Notizie dal Ministero

151 19 25
                                    

Il fior de' tuoi gentili anni caduto
(Ugo Foscolo, In morte del fratello Giovanni)

— Credo di sapere dov'è Grindelwald, ma non volevo spaventare la mamma — Newt andò dritto al punto, con una certa urgenza nella voce. — Presto ci sarà un attacco a Dover, credo che sarà un attacco importante.
— Merlino, e tu come lo sai?
— Fidati, lo so e basta. Se hai ancora un minimo di fiducia in me, Theseus, devi credermi.
Theseus si massaggiò le tempie e un silenzioso colpo di tosse scosse le sue spalle. — E ci andate da soli?
— Ho avvertito Silente
— Silente? E pensi che Silente sia la soluzione a tutti i problemi? — Theseus sospirò e assunse il tono di chi tenta di spiegare un argomento particolarmente difficile a una persona che non trova alcun interesse nel comprenderlo. — Ascolta, Newt... questa è una guerra, d'accordo? Devi fare attenzione. Non puoi pensare di andare lì, giurare amore eterno alla tua ragazza, convincerla a seguirti e andartene come se niente fosse mentre fuori gli amici di Grindelwald e quelli di Silente si uccidono a vicenda.
— Non erano queste le mie intenzioni...
— Ma è quello che accadrà senza un vero piano!
— Non lo so, Theseus... io...
Newt venne interrotto da un tonfo che proveniva dalla finestra. Accadde tutto molto in fretta: Theseus si alzò, aprì la finestra. Un gufo entrò, planando a pochi centimetri dal pavimento e lasciando cadere una pergamena arrotolata. Newt prese il gufo tra le sue braccia e lo coccolò, premiandolo con dei biscotti gufici che aveva in tasca. Theseus lesse la lettera. Sbiancò. La rilesse, ma la sua espressione era sempre più turbata. Newt lo vide e capì che qualcosa non andava: non lo vedeva tanto turbato da... non riusciva a ricordarlo.
— Cosa succede?
Theseus rimase immobile, come pietrificato.
— Theseus, che cosa c'è scritto in quella lettera? — insistette Newt.
Il fratello maggiore rimase immobile ancora per qualche istante, poi la sua espressione cambiò e si fece deciso, iniziò a camminare per la stanza come se avesse fretta di agire e il semplice mettere in moto i muscoli lo aiutasse attraverso l'illusione di attività.
— È di Ercole, — disse, esitando prima di rivelare il contenuto della lettera. — Al Ministero è arrivata una dichiarazione anonima secondo la quale Thunder sarebbe...
Perché quell'esitazione? Theseus non era delicato, Theseus non si preoccupava di essere troppo cinico... la dura realtà non lo spaventava. Perché questa volta doveva essere diversa? Newt iniziava a spaventarsi: — Sarebbe cosa?
— Morta. Pare sia morta bevendo un potente veleno —.
Newt sentì ogni energia abbandonare il suo corpo. Si sentì cadere, precipitare inesorabilmente in un abisso privo di fondo. Quelle parole gli sembravano irreali ma allo stesso tempo così tangibili. Faticava a pensare che Tina, la persona più forte e coraggiosa che avesse mai conosciuto, potesse essere morta. L'idea di Thunder, una creatura oscura e pericolosa, ma a sua volta in pericolo, morta, d'altro canto, non era poi così inimmaginabile, ed era questo che la rendeva così terribile. Che cosa le era capitato? Oh, era arrivato troppo tardi! Era tutta colpa sua! Lei era giovane, piena di ardore... come aveva potuto la sua vita spegnersi così miseramente? Doveva davvero dirle addio? Era stato tutto inutile, tutto era perduto. Newt era così confuso che persino le lacrime dimenticavano di rigare le sue guance, ma dentro di sé una forza distruttiva minacciava di fare a brandelli il suo cuore. Non accadde: Theseus intervenne a tendere una mano a Newt per tirarlo fuori da quell'abisso. Gli diede speranza, una speranza che avrebbe potuto portarlo alla salvezza o al dramma.
— Non lasciarti impressionare, Newt. Non è ancora detta l'ultima parola, — disse con decisione. — Questa è una dichiarazione anonima, potrebbe averla inviata chiunque. Non possiamo essere certi che sia vero... è possibile che sia quello che Grindelwald vuole farci credere. Riflettici: solo i seguaci di Grindelwald  hanno un rapporto diretto con lei. Se davvero fosse morta avvelenata, e non credo sia tanto stupida, sarebbe stato molto più probabile che la vedesse uno di loro, che uno di noi, non credi?
Newt dovette riconoscere la logicità di quel ragionamento, ma non ebbe il coraggio di aggrapparvisi con tutte le sue forze.
— Domani torno al Ministero — annunciò con determinazione Theseus, piegando la lettera e conservandola in tasca. — Non mi importa della mia salute, Ercole dice che quegli idioti al Dipartimento degli Auror nemmeno si stanno chiedendo se la fonte sia affidabile o meno!
— Che importanza ha, ormai?
— Che importanza ha? Davvero devo spiegarti tutto io? — Theseus assunse di nuovo il suo tono saccente, era evidente però che non lo faceva per cattiveria, ma solo per abitudine. — Thunder è nella lista dei Ricercati del Ministero. Se lei è viva e la cancellano da quella lista, lei smetterà di esistere ai loro occhi. A nessuno importerà più di trovarla se non a te e alla tua combriccola di amici.
— Ma gli Auror vogliono trovarla per arrestarla, la manderebbero ad Azkaban se la trovassero!
— Possibile, devo spiegarti anche questo? — ripeté Theseus, stavolta in tono meno tagliente. — Se la arrestassero, almeno sapremmo con certezza dove si trova. Se è innocente, io posso trovare il modo per provarlo e farla scagionare, e sai perché? Perché è il mio lavoro e al Ministero conta la mia influenza. Là fuori, invece, non c'è nulla che io possa fare. Capisci ora perché devo tornare al lavoro immediatamente?
— Lo faresti per me? — Newt era senza parole. Di tutti gli scenari che si era immaginato, mai e poi mai si sarebbe aspettato che suo fratello prendesse tanto a cuore la sua situazione, non dopo quello che gli aveva detto l'ultima volta. Che stesse cercando di rimediare?
— Per te, per lei, per il Mondo Magico... dirò quello che mi hai detto, parlerò di Dover e manderò la squadra di Auror migliore che abbiamo a disposizione. Vi raggiungerà a Dover e vi aiuterà. Se questa è una guerra, allora è arrivato il momento di combatterla. E vincere.
Newt fu talmente commosso da quell'appoggio imprevisto che fece ciò che mai avrebbe creduto di fare fino a poco prima: abbracciò suo fratello.

