la ragazza lupo

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Quando torniamo in sala da pranzo indosso ancora la sua felpa, difatti gli alti mi guardano in modo strano, la regina sorridendo.
K:- scusatemi, mi sono persa e Luke mi ha prestato una sua felpa, stavo avendo un pochino di freddo.- dico sorridendo, e chiedendo perdendo, per il mio ritardo.
A:- non ti preoccupare tesoro. - dice la regina sorridendomi.
Demitri:- direi di aprire i doni che ti hanno portato, cara. - dice il re.
Una altra ragazza porta i regali della regina.
Il mio pacchetto con dentro un ampolla é l'ultimo postoato sul tavolino.
Il pacchetto di Luke viene spacchettato per primo, mostrando una cornice contornata di diamanti, contenete una foto di famiglia.
Il re le ha regalato un anello di diamante d'oro.
Anja, assieme a Jecob le hanno donato una collana a giro collo di perle.
Il mio regalo a confronto é molto meno.
La prima cosa che spacchettato sono i dolci, ed i suoi occhi si illuminano.
Poi alpre il pacco e prende in mano l'amopolla.
A:- cos'é- chiede con viso molto turbato.
Delle risate riempiono la stanza, Paris continua a prendermi in giro con le sue amiche.
Un occhiate di Luke e subito si zittiscono.
Ben ti sta stronza.
K:- l' acqua della grotta azzurra- dico sorridendo.
Il volto della regina sbanca, i suoi occhi si riempiono di lacrime.
A:- la grotta... La... La grotta azzurra.?- chiede.
Inizio a dubitare di aver fatto una cosa buona....
La regina si alza, e con lei anche io, mi abbraccia e inizia a piangere.
A:- ti ringrazio. - dice stringendo a sé.
Anja:- madre perché piangete.?- chiede sua figlia.
A:- vedi, figlia mia, quest'acqua é speciale. Puó curarti interiormente, ma anche al di fuori. Puó curare una ferita morale. E non solo. - dice lei asciugandosi le lacrime.
L:- e per questo piangi? - dice il mio ragazzo.
A:- solo i più degni possono raccogliere queste acqua, ed é un privilegio ed un onore riceverla, da un amazzone, perché il suo potere aumenta. - spiegha la regina.
Paris avanza con un pacco in mano.
P:- maestà, questo è per lei. Non é della stupida acqua. - dice porgendo la scatolina ad Amelia.
Quello che nessuno sa é che l' acqua sacra non va mai insultata.
K:- Amelia spostati- dico rialzandomi e indietregiando.
Lei mi guarda capendo ció che sta per accadere.
La terra inizia a tremare mentre l'ampolla si illumina di un blu con al suo interno dei fulmini che oltrepassano il vetro.
Non posso permettere che vengano feriti.
Apperro la boccietta stringendo a me.
Mi rannicchio su me stessa.
Non so cosa sto facendo ma l' istinto questo mi dice di fare.
Sento un energia potentissima, forse anche troppo.
una luce, proveniente dal' acqua,  irradia tutta la stanza.
Dopo di che, tutto sembra tornare alla normalità.
Mi alzo da terra, riposando l'ampolla sul tavolo.
K:- devi imparare a chiudere la bocca, quell' "acqua" è sacra, benedetta dalla dea luna, e non si farà di certo insultare da te. Se anche solo un misero fulmine, avesse colpito Amelia o chiunque altro presente in stanza, ti sarei saltata alla gola e ti avrei fatto soffrire talmente tanto, che mi avresti implorato di ucciderti. - mi avvicinò sempre di più alla ragazza il quale quarda i miei occhi, é impaurita, ma non può mostrarsi debole davanti il suo principe...
P:- non mi fai paura.- dice sorridendo.
P:- e lui non sarà mai tuo, lui é un reale e tu non sei altro che una cagna. - dice sorridendo.
Sento la rabbia ribollire nelle vene.
K:- non giocare con qualcosa che non conosci, non mi faccio problemi ad ucciderti. - detto ciò mi vado a risedere sulla sedia.
A:- tesoro stai bene? - chiede la regina proccupata.
K:- certamente maestà. - dico sorridendo.
Pb- quella stupida e insulta cagna, ha i vestiti del mio principe, non ha il diritto, poi non ha eleganza né stile, ci credo che il suo futuro marito la vuole far filare dritta. - dice la poco di buon sotto voce, alle sue amiche cameriere.
Sento i miei occhi cambiare colore, devo riacquistare la calma.
P:- anche la regina é impazzita... Avete visto come le da regione? Si dovrebbe dimettere e lasciar posto a me ed il figlio. Anche se... Sicuramente starà cercando di flesrtare con lei, per poi prendere il suo sangue. - continua a dire...
Addio calma
Spalancò gli occhi, il rosso risalta in tutta la stanza.
Demitri:- Kate che succede? - mi domanda il re Con sguardo serio.
K:- mi scusi, ma non accetto un comportamento simile. Posso passare sopra al fatto che quella stupida ed insulsa succhiasangue insulti me, ma se insulta le persone a cui tengoio passo sopra a lei.- le arrivò difronte, fronteggiandola, le sue amiche tornano a fare i soldatini.
Afferrò la ragazza per i capelli, trascinandola vicino il tavolo.
K:- prova a ripetere davanti alla regina quello che hai detto alle tue amiche, forza. - le dico sorridendo sadicamente.
Lei sbanca, iniziando a balbettare frasi senza senso.
Demitri:- Paris, cosa hai detto? Ricordati che anche se sei la figlia della sorella della tua regina, non hai l' immunità. Anche solo quello che hai detto a Kate é graze, ma per farla arrabbiare così qualcosa devi aver fatto. -
La ragazza abbassa la testa.
Anja:- Paris, cosa hai detto? - chiede la principessa.
Sara:- sicuramente avrà detto un altra delle sue stronzate, vi ricordate quando si é spacciata per Anja, dicendo a quel ragazzo di rago reale che era lei la principessa vampira. -
Luke scoppia a ridere, e con lui anche Anja, Jecob e Sara.
K:- non vuoi ripeterlo? Perfetto, tu con i capelli color nero e quei meravigliosi occhi ghiaccio, potresti gentilmente avvicinarti? - domando gentilmente, nei confronti della ragazza che non c'entra nulla In tutto ciò.
Lei si avvicina.
Demitri:- saresti così gentile da ripetere ciò che ha detto Paris- chiede il re.
P:- non ti azzardare. - si ila la ragazza, fissandolo con occhi rossi e colmi di odio, la corvina, indietregia intimorito.
K:- non sei nella posizione di minacciare, Paris. - dico tirandole di poco i capelli, lei fa una smorfia di dolore.
Amelia:-non ti succederà niente. - la rassicura la regina.
X:- ha insultato lei ed il principe, insinuando che lei dovrebbe rimettersi a causa della sua incompetenza e vicinanza, alla ragazza lupo. - balbetta nel dire queste parole, ma bastano per far ordinare al re, di chiudere Paris nelle segrete.