Rientrammo e il dolore alla testa tornò e mi fece talmente tanto male da farmi urlare. Vidi Harry fare lo stesso. Cademmo a terra e poi quella maledetta voce ricominciò a parlare:
"Uccidere... uccidere.. vi ucciderò tuttiiii."
"Smettila, smettila." Urlai e la voce si fermò.
Lo avevo controllato?
Decidemmo di andare a fare visita a Hermione, ma siccome giravano voci che uno del primo anno era stato pietrificato i professori avevano deciso di non far girovagare più nessuno per il castello. Harry allora tirò fuori il mantello invisibile di suo padre e coprendoci tutti e tre ci intrufolammo in infermeria.
I professori erano tutti intorno al ragazzo e in quel momento Silente disse:
"Ginny Weasley è sparita."
Tutti e tre ci lanciammo uno sguardo d'intesa e andammo nella loro sala comune. Una volta tolto il mantello Ron scoppiò a piangere. Eravamo terrorizzati al solo pensiero che il basilisco avesse potuto fare qualcosa a Ginny.
Decisi di andare al bagno, ma Harry e Ron per paura che mi succedesse qualcosa, insittetero ad accompagnarmi con il mantello, fino al bagno di Mirtilla, nonché il più vicino. Quando arrivammo il fantasma stava piangendo disperata.
Quando le chiesi cosa avesse, mi sclerò e ci passo attraverso a tutti e tre.
A un certo punto Harry le chiese come fosse morta. Lei disse che si era chiusa a piangere nel bagno dopo che un ragazzo l'aveva presa in giro e che quando aprì la porta a qualcuno che stava bussando morì. Mi sciacquai la faccia e subito notai i serpenti che decoravano il lavandino. E capii.
"Ragazzi è questa. È l'entrata della camera." Dissi più a me stessa che a loro.
"E come facciamo ad aprirla?" Chiese Harry.
"𝑎𝑝𝑟𝑖𝑡𝑖" dissi.
Il lavandino di aprì rivelando uno scivolo che portava chissà dove. Mi girai verso i due che mi guardavano senza parole.
"Sì sono anch'io rettilofona, finito di fissare?"Chiesi per poi buttarmi nel tunnel, seguita dai due. Arrivammo davanti a una porta con tanti serpenti in ottone che la chiudevano.
"E adesso?" Chiesi rivolgendomi a Harry
"Provo a parlare in serpentese. 𝐴𝑝𝑟𝑖𝑡𝑖" la porta si aprì ma dall'altra parte cadero delle pietre che impedirono a Ron di raggiungerci. Gli dimmo di aspettarci lì dov'era e poi entrammo nella camera. Ginny Weasley era distesa a terra priva di sensi. Corremmo subito verso ella e quando la toccammo era ghiacciata.
"Ginny svegliati! Svegliati!" Iniziò a urlare Harry.
"Non si sveglierà." Disse un ragazzo alto dai capelli bruni e ricci e con gli occhi verdi. Era la fotocopia di mia madre, solo che lei era bionda.
"Tom...Tom Riddle, che vuol dire che non si sveglierà?" Chiesi.
"Non è morta, ma per poco" continuò.
"Sei un fantasma?" Chiese il corvino.
"Un ricordo, conservato in un diario per 50 anni."
"Devi aiutarci Tom c'è un basilisco."
"Verrà solo se chiamato." Disse lui che intanto aveva preso la bacchetta di Harry.
"Ascolta Tom dobbiamo andare, dobbiamo salavarla." I due continuavano la conversazione come se non esistessi.
"Vedi Harry... temo di non poterlo fare. Più Ginny si indebolisce, più io mi fortifico. Sì è stata Ginny ad aprire la Camera dei Segreti. È stata Ginny a izzare il Basilisco contro i mezzosangue e la gatta di Gazza. Ginny ha scritto i messaggi minacciosi sui muri!"
"Ma perché?" Chiesi.
"Perché gliel'ho detto io. Scoprirai che sono molto persuasivo. Non che lei sapesse quello che faceva...era diciamo in una specie di trance. Tuttavia il potere del diario cominciò a spaventarla e tento di disfarsene nel bagno delle ragazze e allora chi lo trovava se non tu. E hai proprio portato l'altra persona che ero così ansioso d'incontrare: mia nipote."
"IO NON SONO TUA NIPOTE!"
