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I ragazzi erano sconvolti. Harry non piangeva mai, non lo aveva mai fatto. E ora lo vedevano li in ginocchio davanti alla tomba dei suoi a singhiozzare come un bambino. Si strinse il cuore a tutti. Le ragazze piangevano con Harry ma in silenzio e anche Ron aveva lasciato sfuggire una lacrima,  sconvolto per il suo migliore amico.
Però non potevano lasciarlo così, allora Ginny fece un passo verso di lui lo staccò delicatamente e se lo strinse forte al petto. Lui era diventato un automa, non faceva più niente di sua spontanea volontà.
La ragazza odiava vederlo soffrire così. Non poter riuscire a calmarlo la faceva sentire inutile. Il ragazzo ancora singhiozzava ancora ed era sempre attaccato ai vestiti della ragazza come per avere un appiglio per non cadere nell'oblio.
<H-Harry, ti prego. Basta piangere> anche lei stava piangendo ma doveva trovare il modo di calmare lui o avrebbe avuto un attacco di panico.
<Harry ci siamo noi qui non sei solo e loro non vorrebbero vederti così, lo sai> niente ora aveva anche iniziato a tremare. La febbre del giorno prima non gli era ancora passata e in quel momento lui era bollente. Piangere gliela aveva alzata. Hermione prese la parola perché aveva notato che la sua amica era troppo sconvolta per trovare un modo di calmarlo. Si inginocchiò anche lei vicino ai due e si prese Harry e lo strinse come aveva fatto Ginny. Gli mise la testa nell'incavo del collo e gli mise una mano dietro la testa come si fa ai bambini e l'altra gli accarezzava la schiena.
<So a cosa stai pensando ma non lo permetterò okay? Non non possiamo vivere senza di te> lui annuì piano consapevole che sua sorella aveva ragione. <Siamo sempre stati con te e non ti lasceremo adesso che potremmo vivere tranquilli. Mi hai salvata da un troll, senza di te non sarei qui e non eravamo nemmeno amici. Pensi che ora che sei il fratello che ho sempre voluto ti lasci in balia di te stesso? Harry per favore non posso vivere in pace sapendo che te, Ron o Ginny stia male o in pericolo> poi sussurrò piano al suo orecchio così da farlo sentire solo al moro <Io ho bisogno di te fratellino, ti voglio bene> il prescelto in risposta la strinse ancora di più.
<Ci alziamo ora? Ti devi riposare. Te e la tua maledetta voglia di uscire anche quando stai male> lui sospirò più forte e lei lo prese come una risata. Lo tirò su in piedi e lui la abbracciò di nuovo <Grazie Hermione per qualsiasi cosa. Ti voglio bene anche io, non sai quanto> lei gli baciò la fronte e si rese conto che scottava davvero tanto, troppo. Dovevano andare a casa.
Così si presero per mano e si smaterializzarono alla Tana. Appena dentro Molly lo accolse come sempre solo che non vide Harry.
<Harry?> chiese preoccupata viste le facce dei figli e della riccia.
<Sarà salito in camera perché ha ancora la febbre e per lui è stata una mattinata... intensa> spiegò Hermione.
<Sarà stato lo stesso per voi. Come state?> chiese la donna.
<Scon-volti mamma. Non ho mai visto niente del genere e nemmeno Harry in quelle condizioni. È stato un colpo> aveva parlato Ron. Ginny si limitò a uscire in giardino. I due ragazzi rimanti si guardarono capendosi al volo così la ragazza salì le scale e il rosso uscì al seguito della sorella.
<Ginny!> lei non rispose. <Ginny vieni fuori voglio solo parlare>
Lei sbucò fuori da dietro un albero poco lontano.
<Cosa succede sorellina?> chiese gentilmente il maggiore sedendosi accanto a lei.
<Niente>
<Non mi raccontare cazzate. Che ti piaccia o no siamo fratelli e me ne accorgo se c'è qualcosa che non va> lei sbuffò rumorosamente.
<È per oggi.. mi sto odiando perché non sono riuscita a calmarlo. Mi sono sentita inutile>
<Sai che non te ne devi fare una colpa. Nemmeno io sono riuscito a fare niente>
<Si ma poi vedere Hermione che lo calmava così facilmente mi ha fatto sentire come.. non lo so.. un po' gelosa, capisci?>
<Si anche a me è capitato un sacco di volte con Harry ma mi sono reso conto che non è servito a niente. Poi Hermione ci era già passata attraverso uno di questi "attacchi di panico" di Harry>
<Che vuoi dire Ron?> chiese la ragazza curiosa.
<Beh pochi giorni dopo la guerra quando avevate litigato Harry ci aveva confessato che dal 2 maggio non voleva più vivere e in preda a una crisi ci aveva chiesto di... di uc-ucciderlo così che potesse stare tranquillo con la sua famiglia. Non eravamo sconvolti, voleva morire e voleva farlo per mano nostra. Hermione trovò il modo di calmarlo dopo due ore di pianti e singhiozzi. Dopo è crollato addormentato e siamo rimasti con lui finché non si è svegliato. Da lucido ha pensato bene di evitare questi discorso per sempre ma a quanto pare l'idea gli è tornata alla mente oggi o Hermione non avrebbe mai detto "so a cosa stai pensando". Lei ci arriva sempre in anticipo> la rossa aveva la bocca spalancata. Non poteva credere che Harry, il suo Harry avesse chiesto ai suoi migliori amici di ucciderlo perché si era stancato di vivere. Si diede della stupida e abbracciò Ron.
<Noi volevamo dirtelo ma lui ci ha chiesto di non farlo. Ha detto che non voleva farti preoccupare troppo visto che eri sconvolta per Fred e per la vostra litigata. Non voleva darti un peso in più. Lui ti ama davvero> lei si diede della stupida per la seconda volta. 
<Grazie di avermelo detto Ron>
<Non farne parola con Harry, se vorrà ne parlerà lui con te> lei annuì convinta e poi insieme tornarono dentro.

Ti avrei scelto in ogni caso - HINNY. CompletataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora