Louis: mi dispiace. Non avevo capito quanto fossi riluttante. Non avrei dovuto...
Fa una risata sarcastica.
Harry: tu mi hai tentato, lo ammetto. Ma ero perfettamente consapevole di quello che stavo facendo. E,come al solito, ho preso la decisione sbagliata.
Louis: è andata troppo oltre, è vero, ma la prossima volta...
Harry: la prossima volta? Stai scherzando?!
Louis: conosciamo i rischi e saremo più prudenti.
Harry: assolutamente no! È fuori questione che ti metta nuovamente in pericolo!
Louis: calmati! Dobbiamo solo riflettere su quello che è successo.Mi fissa. Il suo sguardo sconcertato non mi abbandona. Dopo un lungo istante, scuote la testa. Ha l'aria sconvolta, come se avesse ricevuto un pugno in faccia.
Harry: Non c'è nulla su cui riflettere!
Louis: Harry! Dacci tempo!
Harry: Louis, non rischierò mai più di metterti in pericolo!Si alza e incomincia a rivestirsi senza una parola. La gola mi si stringe.
Louis: sei arrabbiato con me?
Harry: mi sento in colpa!Sono distrutto. Ho la sensazione di perderlo...
Louis: Harry...Non importa cosa deciderai stanotte, quello che ho avuto con te resterà uno dei momenti più intensi della mia vita.
Harry: Non dire così...Mi alzo e gli avvolgo le braccia attorno al collo.
Louis: Non voglio perderti...Harry si acciglia e si china nuovamente verso il mio collo.
Harry: la ferita ha ripreso a sanguinare...faresti bene ad allontanarti.La sua voce è distante, lo sguardo perso nel vuoto. I suoi occhi iniziano a splendere. Non ho alcuna difficoltà a immaginare i suoi pensieri. Allora lo respingo delicatamente, e lui si stacca con difficoltà. So che sta combattendo nuovamente con i suoi impulsi. Non so come gestirò la situazione...invece di fuggire, prendo il suo volto tra le mani e lo costringo ad allontanarsi dal mio collo per riportarlo alla realtà. Non sembra essere nel suo stato normale. Il cuore mi pulsa nelle tempie. Starò giocando col fuoco, ma non mi importa. Lo amo e mi fido di lui. So che il vero Harry è qui,dentro questa creatura. Lo scuoto leggermente e mi faccio da parte, per portarmi al di fuori della sua vista.
Louis: sta lontano. Mi rivesto...
Harry: devi medicarti la ferita...Mentre mi infilo i vestiti, lo sento muoversi per la stanza.
Louis: Si può sapere che stai facendo?
Harry: sto cercando delle bende e del disinfettante...qualcosa da metterti sul collo...Pur furioso, resta considerato.
Louis: ti dico che sto bene! Mi sento solo un po' debole.
Harry: un po' debole...ti ho quasi svuotato del tuo sangue, Louis.Ritorna con tutto il necessario e mi mette una benda sulla ferita. Proprio quando inizio a pensare che tutto si sia sistemato e che abbia sopraffatto i suoi desideri, si adombra nuovamente. Si ritrae rapidamente, scuotendo la testa.
Harry: forse sarei dovuto stare lontano da te,alla fine. È stato uno sbaglio credere fosse possibile!
Louis: cosa?
Harry: siamo troppo diversi. È una causa persa.
Louis: ma,no...aspetta..cosa?
Harry: mi hai capito benissimo...Non so se dovrei essere a pezzi o furioso. Dopo tutte le difficoltà che abbiamo dovuto superare per stare insieme...l'antipatia che abbiamo provato l'uno verso l'altro, all' inizio...Non avrei mai scommesso sulla nostra coppia. E ora sta facendo marcia indietro, solo perché ha perso il controllo per cinque minuti?
Louis: vuoi davvero chiudere la nostra storia? In questo modo? Per quanto riguarda l'errore di stanotte, avrei potuto spaventarmi, gridare,giudicarti, ma ho scelto di fidarmi di te. E tu riesci solo a dire di esserti pentito! Mi prendi in giro?!
Harry: sono un assassino, Louis! Se restiamo insieme, finirò per ucciderti. È sicuro.Le sue parole mi gelano il sangue. Lo osservo infilarsi la giacca,bocca aperta e occhi offuscati. Ho l'impressione che il cuore mi si stia spaccando nel petto. Come può dire una cosa del genere? Mi sento tradito,rifiutato. Dovremmo fare fronte comune, invece di separarci, ma Harry è testardo. Si ostina a respingermi. Probabilmente crede che tutto sarà più semplice. Ma si sbaglia.