"Rinnegami quanto vuoi, ma tu sai di essere uguale a me! Dovresti gioire di essere come il mago più potente di tutti i tempi!" Urlò Tom di rimando.
Aveva colpito il punto giusto. Sofia rimase pietrificata.
"ALBUS SILENTE È IL MAGO PIÙ POTENTE DI TUTTI I TEMPI!" Disse Harry.
Tom lo stava cruciando con lo sguardo, quando Fanny entrò nella Camera e lasciò a Sofia il cappello parlante.
"E così è questo che Silente manda ai suoi grandi difensori: un uccello canterino e un vecchio cappello." Continuò Tom divertito.
Poi si girò e iniziò a parlare in serpentese alla statua centrale della Camera. Vi uscì il basilisco e lo scontro ebbe inizio. Harry mi prese il cappello e io iniziai a correre via dal Basilisco che aveva iniziato a seguirmi. Quando mi trovai schiacciata tra il muro e il serpente capii che era finita. Tom aveva vinto.
"Sofia tu sei l'erede" mi urlò Harry.
Ma come avevo fatto a dimenticarmelo.
"𝑇𝑖 𝑝𝑟𝑒𝑔𝑜 𝑓𝑒𝑟𝑚𝑎𝑡𝑖" chiesi al serpente in un sussurrò. Se non avesse funzionato quello, sarei morta di sicuro.
Il serpente si fermò e appena girò la testa venne trapassato in gola dalla spada che Harry teneva in mano.
"Noooooo" urlò Tom.
Harry lo uccise, ma si ritrovò un canino del Basilisco conficcato nel polpaccio.
Corsi da lui e glielo tolsi.
"Non c'è niente che puoi fare per salvarlo Sofia, il sangue del Basilisco è il più velenoso di tutti. Gli rimangono forse due minuti." Continuò mio zio. Feci strisciare il dentare sul diario e al tocco di questi due oggetti, le pagine iniziarono a sgorgare sangue e su Tom si crearono dei buchi. Così premetti il dente ancora più forte, facendo uscire ancora più sangue. Quando il ricordo stava ormai scomparendo iniziai a sentire qualcosa tirarmi il collo. La collana stava tirando come se volesse arrivare al diario. Me la tolsi immediatamente e questa con un colpo sul diario provocò una luce accecante e uccise del tutto il ricordo. Ecco perché era così importante.
Mi girai e vidi Harry e Ginny in fin di vita e per mia fortuna Fanny che tornava da noi.
"Fai qualcosa ti prego." La implorai.
Il pennuto iniziò a piangere sulla ferita di Harry, guarendola, mentre Ginny sì riprese.
Sì scusò con noi anche se non doveva e poi uscimmo tutti e tre dalla Camera. Con un incantesimo spostammo le rocce che ci dividevano da Ron e poi andammo in infermeria. Qui arrivarono tutti i professori a chiederci cosa fosse successo. Una volta finiti i controlli andammo a cena, dove tutti ci guardavano esterrefatti. Draco appena mi vide si alzò e corse ad abbracciarmi.
"Non pensare mai più di fare una cosa del genere."
"Ho sentito tutto fuori dall'infermeria." Precisò.
"Draco io-" Ma non feci in tempo a finire che lui riprese la parola.
"Sei stata bravissima, ma se fossi morta ti avrei ucciso." Finì per poi darmi un bacio sulla guancia e portarmi al nostro tavolo.
Prima di mangiare Silente fece il suo discorso spigando cosa avevamo fatto e che l'antidoto di mandragone aveva curato tutti i ragazzi che erano stati pietrificati. A fine cena le porte della Sala Grande si aprirono e vidi Hermione sulla soglia.
Senza pensarci due volte mi alzai e insieme ai due grifoni le corsi incontro. Lei abbracciò me e Harry, mentre a Ron strinse solo la mano, chiaramente imbarazzata.
Finalmente era tutto tornato come prima e il giorno dopo le vacanze estive sarebbero ricominciate.
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-It's simply complicated-
FanfictionSofia Maddison Caramell è la figlia purosangue di Jacob Caramell, figlio del ministro della magia, e di Anne Riddle, sorella minore di Lord Voldemort. La sua vita era perfetta fino al suo arrivo a Hogwarts. Qui incontrerà i suoi migliori amici e a...