Arrivò la sera, giunse il momento di salutarsi dopo quella giornata ricca di emozioni. La signora Scamander abbracciò Newt, il signor Scamander gli rivolse un sorriso contenuto. Theseus fu l'ultimo, e accompagnò Newt fino al cancello. Prima di salutarlo, però, il fratello minore aveva una domanda che bruciava nella sua mente e che lottava per essere posta. La curiosità fu più forte di lui, così domandò: — Cosa ti ha fatto cambiare idea? — Il più grande parve perplesso, così Newt si spiegò meglio: — su Tina, sulle donne in generale, sugli Americani...
Theseus fece un'altra di quelle cose che, in tanti anni, Newt non gli aveva mai visto fare: arrossì.
— Non mi dire che... — Newt ridacchiò, vagamente intenerito.
— Già... — Theseus abbassò lo sguardo e sorrise. Newt non riusciva proprio a immaginarselo, ma era così: Theseus era innamorato.
— Parlami di lei... come si chiama?
— Muriel — rispose Theseus, e parve che il suo volto si illuminasse solo pronunciando quel nome. — Lei non è solo dolce, è anche intelligente, brillante, intraprendente... proprio come un uomo, forse anche di più. E poi ha una lunga cicatrice sulla fronte, ma trovo che questo la renda davvero unica, dovresti vederla!
— Sono molto felice per te — disse il più piccolo, e lo era davvero.
— C'è un'altra cosa... lei è una Babbana — aggiunse Theseus, e lo disse con una tranquillità che non ci si sarebbe mai aspettati da lui. Sembrava che in quei mesi avesse guadagnato un'apertura mentale non indifferente, era finalmente cambiato.
— Una Babbana? Papà lo sa? — Newt abbassò la voce per non farsi sentire.
— No, tu ed Ercole siete gli unici a saperlo... manterrai il segreto?
— Certo, è una promessa. E tu verrai allo spettacolo?
— Pensavo non volessi...
— Lo farai lo stesso.
— Non posso darti torto.
I due fratelli sorrisero e si scambiarono un ultimo abbraccio, poi Newt si voltò e, correndo per arrivare in tempo alle prove, sparì nell'aria fresca della sera.

Unitevi a me... o moriteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora