Apri gli occhi

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I ragazzi riuscirono ad uscire dalla camera e ad arrivare fino al pianerottolo delle scale, che dava al piazzale, dove si trovava il drago e sentirono le sirene di allarme suonare sopra le urla delle guardie e di Unci Unci.

"Verme schifoso! Te ne pentirai!" Urlò Draco.
"Almeno abbiamo ancora l'Imperiato." Disse Ron.
Ma non appena lo fece, il folletto venne incenerito da un soffio infuocato del drago.
"Adesso, adesso siamo fottuti..." Disse la bruna, prima che mille incantesimi cercassero di colpirli.

Si nascosero subito dietro le pareti dei corridoi delle camere, dove erano al riparo.
"NON POSSIAMO RESTARE QUI! CHI È CHE HA UN'IDEA?!" Chiese Hermione nel panico.
"SIETE VOI QUELLE GENIALI!" Le urlò di rimando Ron.
"IO HO QUALCOSA, MA È...FOLLE..." Disse ancora lei.
"VAI!" La incoraggiò l'amica.

Hermione, allora, uscì dal nascondiglio, e dopo aver distrutto il parapetto del pianerottolo, si lanciò sul drago, aggrappandosi alla sua schiena.

Gli altri quattro la seguirono a ruota e poi sganciò le catene, che impedivano all'animale di spostarsi.

Libero, si arrampicò sulla roccia, arrivando fino a sfondare il tetto della Gringotts.

All'inizio si ritrasse alla luce del sole e fece un po' di fatica a spiccare il volo, ma dopo aver scivolato su qualche tetto, ce la fece.

"È STATO GENIALE! ASSOLUTAMENTE GENIALE!" Gridò Ron entusiasta al vento, guadagnandosi il rossore sulle guance della Grifondoro.

Viaggiarono abbastanza da vedere gli edifici della città, scambiarsi con il verde dei boschi infiniti.

"Ci stiamo abbassando!" Si accorse Harry.
"Io dico di salatare!" Disse Draco.
"Quando?" Chiesero tutti.
"Adesso!" Disse, e così fecero, ricadendo nell'acqua del fiume.

Mentre affondavano nell'acqua, la mente di Harry e Sofia venne invasa da voi-sapete-chi, con immagini sugli Horcrux distrutti e dello stemma di corvonero.
Harry riuscì a riemergere faticosamente insieme agli altri, Sofia, sfortunatamente, continuò a scendere.

"Ce l'abbiamo fatta!" Disse Ron.
"State tutti bene?" Chiese Hermione.
"Sì...ma aspettate, dov'è Sofia? Non è riemersa!" Si accorse Draco, tornando sott'acqua, con Ron.
Quando stava per toccare il fondo, la presero per le braccia e la riportarono a riva.
La distesero, ma lei non respirava.
"SPOSTATEVI!" Urlò il biondo.
Mise l'orecchio sul suo petto e sentì il suo cuore battere lievemente.
Cominciò a farle la respirazione bocca a bocca e il massaggio cardiaco, piangendo disperato, con gli altri che trattenevano il fiato.

"TI PREGO APRI GLI OCCHI! NON PUOI LASCIARMI COSÌ! TORNA DA ME! COMBATTI!" Continuava a strillare.
"HERMIONE HAI QUALCOSA NELLA TUA BORSA?!" Le chiese Harry preoccupato.
"I-io non credo..." Disse frugandovi dentro istericamente.
Ma quando sembrava tutto perduto e Ron cercò di tirare via Draco dal corpo dell'amata, Sofia riaprì gli occhi tossendo e ispirando rumorosamente.
Draco le sì butto tra le braccia e poi la baciò piangendo di gioia questa volta.
"Pensavo di averti persa per sempre." Sussurrò.
"Lo abbiamo pensato tutti." Disse Hermione, correndo ad abbracciarla anche lei.
"È entrato anche nella tua mente?" Chiese con fiato corto a Harry, che le rispose annuendo.
"Lui sa, voi-sapete-chi, sa cosa abbiamo preso e sa che diamo la caccia agli Horcrux." Spiegò poi il ragazzo.
"E tu come lo sai?" Chiese Hermione.
"L'abbiamo visto." Le rispose Sofia.
"Cosa?! LO AVETE FATTO ENTRARE?! Sapete che non dovete farlo!" Strillò.
"HERMIONE NON RIUSCIAMO A IMPEDIRLO SEMPRE! Beh...forse sì, non lo so..." Cercò di giustificarli Harry.
"Lascia perdere, che è successo?!" Chiese Ron, mentre si alzarono.
"Beh, è furioso e anche spaventato.
Sa che se distruggiamo tutti gli Horcrux potrebbe morire.
Credo che non si fermerà davanti a niente per non farci trovare i prossimi." Disse Sofia.
"E c'è di più: uno si trova a Hogwarts." Continuò Harry.
"Cosa?! Lo avete visto?" Chiese Draco.
"Abbiamo visto il castello e Priscilla Corvonero. Deve aver qualcosa a che fare con lei, dobbiamo andarci subito."
"Ma non possiamo farlo! Dobbiamo pianificare, escogitare qualcosa." Continuò Herm.
"Hermione quando mai uno dei nostri piani ha veramente funzionato? Pianifichiamo, arriviamo e si scatena l'inferno." La schernì Harry.
"Ha ragione, ma c'è un problema: ora il preside è Piton, non possiamo entrare dalla porta principale." Disse Ron.
"Umh bene, andremo a Hogsmade, a Mielandia.
Passeremo dal passaggio segreto in cantina.
Lui...lui ha qualcosa che non va...in passato sono sempre riuscito a sentire i suoi pensieri e adesso sembra tutto sconnesso." Disse Harry.
"I suoi pensieri?" Chiese Sofia.
"Sì, perché tu no?"
"No..." Rispose confusa, perché lo aveva sempre sentito nella maniera che lui aveva appena descritto.
"Forse sono gli Horcrux...forse sì è indebolito, forse sta morendo."  Ipotizzò Ron.
"No, no è più come se fosse..."
"Fermo." Sofia concluse la frase del corvino.
"E semmai è ancora più pericoloso." Continuò lui.
"Ora, Herm dammi la coppa." Disse Sofia porgendo una mano aperta verso la ragazza.
"Oh quasi dimenticavo." Disse tirandola fuori.
La ragazza si tolse la collana e in un secondo questa la colpì, provocando come reazione un'onda che si alzò dal fiume e si scagliò su di loro, inzuppandoli ancora di più.

Terminarono lì quella conversazione ed Hermione tirò fuori dei vestiti asciutti dalla sua borsa.
Una volta cambiati, si smaterializzarono in una via di Hogsmade, incupita dalla nebbia e sentirono le urla dei mangiamorte chiamare  Potter dalle strade accanto.

Corsero fino ad arrivare a un vicolo cieco.

Credettero di essere spacciati, ma un signore aprì la porta della casa alla loro sinistra e li chiamò per farli entrare.

Vi si precipitarono dentro e ognuno di loro, quando vide il volto del signore, si immobilizzò per un istante, credendo di aver di fronte Silente.

"Siete riusciti a vederlo? Per un momento ho pensato che fosse..." Iniziò Draco impallidito.
"Lo so, Silente." Concluse la sua frase Sofia.
Per poi esaminare la dimora, insieme agli altri.

Su una parete vi era il quadro di una ragazza, e appeso accanto ad esso un piccolo specchio, al quale mancava un frammento.

"Harry...ti, ti vedo qui dentro." Farfugliò confusa Hermione.
Harry, che si stava specchiando proprio nel frammento che teneva tra le mani, si avvicinò incuriosito.

"Maledetti stupidi, come vi è saltato in mente? Avete un'idea di quanto sia pericoloso?" Chiese il signore pacatamente.
"Lei è Aberforth? Il fratello di Silente? È lei che ho visto nello specchio, è lei che ci ha mandato Dobby al Manor." Disse il corvino.
"Dove l'avete lasciato?" Chiese il signore.
"È morto." Spiegò Draco, inghiottendo il nodo formatosi in gola.
"Mi dispiace, mi era simpatico quell'elfo."
"Che le ha dato questo? Lo specchio." Chiese Harry.
"Mundungus Fletcher circa un anno fa."
"Non aveva il diritto di venderglielo, apparteneva a..."
"A Sirius. Mi disse anche che ti saresti sicuramente infuriato se avessi scoperto che c'è l'avevo io. Ma chiedi a te stesso: dove saresti se io non lo avessi avuto?" Disse per poi portare un vassoio con della burrobirra e dei panini ai ragazzi.

"È in contatto con qualcun altro dell'Ordine?" Chiese Hermione.
"L'Ordine è finito. Tu-sai-chi ha vinto. Chiunque dica il contrario si prende solo in giro." Le rispose.
"Dobbiamo entrare a Hogwarts sta notte. Silente ci ha affidato un compito." Spiegò Harry.
"Ah davvero? Un lavoretto? Facile."
"Diamo la caccia agli Horcrux.
Pensiamo che l'ultimo sia all'interno del castello, ma ci occorre il suo aiuto a entrare." Continuò.
"Emh Harry..." Cercò Di dire Sofia, venendo sovrastata dal tono ironico e sprezzante di Aberforth.
"Mio fratello non ti ha dato un compito, ma una missione suicida.
Fatti un favore ragazzo, torna a casa e vivi un po' di più."
"Silente si fidava di noi per eseguirlo."
"Harry-"
"Cosa ti fa pensare che puoi fidarti di lui?! Che puoi credere a qualunque cosa che mio fratello ti abbia detto? Durante tutti questi anni vi ha mai menzionato il mio nome? Ti ha mai menzionato il suo?" Chiese indicando il quadro alle loro spalle.
"H-" Sofia venne ancora una volta interrotta.
"Perché doveva...?" Iniziò confuso Harry.
"Avere dei segreti? Dillo tu a me."
"Io mi fidavo di lui."
"È la risposta di un ragazzo. Un ragazzo che va a caccia di Horcrux incoraggiato da un uomo che non gli ha neanche detto dove cominciare. TU MENTI! Non solo a me, questo non importa, ma anche a te stesso e solo gli stupidi lo fanno.
Tu non mi sembri assolutamente uno stupido Harry Potter, perciò te lo chiedo di nuovo, deve esserci un motivo."
"Non mi interessa cos'è successo tra lei e suo fratello. Non mi interessa se lei ha mollato.
Mi fidavo dell'uomo che conoscevo e noi dobbiamo entrare nel castello sta notte."
"Tu sai cosa fare." Disse Aberforth alla ragazza del quadro, che a quelle parole si incamminò allontanandosi e diventando sempre più piccola.
"Dove l'ha mandata?" Chiese Draco.
"Lo vedrete, a presto." E cercò di lasciarli nella stanza.
"È sua sorella Ariana? È morta molto giovane non è così?" Chiese Hermione.
"Mio fratello ha sacrificato molte cose signor Potter, sulla strada per il potere, inclusa Ariana e lei gli era devota.
Lui le ha dato tutto, tranne il tempo."
"Grazie signor Silente." Disse Sofia prima che quest'ultimo aprisse la porta e uscisse definitivamente dalla stanza.

-It's simply complicated-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora