Era un martedì pomeriggio e il bambino sopravvissuto camminava in silenzio pensando a lei. E quando sentì la sua voce chiamarlo pensò di esserselo immaginato. Continuò a camminare ma si sentì di nuovo chiamare <Harry per favore aspetta un secondo>
<Cosa vuoi Ginny?> disse il ragazzo cercando di nascondere la voce tremante.
<Parlare. Ecco cosa> disse la rossa
<E DI COSA DOVREMMO PARLARE?!> esplose il ragazzo voltandosi <NON HO NIENTE DA ASCOLTARE, SOPRATTUTTO DA TE...... me ne vado ciao> e fece per ritornare sui suoi passi ma Ginny gli prese il polso guardandolo con occhi imploranti.
<Sentiamo allora> si arrese Harry spazientito <ma fa veloce> e si sedette su un mobile li vicino.
<Mi volevo scusare per.. quello che ho detto dopo la guerra e...>
<Un po' scarse come scuse Weasley> interruppe sgarbatamente il Moro cercando di infastidirla.
<Inutile che provi a infastidirmi Harry chiamandomi per cognome. Lasciami finire. Quindi stavo dicendo che mi sento in colpa per quello che ti ho detto so quanto hai sofferto> continuò con un filo di voce lei, abbassando lo sguardo.
<No che non lo sai, Ginny> interruppe di nuovo Harry <Non sai come ci si sente a essere soli in giro per il paese a cercare degli oggetti di cui non sai nulla senza nessuna strada da seguire. Non sai com'è ad essere ricercati dal mago più oscuro del nostro tempo e nello stesso momento dal Ministero e sapere che entrambi ti vogliono morto. Noi sai come mi sentivo ogni giorno quando mi svegliavo ed ero allo stesso punto di partenza del giorno prima o quando dovevo portare un dannato horcrux al collo perché non sapevo come distruggerlo. Non sai com'è accendere la radio ogni 3 ore per sentire se la scuola era stata attaccata e qualcuno di voi fosse rimasto ucciso. Non sai come mi sono sentito abbandonato quando Ron se n'è andato perché pensava che ci fosse qualcosa tra me e Hermione e come sono stato male vedendo di non essere in grado a far accennare un sorriso alla mia migliore amica, mia sorella da quando avevo 11 anni. Non sai niente Ginny, di quello che è successo e io che volevo sfogarmi con te perché sapevo che mi avresti ascoltato. Pff sono proprio uscito di testa. Volevo solo sapere come stavi ma tu ovviamente te ne sei fregata altamente e hai preferito spararmi addosso tutta la merda che sentivi che ti schiacciava da dentro. Ti avrei ascoltato sai, se ne avessi sentito il bisogno> e sbuffò di nuovo poi riprese la sua camminata.
<Ah certo adesso te ne vai eh> gli urlò dietro la rossa <Sappi Harry che hai ragione non so un cazzo di quello che hai passato là fuori ma se pensi che anche qui sia stato bello ti sbagli> le lacrime avevano iniziato a rigarle le guance ma lei le asciugò subito perché non voleva mostrarsi debole. <Tu credi che assistere alle lezioni di "Arti Oscure" sia stato divertente vero? Ti facevano usare le maledizioni senza perdono su quelli del primo e secondo anno e se ti rifiutavi i Carrow la usavano su di te. E sai quante volte lo usata io sui primini? Nemmeno una. Non mi sono mai azzardata ad alzare la bacchetta contro quei poveri piccoli e pur di non farli soffrire me la prendevo io la Maledizione Cruciatus in pieno ma vedo che non ti importa di me quanto a me (come pensi tu) non sia importato di te> il ragazzo si congelò sul posto.
<È questo che pensi? Che non mi importi di te? Pensi davvero questo dopo che sono venuto a provare a consolarti perché tuo fratello era rimasto ucciso, dopo che era una vita che non potevo guardarti dritta negli occhi, abbracciarti baciarti... Se per te questo è menefreghismo mi dispiace per te Ginny ma abbiamo un idea diversa di ciò che importa o no. Adesso se non ti dispiace ho da fare>
<NO TE ADESSO NON TI MUOVI DA LÌ> urlò disperata la ragazza sapendo che se avesse girato l'angolo sarebbe stato perso per sempre
<È TUTTO L'ANNO SCOLASTICO CHE HO ASPETTATO IL TUO RITORNO E QUANDO FINALMENTE SEI TORNATO PER UNA CAZZO DI ORA HO PENSATO VERAMENTE CHE TU FOSSI MORTO. IL RAGAZZO CHE AMOAVO ERA ANDATO E NON SAREBBE MAI PIÙ TORNATO. MA POI ALLA FINE HAI SCONFITTO VOLDEMORT E HO PERSO MIO FRATELLO.
IO NON SONO BRAVA COME TE A MANTENERE CALME LE MIE EMOZIONI SONO FATTA COSÌ.
PENSI CHE NON MI SIA SENTITA UNO SCHIFO QUANDO TE NE SEI ANDATO?>
<Basta Ginny> disse Harry con una calma che fece gelare il sangue alla ragazza
<Harry ma cosa diavolo stai dicendo?> disse confusa lei.
<Ho detto basta con queste scemenze> disse tenendola per i polsi incollata al muro.
Lei lo guardava incredula. E si rese conto che erano pericolosamente vicini. I loro occhi si incontrarono: era da tanto che non vedeva quegli occhi verdi. E notò che avevano uno strano luccichio. Nessuno dei due voleva interrompere il contatto visivo. Il respiro sempre più affannoso e il moro che si avvicinava sempre di più.
<Co.. cosa intendi d..ire con> biascicò lei
<Intendo che non me ne frega più niente> e la baciò più felice che mai. Ginny esplose. Quando i polsi furono liberi gli buttò le braccia attorno al collo e lui la strinse a sè tenendola per i fianchi e approfondendo il bacio. Sentì le sue piccole mani arrivare fino si suoi capelli scompigliandoli ancora di più. Harry la sollevò da terra continuandola a baciare con tutta la passione che si sentiva in corpo e lei non aspettava altro che quel momento. Quando si staccarono erano tutti e due felici ma la piccola di casa Weasley iniziò a picchiare il moro tirandogli pugni sul braccio.
<Ahia.. ehi Gin.. basta ti preg.. mi fai male> disse tra un lamento e l'altro. La ragazza rispose a tono <Stupido idiota di un Potter. Ti sembra il modo di sparire senza dire nulla?! Mi hai fatto sentire in colpa per due settimane!!>
<Ben ti sta> disse in un sussurro il ragazzo
<Come scusa?!> lei lo aveva sentito
<Niente...> fece finta di nulla lui.
La prese per mano, le lasciò un altro bacio fugace e partirono alla volta della sala comune con un sorriso ebete entrambi. Troppi felici per dire qualcosa. Finalmente erano tornati insieme.
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Ti avrei scelto in ogni caso - HINNY. Completata
FanfictionCome andrà avanti la storia tra Harry e Ginny dopo la battaglia di Hogwarts? #1-hinny (27/07/2020) #1-ginny (03/04/2021)