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<Come fai a fidarti?> gli disse Ron all'orecchio.
<Ho visto i suoi occhi> rispose solo lui.
<Ah quindi tu ti fidi per degli stupidi occhi>
<No, mi fido perché quando parlava non aveva il solito sguardo da spaccone ma aveva gli occhi spenti e vuoti>
<Bah io mi fido di te>
Harry guardò ancora una volta il biondo negli occhi per cercare traccia di bugia ma non trovandone allungò il braccio e strinse la mano.
<Bene Draco adesso sei uno di noi. Perché non chiami Astoria e ce la presenti?> Harry era stanco di litigare, stanco di essere in conflitto, era stanco di tutto. E Malfoy aveva chiesto scusa veramente pentito.
<D-davvero?> guardò anche gli altri. I due ragazzi annuirono e le ragazze sorridevano felici.
<Ti sembro uno che scherza?> chiese il moro divertito.
<Ok.. la vado a chiamare> e scomparve. Ognuno tornò vicino alla sua ragazza e Ginny sussurrò a Harry <Sei stato bravo> lui sorrise e la baciò. Draco Malfoy era di nuovo sulla porta ed esordì con <Ragazzi.. lei è Astoria>
Lei era imbarazzatissima ma quando il ragazzo le diede un bacio sulla tempia si sciolse un po' <Ehm ciao ragazzi> si presentarono e alleggerita la tensione cominciarono a parlare e conoscersi e ridendo di eventi passati.
<Comunque Gran-Hermione, gran bel pugno. Non me lo scorderò mai penso> e tutti risero al pensiero del loro terzo anno tranne Harry. Ripensare all'anno in cui aveva conosciuto Sirius gli faceva male perché era l'unico che avesse mai considerato come un padre.
<Ho detto qualcosa di male?> chiese Draco preoccupato vedendo lo sguardo di Harry.
<Eh? Oh no no, stavo solo pensando> e fece un sorriso finto. Non voleva rovinare il bel momento spensierato. Ginny ed Hermione non ci credettero ovviamente ma non dissero nulla.
Ben presto arrivarono a casa e i loro cuori presero a battere forte perché la scuola non era mai stata così bella. Gli otto ragazzi si presero per mano e andarono verso le carrozze però prima salutarono il guardacaccia: Hagrid.
<Harry, Ron, Hermione! Che bello vedervi di nuovo>
<Anche per noi è bello poter finire l'anno sperando che sia tranquillo> dissero con un sorriso.
<Oh Ginny, Luna, Neville non vi avevo visto ragazzi! E.. Malfoy?>
<Tranquillo Hagrid lui è a posto abbiamo fatto pace> disse Harry.
<Bene mi fa piacere> e si allontanò urlando <PRIMO ANNO! Da questa parte> guardarono i primini spaventati e meravigliati allo stesso tempo come lo erano stati loro anni prima.
Si diressero con molto imbarazzo verso le carrozze seguiti da sussurri eccitati e dita puntate e cercarono di evitare sguardi ammiccanti fallendo miseramente. Ragazzi e ragazze eccitati erano ovunque, troppi per i gusti del gruppo.
Tutto fu spazzato via quando rimisero piede nella Sala Grande. Harry si sentì svenire, era bellissima. Essendosela presa con calma il gruppetto era uno degli ultimi e tutta la sala ammutolì al loro arrivo e la preside con gli insegnanti li accolsero con un gran sorriso. Soprattutto perché a fianco di Harry c'era Draco, l'unico serpeverde ad essere tornato per finire gli studi. Il moro che apriva il gruppo barcollò i dietro perché vedere quella sala lo riportava a tre mesi prima dove per terra c'erano solo corpo morti tra cui quello di Fred, Tonks e Remus...
Gli occhi pizzicarono e le palpebre cominciarono a sbattere più velocemente. Non voleva entrare. Voleva andare a dormire e non pensare a niente. Sentì però tre mani sulla sua schiena tenerlo in piedi e poi una di queste scivolare a prendere la sua.
<Noi siamo qui per te> Hermione era fantastica, diceva sempre le cose giuste. Chiuse gli occhi prese un respiro profondo e percorse a testa alta il corridoio centrale per andare dalla  McGrannit seguito dai suoi amici, vecchi e nuovi. La preside si alzò e andò loro incontro abbracciando il Golden trio come se fossero figli suoi lasciando la Sala a bocca aperta.
<Ragazzi dopo la cena vorrei che tornaste al tavolo degli insegnanti ho da dare un annuncio importante e vorrei che voi lo diate con me>
<Certo professoressa> e si sedettero al tavolo dei grifoni.
I bambini del primo anno fecero il loro ingresso e nello stesso istante arrivò anche il famoso cappello che cantò una canzone diversa dal solito. Era dedicata a tutti i caduti e ciò non poté che lasciare che tutti quelli del sesto e settimo anno più l'anno di Harry, con le lacrime agli occhi e un buco nel petto all'altezza del cuore. Ginny piangeva piano nel petto del suo ragazzo che piangeva con lei ma non lo dava a vedere perché voleva farsi vedere forte ma fallì miseramente. Ron era messo come lui.
Lo smistamento andò bene e ogni nuovo piccolo Grifondoro fu accolto da grandi urla e applausi.
Come al solito il Weasley si ingozzò come se non mangiasse da mesi provocando grande disgusto in Hermione.
<Ronald! Ti sembra il modo di mangiare?!> ricevette solo un grugnito in risposta e delle risatine soffocate dei suoi migliori amici. La cena finì con la McGrannit che si alzò dalla sedia su cui un tempo stava Silente.
<Ragazzi bentrovati> iniziò raggiante <ho alcuni avvisi da dare. L'accesso alla Foresta è proibito a qualsiasi studente, non che a qualcuno sia mai interessato eh Potter, Weasley?!> tutta la sala rise di gusto compresi i ragazzi presi in causa che non poterono che darle ragione alzandosi in piedi e inchinandosi in modo buffo gesticolando per far gli scemi. <È inoltre vietato qualsiasi tipo di duello nel corridoio tantomeno una rissa sia chiaro, o sarete in punizione per almeno un mese. Per qualsiasi chiarimento chiedete al custode Gazza. E ora vorrei dire a tutti voi qualcosa di importante insieme a 6 degli studenti migliori a cui ho potuto insegnare: Potter, i due Weasley, Granger, Paciock e Malfoy>
I ragazzi un po' imbarazzati si alzarono e si avviarono sorridenti. Harry aveva una mano attorno alla vita di Ginny che ridendo gli disse
<Tutte le ragazzine mi stanno fulminando con lo sguardo>
<Anche a me non risparmiano certi sguardi. In fondo sono il ragazzo della bella e popolare Ginny Weasley> rimandò sempre ridendo lui. Si guadagnò uno scappellotto e un bacio davanti a tutta la scuola.
<Bene ragazzi non sto a presentarveli di nuovo tanto saprete anche il loro numero di scarpe ormai> e qui altre risate dalla Sala Grande.
<Comunque ciò che avevo da dire è...>

Ti avrei scelto in ogni caso - HINNY. CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora