Erano ancora lì, in mezzo al campo da Qudditch a festeggiare i neo-sposini. Ginny ancora tremava dalla felicità e non riusciva a lasciare il braccio del suo fidanzato. E dopo aver ringraziato per le ennesime Congratulazioni, senza tante cerimonie, Harry se la trascinò via dalla bolgia per passare un po' di tempo solo con lei. La prese per mano e si mise a correre e lei non poté che fare lo stesso, seguendolo.
<Harry dove stai andando!> era quasi più un'affermazione che una domanda.
<Non lo so> e continuava a correre. Una gamba dietro l'altra, la mano di Ginny nella sua e il cuore che batteva prepotentemente contro il petto dall'emozione. Entrarono nel castello e le gambe li portarono da soli alla loro piccola torretta. Entrati, chiusero la porta e si guardarono. Avevano il fiatone per la corsa. Erano persi negli occhi dell'altro: verde brillante e nocciola con riflessi oro. Lui si avvicinò a lei e la prese per la vita spingendo il suo corpo contro quello della rossa che non batté ciglio. Era innamorata persa e ora lui gli aveva chiesto di sposarlo per non lasciarla andare mai più. Non ebbe il tempo di pensare ad altro che due labbra familiari si posarono delicatamente sulle sue. Lei rispose a quel tocco dolce che in poco tempo diventò più intenso e pieno di passione. Il ragazzo si girò di 180 gradi e lei si ritrovò schiena al muro intrappolata dal corpo grande e muscoloso di Harry. Le sue mani viaggiavano sotto la maglia di lui per poter sentirle sue come se ne avesse disperato bisogno. Lui scese a baciarle il collo con le mani che erano scese sul sedere di lei per tirarla su. Sentendo le gambe incrociate dietro la sua vita che lo spingevano contro la vita della rossa lo fecero impazzire. E da lì nessuno dei due riuscì più a tenere il controllo di sé stesso. Lui continuando a baciare la ragazza, che puntualmente si faceva sfuggire un gemito di piacere, la portò su una vecchia cattedra stendendosi sopra di lei. Si guardarono e poi Harry senza pensarci si tolse pantaloni della divisa e boxer per poi fare lo stesso con Ginny che dal basso lo guardava quasi a supplicarlo di fare veloce. Una volta nudi non persero altro tempo e lui entrò piano dentro di lei che inarcò la schiena dal piacere stringendo i bordi della cattedra. I movimenti divennero sempre più forti e veloci e nessuno dei due voleva smettere. I baci non mancavano e quando la rossa sentì una parte del collo pizzicare lievemente capì che lui l'aveva segnata con un succhiotto come a dire "stai alla larga, lei è mia" e questo pensiero la fece sorridere. Con le ultime due spinte arrivarono alla fine entrambi e si lasciarono andare stesi sulla cattedra felici come una Pasqua.
<Ti amo piccola rossa>
<Anche io occhi verdi>
<Dovremmo andare a fare una doccia tu che dici, bagno dei prefetti?>
Lei annuì piano e si vestirono un po' alla come capitava bramando intensamente l'acqua calda e profumata del bagno al quinto piano. Quasi si trascinarono fino alla porta della stanza e una volta dentro si abbandonarono completamente alla dolce acqua e le sue carezze.
Harry si appoggiò al bordo della vasca e Ginny si accoccolò al suo petto addormentandosi poco dopo. Il ragazzo si intenerì alla vista della sua ragazza in quelle condizioni: piccola e indifesa. Era bellissima. La prese in braccio e la tirò fuori dall'acqua coprendola subito con un'asciugamano per non farla ammalare e poi la seguì. Appellò il suo pigiama e la vestì, facendo le stesse cose per lui. Le mosse sulle spalle il mantello per coprirla dall'aria fredda della sera del castello, anche se era maggio con il buio era piuttosto freddo ancora. Camminò verso la Sala Comune beandosi della vista della rossa così pacifica mentre dormiva. Sorrideva. Probabilmente stava sognando tutto quello che era successo. Avevano vinto la coppa di Quidditch del loro ultimo anno, aveva ricevuto la proposta di matrimonio dal ragazzo che ama da quando aveva 10 anni e poi con lui aveva fatto l'amore per non si sa quanto tempo fino a crollare addormentata mentre si facevano il bagno. Anche Harry sorrise ripensando alla giornata e l'occhio cadde su quel piccolo anellino che lei teneva al dito. Era perfetto. Come lo era lei agli occhi del prescelto. Finalmente in un futuro sarebbero diventati una famiglia. Ed Harry non poteva che essere più felice.
Il suo passo si arrestò davanti al quadro della signora Grassa che chiese la parola d'ordine.
<Albus Silente> e questa li fece passare. Il bambino sopravvissuto si diresse direttamente verso il loro dormitorio e si distese nel suo letto con Ginny che si appoggiava con la testa sul suo petto e stringendolo per la vita. Lui le mise una mano sulla testa e l'altra su un fianco così da non farla scappare. Si coprirono e lui cadde tra le braccia di Morfeo.
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Ti avrei scelto in ogni caso - HINNY. Completata
FanfictionCome andrà avanti la storia tra Harry e Ginny dopo la battaglia di Hogwarts? #1-hinny (27/07/2020) #1-ginny (03/04/2021)