Louis: ma Harry...io ti amo...
Harry: meglio finirla qui. Sarai più al sicuro...
Louis: Non lo pensi davvero!
Harry: al contrario, non ho mai avuto le idee tanto chiare !Non cerco di nascondere il mio dolore.Mi sento solo abbandonato, improvvisamente a disagio, mezzo nudo sotto la coperta. Harry si allontana da me. Agisce come se non vedesse la sofferenza sul mio volto.
Harry: sarà meglio mettere più distanza possibile fra noi due.Prima che abbia il tempo di protestare si precipita verso la finestra e fugge via,senza guardarsi indietro.
Louis: aspetta...Ma è già lontano. Come può lasciarmi qui senza il minimo rimorso, senza una spiegazione valida? Mi ritrovo da solo,a rivestirmi, ancora a cercare di capire gli eventi appena avvenuti. Mi metto le scarpe e mi infilo la giacca, per poi andarmene. Mi sento devastato: avevo tanto aspettato questa serata. Vengo completamente scosso dai singhiozzi. Sembra volerci un'eternità, e anche il minimo rumore mi fa sussultare! Infine, vedo la villa. Accelero il passo, nella fretta di rientrare. In questo momento non sono lucido. Ci sono troppe informazioni che mi girano nella testa. Attraverso il giardino e passo dalla portafinestra del salotto. Una volta di sopra...mi fermo,sembrando un cane bastonato, di fronte alla porta della sua stanza, drizzando le orecchie. Ma nulla...neanche un suono. Busso delicatamente, in caso ci sia. Nessuna risposta. Come sospettavo. Giro la maniglia e apro. La stanza è immersa nell' oscurità. Chiaramente Harry non è tornato. Non mi sono ancora ripreso dal colpo che mi ha inflitto. Mi sento una nullità. Non credevo che un giorno avrei vissuto una rottura del genere. Del tipo "facciamo sesso e poi ti mollo! " ovviamente le cose non sono così semplici. C'è molto di più di questo! Ma non mi interessa. Non voglio essere razionale, pensare razionalmente, agire in maniera razionale! Ritorno nella mia stanza e,senza neanche svestirmi, mi lancio sul letto singhiozzando! Con la testa sepolta tra le lenzuola, lascio che le lacrime scorrano libere. Soffoco i miei gemiti nel cuscino. Non è il caso di allertare l'intera casa.Non devo scordare che i miei ospiti hanno un ottimo udito. Mi passo istintivamente una mano sul morso ancora dolorante, e faccio una smorfia di dolore. Come farò a nasconderlo, domani? Ci sono decisamente delle volte in cui non penso alle conseguenze delle mie azioni...e non oso immaginare le reazioni di Zayn e Niall. Non sono affatto degli idioti, quei due: capiranno immediatamente. Troverò una soluzione.
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Per la prima volta dal mio arrivo a Mistery Spell, ho difficoltà ad alzarmi dal letto. Ho gli occhi gonfi, a forza di piangere, e mi sento demotivato. Non ho più voglia di niente. Fosse per me,passerei tutto il giorno sotto le coperte. Ma non posso. Ma ho degli impegni, a cominciare da Allie, che ha bisogno di me per prepararsi per la scuola. Nonostante la mia apatia, mi basta meno di un quarto d'ora per buttarmi sotto la doccia e prepararmi. Afferro i primi vestiti che mi ritrovo tra le mani e mi pettino velocemente i capelli. Incrociando il mio riflesso allo specchio, noto il segno del morso è ancora rosso e gonfio. Mi affretto ad avvolgermi una sciarpa attorno al collo. Poi vado nella stanza di Allie, per svegliarla. Per una volta non fa storie. Un'occhiata alla mia faccia è sufficiente a capire che non avrei la pazienza di sopportare i suoi giochetti meschini.
Louis: avanti Allie! Sotto la doccia!
Allie:va bene, conosco la strada!Quando ritorna sono di fronte alla finestra, gli occhi persi nel vuoto. Non l'avevo mai notato ma, da qui, c'è una vista mozzafiato della proprietà. Immagino i tetti della dépendance del maniero,oltre i boschi. Ho una fitta al cuore nel ripensare a tutti i momenti che ho passato lì, con Harry.
CONTINUA...
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mi sono innamorato di un vampiro/ /Larry Stylinson
FanficLouis Tomlinson è un ragazzo tormentato che vuole lasciarsi il suo passato alle spalle,perciò decide di trasferirsi in un'altra città.Trova lavoro in una villa come babysitter, ma fin da subito nota qualcosa di strano. Rimarrà affascinato da un raga...