Coraggio o Astuzia?

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Una volta entrati nel castello, i ragazzini del primo anno stavano aspettando la professoressa McGranitt per entrare in Sala Grande ed essere finalmente smistati nelle varie casate. Ad un certo punto Malfoy si piazzò di fronte a Harry.
"Allora è vero quello che dicevano sul treno...Harry Potter è venuto ad Hogwarts. Loro sono Tiger e Goyle." Disse indicandoli con un cenno del capo.
"E io sono Malfoy, Draco Malfoy." Terminò porgendogli la mano.
A quelle parole Ron non riuscì a trattenere un risolino, che fece infuriare il biondo.
"Il mio nome ti fa ridere? Non c'è bisogno che ti chieda il tuo; capelli rossi, vecchia toga di seconda mano... devi essere un Weasley."
Ron sconfitto abbassò lo sguardo e Sofia dovette fare appello a tutte le sue forze per non picchiare quel montato sulle scale.
"Capirai che alcune fami-" Ma non fece in tempo a finire che Sofia gli si piazzò davanti con una faccia tutt'altro che amichevole.
"Ascolta piccola tasta di gel, o tu ti fai gli affari tuoi o giuro su Salazar Serpeverde che proverò i miei primi incantesimi di difesa su di te, adesso." Lo minacciò.
"Tu come osi rivolgerti a me in questo modo!" Sofia alzò lo sguardo e vide quella che doveva essere la professoressa McGrannit alle spalle di Draco, il quale vedendo la faccia seria della ragazza si girò e rimase quasi pietrificato all'idea che potesse aver sentito tutto il discorso. Ma la donna non disse nulla, portò i nuovi studenti nella sala grande, dove si trovava una sedia con il cappello parlante e la cerimonia di smistamento ebbe inizio.
Hermione, Ron e Harry erano stati smistati in Griffondoro, mentre Draco in serpeverde.
"Sofia Caramell!" Urlò la professoressa.
Sofia era in preda a un attacco di ansia e un po' tremolante si andò a sedere sotto il cappello.
"MHHHHHH, la nipote di Tom Riddle...vedo molto coraggio, staresti bene in Grifondoro , ma dentro di te c'è anche molta determinazione e astuzia...SERPEVERDE!"
Tutto il tavolo della sua casata si alzò in un'applauso e Sofia si andò a sedere di fronte a Draco che la guardava compiaciuto.
Era triste di non essere con i suoi amici, ma almeno aveva tenuto alto il nome della sua famiglia e questo la consolava.
Prima di iniziare la cena, Silente presentò gli insegnati e la ragazza non poté fare a meno di notare come tutti loro la stavano guardando, in primis il professor Piton.
Lei sapeva benissimo chi era suo zio, i suoi genitori non glielo avevano mai nascosto, ma in quel momento la paura di essere pregiudicata dai professori era tantissima.
Finita la cena i prefetti portarono i nuovi studenti nelle varie sale comuni.
Quella dei Serpeverde si trovava nei sotterranei. Il prefetto si fece avanti, disse la parola d'ordine:
"Purosangue".
E la porta si aprì rivelando una stanza scura, con due grandi divani in pelle verde e un camino che illuminava la stanza. Vi erano varie scrivanie e tavoli, ma ciò che catturò l'attenzione della giovane ragazza furono le grandi vetrate affacciate sul lago Nero, che ella trovava bellissimo.
Andarono tutti nelle rispettive camere e subito dopo essere entrata sentì bussare alla porta. Aprì e si trovò davanti Malfoy appoggiato allo stipite.
"Bene, bene Caramell..."
"Cosa vuoi Draco?"
"Oh adesso mi chiami per nome? Non mi era sembrato sulle scale."
"Non ti sei meritato di essere chiamato per nome in quel momento, sei stato davvero cattivo con Ron e mi hai fatto arrabbiare. " Disse lei con una tranquillità disarmante, sedendosi sul letto.
Draco chiuse la porta e le si avvicinò.
"Ascolta, Weasley mi ha mancato di rispetto davanti a tutti e scommetto che anche tu avresti reagito in quel modo."
"No Draco, non avrei reagito così perché non mi sarei presentata con tutta quella arroganza con cui hai fatto tu." Sentenziò.
"E Ron è un mio amico quindi se manchi di rispetto a lui, manchi di rispetto anche a me. Spero che questa sia l'ultima volta che facciamo questo discorso."
"Allora mi perdoni?" Chiese il ragazzo accennando un sorriso.
Sofia sospirò e sorrise di rimando
"Sì, per sta volta sei perdonato."
Draco fece per andarsene, ma una voce lo fermò di colpo.
"Aspetta... ti andrebbe di rimanere ancora un po'?" Chiese Sofia. Draco rispose di sì e mentre la aiutava a sistemare la sua roba, parlarono per ore e ore come se si conoscessero da sempre.
Alla fine della serata Sofia era molto contenta di essere stata smistata in serpeverde e stava già pensando a cosa sarebbe potuto succedere il giorno successivo, fin quando non fu abbracciata dalle braccia di Morfeo.

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