tranquillo e sereno e il prescelto non aveva più voluto sapere di riportare a galla cose che andavano dimenticate.
Se ne andò in cucina ritornando poco dopo con la vaschetta di gelato in mano.
<L'ho comprato ieri> disse porgendolo alla moglie e mettendole una mano sulla panciona.
Sorrise sentendo che il loro piccolo si stava dimenando furiosamente desideroso di uscire.
<Non abbiamo ancora deciso come chiamarlo>
<O chiamarla. Non sai se è una femmina> aggiunse dolcemente la rossa.
Harry non rispose. Sperava con tutto il cuore che il primo dei suoi figli fosse un maschio ma anche con la femmina sarebbe stato ugualmente felice. Sarebbe diventata la sua principessa e l'avrebbe viziata come ogni padre fa con la sua piccolina.
<Io un nome in mente ce lo avrei> continuò la moglie sedendosi sul divano. Il giovane uomo si sedette al suo fianco.
<Quale?> lei non rispose subito. Era sicura del nome e anche del sesso del suo bambino, nonostante lei ed Harry avessero deciso di non volerlo sapere. Il suo istinto le diceva che sarebbe stato un maschio, e l'istinto di Ginny non sbagliava mai.
<James> disse come se fosse ovvio <E se è una femmina io pensavo a Lily> e accarezzò una guancia di Harry che aveva gli occhi lucidi.
Poi sempre la rossa aggiunse.
<Visto da quanto si muove il nome azzeccato sarebbe James Sirius Potter. Cosa ne dici?> lui riuscì solo ad annuire. Era perfetto.
Sua moglie aprì le braccia e lui la strinse forte. Baciò delicatamente la pancia scoperta della ragazza e sussurrò piano.
<Ehi piccolo, mamma dice che sarai un maschietto e io mi fido di lei. Sappi che papà ti ama già e lo farà per sempre. Non dimenticarlo mai> e baciò di nuovo la pelle scoperta. Scordandosi dei Dursley e di tutto il resto, in quel momento c'era solo suo figlio James Sirius Potter.

Ti avrei scelto in ogni caso - HINNY. CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora